Veneto o Brianza, Friuli o Marche o Toscana, l'Italia è una, il mondo è uno. Quando l'economia corre le aziende crescono e si sviluppano. Alla distanza poi o quando inzia la crisi, la competizione agisce e crea selezione.
Non c'è nulla dis trano.

qsecofr ha scritto:

lachdesign ha scritto: Caro qsecofr,
io sono veneto dalla nascita, il veneto ha conosciuto una rapidissima ascesa negli anni 80, in quegli anni il suo pil cresceva 10 volete più del pil nazionale, ci sono state tante persone che si sono ritrovate a fare gli imprenditori e si sono arricchite senza nemmeno sapere come, purtroppo questo non significa che quelle persone fossero degli imprenditori in gamba e questo si è visto in questi ultimi anni in cui i pochi veri imprenditori hanno saputo adattare le azienda ai mercati, per tutti gli altri che avevano cavalcato un'onda è crisi nera. Sicuramente il sistema economico finanziario generale è sbagliato, ma lo era anche prima solo che prima i veneti hanno cavalcato l'onda e il sistema era a loro favore ora non è più così e finche il sistema non cambia solo i migliori vanno avanti.....questo è il veneto.....

intanto caro un c@zzo: lo sai che mi stai sui maroni sia te che i tuoi presunti o veritieri AKA.
in secondo luogo la gente è sempre fallita quindi se uno non era bravo falliva negli anni 80 come negli anni 90 e non basta essere imprenditore veneto per crescere e riuscire: il veneto non è cresciuto per opera dello Spirito Santo ma per opera di questi imprenditori che evidentemente scarsi non erano e dei loro dipendenti che evidentemente avevano motivazioni che andavano oltre al normale tirare a campare con lo stipendio da 8 ore.

a me sembra che tu viva in un altro mondo.....
Bisogna fare una distinzione fra il vero imprenditore il bravo lavoratore, in veneto in bravi lavoratori sono tanto...quando una persona avvia un'attività che si basa sulla produzione di un singolo prodotto che poi vende ad una singola grande azienda, e basa tutto il suo sviluppo futuro su questo non siamo di fronte ad un imprenditore ma ad un bravo lavoratore....è chiaro che questa azienda nel caso in cui il suo unico cliente o pochi clienti si rivolgono altrove o hanno una leggera crisi, salta....di queste situazioni ne vedo molte attorno a me. Oppure ci sono quelli che producendo 10 hanno fatto investimenti per produrre 20 senza prima aver gettato le basi per vendere 20, e anche di questi ce ne sono molti.....sono questi i bravi imprenditori?
Il veneto è cresciuto grazie a pochi grandi imprenditori che hanno creato un indotto che bravi lavoratori hanno saputo sfruttare.

ale241 ha scritto:Veneto o Brianza, Friuli o Marche o Toscana, l'Italia è una, il mondo è uno. Quando l'economia corre le aziende crescono e si sviluppano. Alla distanza poi o quando inzia la crisi, la competizione agisce e crea selezione.
Non c'è nulla dis trano.

Certo che è così.....il mondo è uno ma purtroppo le regole non sono uguali ovunque, e così accade che un infisso acquistato in Romania costa il 50% in meno.
Ed ecco che gli imprenditori che hanno saputo adattarsi a questo sistema in cui le regole del mercato sono falsate dalla finanza e dalla politica, non conoscono crisi, i bravi lavoratori saltano.
Non dico che questo sia giusto, anzi, è semplicemente la realtà.

Peppezi ha scritto:

lachdesign ha scritto:ora non è più così e finche il sistema non cambia solo i migliori vanno avanti.....questo è il veneto.....

Prego per te e per il tuo competente socio allora, accenderò un cero

Beh...io non sono e non mi ritengo un imprenditore, sono solo un artigiano senza la pretesa di arricchirsi, il cui unico obiettivo è di vivere facendo ciò che mi piace....

lachdesign ha scritto:

ale241 ha scritto:Veneto o Brianza, Friuli o Marche o Toscana, l'Italia è una, il mondo è uno. Quando l'economia corre le aziende crescono e si sviluppano. Alla distanza poi o quando inzia la crisi, la competizione agisce e crea selezione.
Non c'è nulla dis trano.

Certo che è così.....il mondo è uno ma purtroppo le regole non sono uguali ovunque, e così accade che un infisso acquistato in Romania costa il 50% in meno.
Ed ecco che gli imprenditori che hanno saputo adattarsi a questo sistema in cui le regole del mercato sono falsate dalla finanza e dalla politica, non conoscono crisi, i bravi lavoratori saltano.
Non dico che questo sia giusto, anzi, è semplicemente la realtà.

Non mi pare così semplice. Conosco aziende che hanno investito e tenuto la produzione in Italia: sistemi informativi, automazione industriale, sviluppo del brand, qualificazione della distribuzione. E' chiaro che se è soltanto il prezzo o il nero a far la differenza per la tua proposta, appena il mercato trova qualcuno di + competitivo, ti sostituisce. Ma grazie a Dio, non è sempre così. Bisgona stare sul mercato, sapendo che cambia molto rapidamente e che i vantaggi competitivi sui quali puoi contare ti devono essere riconosciuti ogni giorno non per misericordia, ma perchè ce li hai veramente.

ale241 ha scritto:

lachdesign ha scritto:

ale241 ha scritto:Veneto o Brianza, Friuli o Marche o Toscana, l'Italia è una, il mondo è uno. Quando l'economia corre le aziende crescono e si sviluppano. Alla distanza poi o quando inzia la crisi, la competizione agisce e crea selezione.
Non c'è nulla dis trano.

Certo che è così.....il mondo è uno ma purtroppo le regole non sono uguali ovunque, e così accade che un infisso acquistato in Romania costa il 50% in meno.
Ed ecco che gli imprenditori che hanno saputo adattarsi a questo sistema in cui le regole del mercato sono falsate dalla finanza e dalla politica, non conoscono crisi, i bravi lavoratori saltano.
Non dico che questo sia giusto, anzi, è semplicemente la realtà.

Non mi pare così semplice. Conosco aziende che hanno investito e tenuto la produzione in Italia: sistemi informativi, automazione industriale, sviluppo del brand, qualificazione della distribuzione. E' chiaro che se è soltanto il prezzo o il nero a far la differenza per la tua proposta, appena il mercato trova qualcuno di + competitivo, ti sostituisce. Ma grazie a Dio, non è sempre così. Bisgona stare sul mercato, sapendo che cambia molto rapidamente e che i vantaggi competitivi sui quali puoi contare ti devono essere riconosciuti ogni giorno non per misericordia, ma perchè ce li hai veramente.

Esattamente quello che ho detto io....bisogna saper stare sul mercato.....i veri imprenditori sono questo, però non è nemmeno giusto che chi non ha le qualità per essere un grande imprenditore soccomba perchè il mercato non ha regole.....

lachdesign ha scritto:
e così accade che un infisso acquistato in Romania costa il 50% in meno.

Che curioso, questa frase l'ha detta un altro utente in un'altra sezione del forum:

attilio befera ha scritto: nb. tre giorni fa un amico rumeno a scaricato infissi dalla romania, ottimi, con ferramenta tedesca, a metà prezzo e impregnati davveri bene.. a solo 4500 euro contro i 9000 chiesti qui a verona.... sveglia ragazzi il mondo va avanti.

ale241 ha scritto:

lachdesign ha scritto:

ale241 ha scritto:Veneto o Brianza, Friuli o Marche o Toscana, l'Italia è una, il mondo è uno. Quando l'economia corre le aziende crescono e si sviluppano. Alla distanza poi o quando inzia la crisi, la competizione agisce e crea selezione.
Non c'è nulla dis trano.

Certo che è così.....il mondo è uno ma purtroppo le regole non sono uguali ovunque, e così accade che un infisso acquistato in Romania costa il 50% in meno.
Ed ecco che gli imprenditori che hanno saputo adattarsi a questo sistema in cui le regole del mercato sono falsate dalla finanza e dalla politica, non conoscono crisi, i bravi lavoratori saltano.
Non dico che questo sia giusto, anzi, è semplicemente la realtà.

Non mi pare così semplice. Conosco aziende che hanno investito e tenuto la produzione in Italia: sistemi informativi, automazione industriale, sviluppo del brand, qualificazione della distribuzione. E' chiaro che se è soltanto il prezzo o il nero a far la differenza per la tua proposta, appena il mercato trova qualcuno di + competitivo, ti sostituisce. Ma grazie a Dio, non è sempre così. Bisgona stare sul mercato, sapendo che cambia molto rapidamente e che i vantaggi competitivi sui quali puoi contare ti devono essere riconosciuti ogni giorno non per misericordia, ma perchè ce li hai veramente.

Esattamente quello che ho detto io....bisogna saper stare sul mercato.....i veri imprenditori sono questo, però non è nemmeno giusto che chi non ha le qualità per essere un grande imprenditore soccomba perchè il mercato non ha regole.....[/quote]
Friedman e i monetaristi direbbero proprio il contrario. Il mercato non deve avere regole che calano dall'alto, ma deve essere libero di veder crescere i meritevoli e fallire gli incapaci! Si può essere più o meno d'accordo, ma molti economisti di rilievo hanno espresso questa teoria ed hanno influenzato la politica di molti governi.

lachdesign ha scritto:

Peppezi ha scritto:

lachdesign ha scritto:ora non è più così e finche il sistema non cambia solo i migliori vanno avanti.....questo è il veneto.....

Prego per te e per il tuo competente socio allora, accenderò un cero

Beh...io non sono e non mi ritengo un imprenditore, sono solo un artigiano senza la pretesa di arricchirsi, il cui unico obiettivo è di vivere facendo ciò che mi piace....

che animo nobile il tuo ................

comunque al di là del piccolo artigiano vs dipendente pubblico vs bulgaria vs nord vs sud vs cinesi etc... etc... e tutti i legittimi commenti ma ufff

se vogliamo stare al succo dell'articolo riportato si parla di evasione per milioni di fatturato non dichiarato

tutta questa evasione era finalizzata a pagare gli straordinari fuori busta? io non credo, credo piuttosto che sia stato intascato un bel pò, fatto che coinvolge tutta la filiera

ora voi mi direte che è comunque legittimo moralmente perchè se non ci fosse quel livello di profitto 'occulto' gli imprenditori non investirebbero e ci sarebbe meno lavoro però questo ragionamento portato a sistema è deleterio, significherebbe

che si può stare sul mercato solo se si evade quindi niente soldi per pagare i servizi pubblici
solo le imprese che evadono sono competitive
i lavoratori se vogliono lavorare devono diventare complici e sono sempre più ricattabili deboli e poveri
ingiustizia tra chi paga le tasse e chi non le paga
blocco dell'innovazione tecnologica
blocco nel evoluzione del sistema fiscale-legale
blocco della sburocratizzazione


sinceramente per me questo scenario è orrendo e se ne esce, come ho accennato in un post precedente, pretendendo che si paghi meno e che tutti paghino (controllo e sanzioni) e allargando la base dei contribuenti (più lavoro!), investimenti pubblici nei settori di punta etc... etc...

ale241 ha scritto:

Friedman e i monetaristi direbbero proprio il contrario.

preferisco Keynes

che il libero mercato porti alla sopravvivenza del 'migliore' è un mito o meglio bisogna vedere cosa si intende con migliore.....magari il più scaltro

tutti i processi di innovazione tecnologica e sociale di lungo periodo sono stati 'accompagnati' dall'intervento statale che ha creato le condizioni economiche, normative, culturali per le infrastrutture necessarie

Io sono invece convinto che le piccole furbizie alla fine non paghino. Certo si può pensare che nel breve risolvano, ma nel lungo o hai una strategia e dei veri vantaggi competitivi, oppure sei destinato a bere.
Se non ci si abitua a misurarsi con la concorrenza internazionale ad esempio, dove il nero necessariamente conta meno, prima o poi si è destinati a battere i denti.

eliosurf ha scritto:

lachdesign ha scritto:
e così accade che un infisso acquistato in Romania costa il 50% in meno.

Che curioso, questa frase l'ha detta un altro utente in un'altra sezione del forum:

attilio befera ha scritto: nb. tre giorni fa un amico rumeno a scaricato infissi dalla romania, ottimi, con ferramenta tedesca, a metà prezzo e impregnati davveri bene.. a solo 4500 euro contro i 9000 chiesti qui a verona.... sveglia ragazzi il mondo va avanti.

io è lach siamo soci... te l'eri persa... l'impresa edile e di un nostro amico rumeno.. io sono quello brutto di destra e lui quello bello di sinistra ..ciao pirlotto

mitti ha scritto:comunque al di là del piccolo artigiano vs dipendente pubblico vs bulgaria vs nord vs sud vs cinesi etc... etc... e tutti i legittimi commenti ma ufff

se vogliamo stare al succo dell'articolo riportato si parla di evasione per milioni di fatturato non dichiarato

tutta questa evasione era finalizzata a pagare gli straordinari fuori busta? io non credo, credo piuttosto che sia stato intascato un bel pò, fatto che coinvolge tutta la filiera

ora voi mi direte che è comunque legittimo moralmente perchè se non ci fosse quel livello di profitto 'occulto' gli imprenditori non investirebbero e ci sarebbe meno lavoro però questo ragionamento portato a sistema è deleterio, significherebbe

che si può stare sul mercato solo se si evade quindi niente soldi per pagare i servizi pubblici
solo le imprese che evadono sono competitive
i lavoratori se vogliono lavorare devono diventare complici e sono sempre più ricattabili deboli e poveri
ingiustizia tra chi paga le tasse e chi non le paga
blocco dell'innovazione tecnologica
blocco nel evoluzione del sistema fiscale-legale
blocco della sburocratizzazione


sinceramente per me questo scenario è orrendo e se ne esce, come ho accennato in un post precedente, pretendendo che si paghi meno e che tutti paghino (controllo e sanzioni) e allargando la base dei contribuenti (più lavoro!), investimenti pubblici nei settori di punta etc... etc...

condivido in pieno.... marciamo su roma ?

come gia detto, serve tornare a insegnare educazione civica nelle scuole.
poi servono meno calerari, scilipoti, berlusconi ecc ecc... e più gente capace davvero.
non soliti figli di papà..a tutti i livelli.

serve una politiche che abbia come obbiettivo almeno i prossimi 20 anni, non le prossime elezioni.
ma non possiamo aspettare che lo faccia la classe dirigente questo cambiamento.. deve partire dal basso. magari cominciando a chiedere lo scontrino alla cassa del ristorante..