Buongiorno.
Scusatemi,io non voglio far polemica con nessuno,nè con il moderatore nè con altri,pertanto gradirei tornare quanto prima all'argomento che volevo sottoporre al forum e che in parte ha già trovato il contributo di "Q".
In pratica nel primo thread avevo posto l'equazione:pochi interventi (leggi anche "scarso interesse",scarsa propensione all'acquisto)= situazione di crisi.
E' innegabile come gli ultimi 2 anni sono stati segnati da una progressiva e costante contrazione della spesa del nucleo familiare anche nel nostro settore dell'arredamento e in particolare nell'ambiente cucina che come ha detto giustamente "Q" dà più degli altri indicazioni di come il cosumatore finale stà cercando di tamponare una situazione che lo vede in difficoltà.
E' sempre più frequente nel nostro forum leggere messaggi con richieste di consigli,anche di aiuto,da parte di chi trovandosi comunque nella necessità di acquistare una cucina (ma certamente vale anche per il resto dell'arredamento) vuole sapere come "muoversi" nei meandri delle offerte che gli piovono da più parti.Persone che consci della loro "scarsa" capacità di spesa vogliono comunque essere rassicurati sulla
bontà dei materiali,sulla qualità dei servizi,sul "giusto" prezzo.....
Una cosa interessente in queste richieste é comunque la volontà di non voler rinunciare ad un progetto,ad un'immagine del mobile che comunque possa essere gratificante.
Questo mi fà pensare che ci possono essere ancora buone opportunità per il rivenditore "tradizionale "nei confronti della Grande Distribuzione,l'importante però é che ciò si riesca a comunicare.
Si deve riuscire a comunicare che il punto vendita tradizionale é in grado con i nuovi prodotti più accessibili oramai presenti nei cataloghi anche di aziende di brand conosciuto ed affermato,di poter offrire soluzioni "in linea" con la nuova disponibilità economica senza rinunciare al plus dei servizi.
Sono curioso ed è anche per questo che ho aperto "questo"thread,di sapere come questa situazione ha cambiato e in che modo, l'approccio del visitatore nel punto vendita e da questi se hanno trovato le adeguate risposte sia nei "nuovi" prodotti proposti dalle aziende, sia negli atteggiamenti degli "addetti" a cui si sono rivolti.
In sostanza c'é da parte delle 2 "figure" visitatore e rivenditore la possibilità di dialogare serenamente senza alcun "imbarazzo"(forse non è il termine giusto ma al momento...)su una proposta di arredamento
"easy"?Oppure ci si rinuncia a priori lasciando campo libero alla G.D. facendo sì che i primi (clienti) rinuncino al surplus dei servizi e i secondi (rivenditori tradizionali) a delle opportunità commerciali comunque interessanti dove possono "far valere" la loro professionalità?
cla56
P.S.Uffaaaaaa....Cavolo cel'ho fatta!Stavo con l'orologio davanti!Quel diavolo di uno Steve mi ha dato le ore contate
In simpatia.....come sempre!
La crisi nel settore cucine
#1
Ultima modifica di cla56 il 08/09/12 9:58, modificato 2 volte in totale.
Per informazioni su Valcucine,Arredo3...vedi http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =8&t=73040
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