La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

La crisi nel settore cucine

#1
Buongiorno.
Scusatemi,io non voglio far polemica con nessuno,nè con il moderatore nè con altri,pertanto gradirei tornare quanto prima all'argomento che volevo sottoporre al forum e che in parte ha già trovato il contributo di "Q".
In pratica nel primo thread avevo posto l'equazione:pochi interventi (leggi anche "scarso interesse",scarsa propensione all'acquisto)= situazione di crisi.
E' innegabile come gli ultimi 2 anni sono stati segnati da una progressiva e costante contrazione della spesa del nucleo familiare anche nel nostro settore dell'arredamento e in particolare nell'ambiente cucina che come ha detto giustamente "Q" dà più degli altri indicazioni di come il cosumatore finale stà cercando di tamponare una situazione che lo vede in difficoltà.
E' sempre più frequente nel nostro forum leggere messaggi con richieste di consigli,anche di aiuto,da parte di chi trovandosi comunque nella necessità di acquistare una cucina (ma certamente vale anche per il resto dell'arredamento) vuole sapere come "muoversi" nei meandri delle offerte che gli piovono da più parti.Persone che consci della loro "scarsa" capacità di spesa vogliono comunque essere rassicurati sulla
bontà dei materiali,sulla qualità dei servizi,sul "giusto" prezzo.....
Una cosa interessente in queste richieste é comunque la volontà di non voler rinunciare ad un progetto,ad un'immagine del mobile che comunque possa essere gratificante.
Questo mi fà pensare che ci possono essere ancora buone opportunità per il rivenditore "tradizionale "nei confronti della Grande Distribuzione,l'importante però é che ciò si riesca a comunicare.
Si deve riuscire a comunicare che il punto vendita tradizionale é in grado con i nuovi prodotti più accessibili oramai presenti nei cataloghi anche di aziende di brand conosciuto ed affermato,di poter offrire soluzioni "in linea" con la nuova disponibilità economica senza rinunciare al plus dei servizi.
Sono curioso ed è anche per questo che ho aperto "questo"thread,di sapere come questa situazione ha cambiato e in che modo, l'approccio del visitatore nel punto vendita e da questi se hanno trovato le adeguate risposte sia nei "nuovi" prodotti proposti dalle aziende, sia negli atteggiamenti degli "addetti" a cui si sono rivolti.
In sostanza c'é da parte delle 2 "figure" visitatore e rivenditore la possibilità di dialogare serenamente senza alcun "imbarazzo"(forse non è il termine giusto ma al momento...)su una proposta di arredamento
"easy"?Oppure ci si rinuncia a priori lasciando campo libero alla G.D. facendo sì che i primi (clienti) rinuncino al surplus dei servizi e i secondi (rivenditori tradizionali) a delle opportunità commerciali comunque interessanti dove possono "far valere" la loro professionalità?
cla56

P.S.Uffaaaaaa....Cavolo cel'ho fatta!Stavo con l'orologio davanti!Quel diavolo di uno Steve mi ha dato le ore contate :shock: :lol: :lol:
In simpatia.....come sempre!
Ultima modifica di cla56 il 08/09/12 9:58, modificato 2 volte in totale.
Per informazioni su Valcucine,Arredo3...vedi http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =8&t=73040
https://www.facebook.com/casavivaroma/

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#2
cla56 ha scritto:Una cosa interessente in queste richieste é comunque la volontà di non voler rinunciare ad un progetto,ad un'immagine del mobile che comunque possa essere gratificante.
Questo mi fà pensare che ci possono essere ancora buone opportunità per il rivenditore "tradizionale "nei confronti della Grande Distribuazione,l'importante però é che ciò si riesca a comunicare.
vero quello che dici ma cla tu hai un bel negozio, tieni marchi "alti" e sei un professionista serio... in pratica quando dici che non vogliono rinunciare al progetto e vogliono comunque essere gratificate eccetera vedi il tuo punto di vista e quando esprimi un "apprezzamento" verso il negozio tradizionale in realtà vedi IMHO solo una parte del mercato.... in realtà io vedo sempre più fette di popolazione che, contrariamente ad una volta, non gliene frega proprio nulla dell'arredamento, del gusto,del progetto... gli basta che costi poco così i soldi avanzati li usano per i-coso di turno e pertanto si buttano sulla GD senza neanche pensarci.
Penso sia di ieri o l'altro ieri un utente che chiedeva se qualcuno aveva mai sentito parlare di Veneta... cacchio sarà il 3° cuciniere italiano per fatturato e non scende sicuramente sotto il bronzo per rompimento pubblicitario e, evidentemente, nonostante tutto, tanti non lo conoscono....

Vedo inoltre una certa insofferenza verso il rivenditore tradizionale che troppo spesso non è trasparente e che troppo spesso è assolutamente impreparato ed a volte usa pure metodi di vendita aggressivi... purtroppo 1 rivenditore "mascalzone" rovina la faccia a mezza piazza e paradossalmente un Aiazzone che bidona migliaia di clienti fa più male al rivenditore tradizionale che alla GD tant'è che ultimamente nel semilavorato si parla sempre più spesso di MC, di LeroyMarlen, di Ikea come se fossero un po' le uniche realtà che vendono (... che poi non è vero tant'è che ci sono anche cali di fatturato pure li...) e sono visti dai consumatori come "porti sicuri" ai quali affidare le proprie caparre... mentre immagino che da qualsiasi rivenditore scucire un anticipo sia una impresa terrificante...
Pax tibi Marce

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#3
Io ribadisco, da utente di terza fascia, che sto topic è interessantissimo.
A Padova (e immediate vicinanze) ha chiuso una quantità di negozi impressionante, alcuni storici, altri monomarca di livello aperti da poco.
Da compratore amabile, spendaccione ma sicuramente un po' polemico mi piacerebbe leggere le esperienze di mobilieri e altri clienti, che sia qui, su off topics o sul forum di Ligabue.
Non fate morire questo thread :(

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#4
Fabietty ha scritto:Io ribadisco, da utente di terza fascia, che sto topic è interessantissimo.
A Padova (e immediate vicinanze) ha chiuso una quantità di negozi impressionante, alcuni storici, altri monomarca di livello aperti da poco.
Da compratore amabile, spendaccione ma sicuramente un po' polemico mi piacerebbe leggere le esperienze di mobilieri e altri clienti, che sia qui, su off topics o sul forum di Ligabue.
Non fate morire questo thread :(
buona quella del liga :lol: ....si potrebbe spostare sul radiotruciolo lasciando qui il link dello spostamento... l'ho visto fare...
... comunque la decisione è di steave. Io da utonto qualsiasi la accetterò: magno bevo e me ne frego.
qui da noi, arredo a parte che ovviamente essendo la zona produttiva più importante d'europa non può esimersi dalle crisi del settore... ci sono grossi problemi con i concessionari di auto (... e direi a prescindere dal marchio trattato) e poi nell'abbigliamento ma se vogliamo l'abbigliamento è un settore dove te lo aspetti qualcosa del genere: sono sorti centri commerciali a fiumi ed ogni centro commerciale ha 40 negozi tutti di abbigliamento... e che c@zzo... e ci sono più negozi che gente da vestire...
Pax tibi Marce

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#5
Hai ragione "Q"!!!
La trasparenza è da sempre il "nostro" punto debole!!
Più volte nel forum abbiamo dovuto mettere in guardia i nuovi visitatori del forum da "pratiche" poco trasparenti emerse dai loro racconti.E' un problema grosso che danneggia moltissimo chi opera seriamente.
Sul resto che dire?
La mia esperienza si rifà a quello che leggo nel forum e nel mio lavoro quotidiano che svolgo in un piccolo punto vendita praticamente mono prodotto:con questo voglio dirti che la mia "finestra" é piccola mentre la tua é decisamente più grande e per certi versi più ricca di informazioni.
Questo é anche il motivo per cui vorrei ascoltare altre esperienze.
In riferimento ai marchi "grandi" di cui parli ebbene come ben sai anche lì negli ultimi 2 anni un pò di cose sono e stanno cambiando.
Il consumatore "benestante" c'è ancora,ma anche lui è cambiato.C'é comunque una sorta di timore per il futuro,l'incertezza che lo frena e che lo "indirizza "verso un'acquisto di valore più contenuto.Certo é un'acquirente che comunque non vuole rinunciare al suo "status" pertanto si indirizza verso i brand affermati andando a cercarvi e a trovarvi i prodotti a costi più "democratici" che nel frattempo la produzione ha approntato per lui.Praticamente lo hanno fatto tutti;dai "tedeschi" alla Boffi,Arclinea,Varenna,Schiffini.....Valcucine....Alcune di questi produttori su questi prodotti "low cost "non fanno alcuna comunicazione lasciando a noi rivenditori il compito di proporli in seconda battuta...... :roll: .Questa cosa posso capirla...ma non sono d'accordo!
cla56
Per informazioni su Valcucine,Arredo3...vedi http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =8&t=73040
https://www.facebook.com/casavivaroma/

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#6
qsecofr ha scritto:

Vedo inoltre una certa insofferenza verso il rivenditore tradizionale che troppo spesso non è trasparente e che troppo spesso è assolutamente impreparato ed a volte usa pure metodi di vendita aggressivi.......... si parla sempre più spesso di MC, di LeroyMarlen, di Ikea come se fossero un po' le uniche realtà che vendono (... che poi non è vero tant'è che ci sono anche cali di fatturato pure li...) e sono visti dai consumatori come "porti sicuri" ai quali affidare le proprie caparre... mentre immagino che da qualsiasi rivenditore scucire un anticipo sia una impresa terrificante...
Come non quotare, questo è il mio perenne pensiero. Il "sistema vecchio" oramai è appunto "vecchio". La richiesta maggiore del privato è verso la trasparenza, e Ikea per via di trasparenza non è seconda a nessuno. La fumosità dei preventivi e dei servizi inclusi o no, per non parlare poi degli sconti e anche dei pagamenti, è roba vecchia. La trasparenza che sto con difficoltà (non posso fare il dittatore....) sperimentando ultimamente sono convinto sia la strada da proseguire per il futuro.

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#7
cla56 ha scritto:con questo voglio dirti che la mia "finestra" é piccola mentre la tua é decisamente più grande e per certi versi più ricca di informazioni.
cla56

cla se hai bisogno di una finestra basta che mandi un messaggio al buon elio: ti fa tutte le finestre che vuoi :lol:
scherzi a parte il mio è solo un altro punto di vista, la finestra è grande uguale.... per questo serve il forum: se facciamo altre 5-6 finestre abbiamo il panorama.

quanto alle mosse anticrisi delle ditte c'è una ricerca di un lowcost secondo me incentrata sul dare cose comunque buone dal punto di vista della durata ma si scontra molto con i numeri attuali del mercato e pochi numeri significa tanto tanto costo... troppi cucinieri oramai sono ridotti ad un unico argomento in fase di acquisto: ma mi fai 1 cucina a riferimento (per i tecnici è il just in time)? è chiaro che te la faccio... ma è chiaro a te che se devo tirarti fuori un'anta dal magazzino mi ci vogliono 10 minuti e che ho una bordatrice che borda 30 ante in 10 minuti? e ti è chiaro che se ti vendo una cucina a te la stessa identica precisa cucina la vendo anche ad altri 20 "produttori" di cucine allo stesso prezzo? e ti è chiaro che se sono in grado di farti 1 anta imballata sono in grado di dare quella stessa anta a LeroyMarlen con un passaggio in meno rispetto al negozio tradizionale? ... questo è un aspetto che vedo... e vedo in particolare nella cucina l'ingresso di nuovi "personaggi" che prima non c'erano... una volta la cucina era prerogativa unica dei rivenditori tradizionali... ora uno può andare da ikea... ma c'è anche leroy marlen che sono se vogliamo dei fai da te... inoltre c'è sempre più interesse sui contract e se guardiamo l'estero ci rendiamo conto che la vendita negozio tradizionale non è esattamente il modello adottato all'estero: non è detto che il modello estero non sbarchi in italia.
Pax tibi Marce

Re: La crisi nel settore cucine

#8
e qui da noi hanno aperto l'ultima sede Ikea .....

Mah, passiamo alle considerazioni piuttosto banali di una (futura) utente finale.
qsecofr ha scritto:in realtà io vedo sempre più fette di popolazione che, contrariamente ad una volta, non gliene frega proprio nulla dell'arredamento, del gusto,del progetto... gli basta che costi poco così i soldi avanzati li usano per i-coso di turno e pertanto si buttano sulla GD senza neanche pensarci.
cla56 ha scritto:Il consumatore "benestante" c'è ancora,ma anche lui è cambiato.C'é comunque una sorta di timore per il futuro,l'incertezza che lo frena e che lo "indirizza "verso un'acquisto di valore più contenuto.
Concordo: alla fin fine è una questione di scelte, di priorità (lo sosteneva anche Elise nella sezione eldom e se ben ricordo anche Lietta in un 3D del 2011 proprio sull'ikea).

Ora le priorità sono cambiate, perlomeno in Italia.
L'arredamento "bello" è certamente una spesa importante che probabilmente non tutti possono permettersi; è anche vero però che chi ha la disponibilità economica magari non intende "investire" nella qualità perché vi attribuisce meno valore rispetto ad altre esigenze, non ultima il mantenimento di uno stile di vita più "provvisorio" rispetto al passato.
La crisi economica spegne l'ottimismo e la generale mancanza di fiducia nel futuro non aiuta certo ad uscire dalla crisi...... il solito cane che si morde la coda.
Fortuna che l'essere umano è irriducibile alle leggi matematiche, dunque c'è un buon margine di manovra per non soccombere alla crisi.
Ultima modifica di myfriend il 08/09/12 10:37, modificato 1 volta in totale.
Dove sta una rosa e innanzitutto dove sta il vento? Il vento è tutto sempre fuori di sé, cioè folle. La follia è la foglia al vento e folle è proprio colui che si perde nel vento, come le foglie e i fiori degli alberi. (A. Conte)

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#9
qsecofr ha scritto:
quanto alle mosse anticrisi delle ditte c'è una ricerca di un lowcost secondo me incentrata sul dare cose comunque buone dal punto di vista della durata ma si scontra molto con i numeri attuali del mercato e pochi numeri significa tanto tanto costo... troppi cucinieri oramai sono ridotti ad un unico argomento in fase di acquisto: ma mi fai 1 cucina a riferimento (per i tecnici è il just in time)? è chiaro che te la faccio... ma è chiaro a te che se devo tirarti fuori un'anta dal magazzino mi ci vogliono 10 minuti e che ho una bordatrice che borda 30 ante in 10 minuti? e ti è chiaro che se ti vendo una cucina a te la stessa identica precisa cucina la vendo anche ad altri 20 "produttori" di cucine allo stesso prezzo? e ti è chiaro che se sono in grado di farti 1 anta imballata sono in grado di dare quella stessa anta a LeroyMarlen con un passaggio in meno rispetto al negozio tradizionale? ... questo è un aspetto che vedo..
Questo è il caso di, per esempio, giessegi e concreta che vendono al mondo conveniazzo?
qsecofr ha scritto: ... inoltre c'è sempre più interesse sui contract e se guardiamo l'estero ci rendiamo conto che la vendita negozio tradizionale non è esattamente il modello adottato all'estero: non è detto che il modello estero non sbarchi in italia.
[/quote]
Ecco di questo non ne so niente. Giro anche parecchio, ma vedo sempre il caro buon negozio di mobili a tutte le latitudini: hai voglia di spiegarmi?

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#10
no non esattamente: pensavo piuttosto a dei terzisti dei quali non faccio il nome tanto non li conoscete che lavorano direttamente per ikea e leroy marlen... e magari in austria e paesi adiacenti per lutz o per le catene francesi... in pratica mc è ancora piccolino e tutto italiano ma all'estero ci sono delle catene di mobili da 100 e più negozi che si stampano loro stessi dei cataloghi e che hanno il potere di andare direttamente dal produttore del semilavorato. Nel caso di diesis/concreta alla fine si tratta di una catena "tradizionale" in quanto diesis sta a mc come scavolini sta al rivenditore.

L'estero è in parte governato dal negozio tradizionale ma le quote della grande distribuzione sono molto maggiori anche in forza dei discorsi di qui sopra... ma quello che intendevo è che oltre alla grande distribuzione c'è un mercato di primo impianto totalmente differente: in taluni paesi (angolosassoni più che altro) le impresi di costruzione si occupano del primo arredo... stessa cosa succede in grossi quartieri che si stanno costruendo nei paesi più in sviluppo urbanistico (penso a turchia e dubai): in questi paesi si costruiscono interi quartieri, si allestiscono degli appartamenti completi (si fa il cosi detto mockup) e poi i "ragazzi" che comprano l'appartamento decidono in base a questa offerta di mockup... in questo caso parliamo di dai 100 in su cucine + resto arredamento... e si ben comprende che questi contractors non si rivolgono certo al negozietto sotto casa ma cercano di trovare i semilavorati da chi li fa coordinati da un ufficio che gli organizza montaggio e logistica.
Pax tibi Marce

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#11
... e poi c'è un argomento strano: 20 anni fa il bagno era del mobilire ora quasi sempre il primo impianto lo fa il ceramista... che ha le piastrelle, che arriva prima nelle case, che ti coordina i lavandini, la doccia ed i cessi...la cucina non è mica tanto tanto differente... forse fra 15 anni andremo dal ceramista anche per la cucina? ed al mobilire cosa rimarrà? una zona giorno fatta da 2 pensili attaccati al muro ed una camera matrimoniale... si perchè la cameretta del bambino già si spende il meno possibile... il divano sta andando verso centri specializzati... i materassi idem...
Pax tibi Marce

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#12
qsecofr ha scritto:...20 anni fa il bagno era del mobilire ora quasi sempre il primo impianto lo fa il ceramista...il divano sta andando verso centri specializzati... i materassi idem...
Quanti mobilifici hanno in esposizione bagni?!? la stragrande maggioranza è solo su catalogo....idem per divani e ancor di più per i materassi....
Ovvio che se devo scegliere un divano o un materasso DEVO provarlo per sentire se ci sto comodo...se hai un'esposizione di 2 divani e i restanti 50 su catalogo andrò dove il divano posso provarlo, toccarlo con mano. E i materassi?!? Quelli che si trovano nei mobilifici sono proprio entry-level, giusto per riempire il letto....
Almeno sono queste le mie esperienze....
Tu mi dirai che avere un mobilifico con una vasta esposizione ha un costo, e sono d'accordo, ma non puoi volore la botte piena e la moglie ubriaca!!
... si perchè la cameretta del bambino già si spende il meno possibile...
Mi sembra normale, spenderesti cifre sostanziose per una camera che sai durerà a massimo 8-10 anni (si, perchè poi a 10 anni il ragazzo non vuole più la cameretta tutta bella colorata con il letto fatto a forma di auto) che sai che verrà "demolito" dalla vivacità del bambino?!?

Re: La crisi nel settore cucine

#14
Guarda ti parlo da "consumatore"che sta arredando la propria casa cercando di trovare soluzioni belle ma con un buon rapporto...quindi per ogni componente cerco di rivolgermi allo "specialista". Quello che non sopporto però é essere preso in giro, esempio stessa cucina con qualche piccolissima differenza 1 mobiliere oltre 11k, 2 mobiliere 5,7k. Chiariamo per me , il prezzo del primo mobiliere poteva anche andare bene..anzi ci siamo lasciati con "si può anche trattare", ma a titolo di raffronto e per avere un altra idea ne ho sentito un altro (entrambi con lunga esperienza)...immaginatevi la mia sorpresa quando mi ha fatto un preventivo a quasi metà del prezzo, pensavo ci fosse qualche errore o qualche componente sbagliato. Allora sono tornato dal primo chiedendo che mi giustificasse questa differenza....e solo allora mi ha parlato di sconto...di servizi che lui "comprende" etc etc insomma si é arrampicato molto sugli specchi. Questo per me é un errore..ormai sono tanti i modi che i clienti hanno di valutare e confrontare i preventivi che pochi si limitano ad uno solo. Essere chiari e corretti è il primo passo sia da parte del venditore che del compratore.
La mia cucina http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 2&t=102014
Le camerette
http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 5&t=105276

Re: Steve non sono d'accordo!!!!

#15
damiano1983 ha scritto:
Quanti mobilifici hanno in esposizione bagni?!? la stragrande maggioranza è solo su catalogo....idem per divani e ancor di più per i materassi....

damiano la mia non è una critica al consumatore ma al negozio tradizionale che per i motivi che hai elencato stanno perdendo quote di arredamento e di questo non posso che dispiacermene. Il materasso, il divano stesso... c'è il mobiliere che ci crede, che ha dedicato uno spazio al sonno e si dedica con corsi e prodotti specializzati eccetera e c'è il mobiliere che aspetta seduto e si lamenta che il mercato gli scappa... chiaro che questi ultimi, presentissimi sul mercato, andranno pian piano ad eclissarsi. (neanche tanto pian piano).... per la mia conoscenza del mercato poi spesso sono proprio questi mobilieri "vecchio stampo" che tentano, memori dei bei tempi andati, la vendita a prezzo pieno + iva + trasporto + montaggio salvo poi ritrattare miseramente quando beccano il negoziante trasparente che ti dice chiaro e tondo dove si va a parare.... però non sono manco i più pericolosi perchè tra i mobilieri "pimpanti" di solito è facile trovare i famosi "grossisti" "bloccaprezzo" "firmaqua è solo una formalità"...

Detto questo, dato che stamattina ne ho per tutti, i consumatori sono tutti bravi a fare i conti ai mobilieri ma veramente spessissimo non si rendono minimamente conto di che cacchio stanno comprando: io faccio sempre l'esempio del lavello... che si cono lavelli da 200 e lavelli da 1000 euro ma lo stesso possiamo dire di un'anta laccata diretta ed un'anta laccata spazzolata o in pvc...e te li vedi qua a scrivere: è meglio 3.5metri di ernestomeda a 10.000 euro o 4metri di snaidero a 11.000 euro?... si... voglio dire... non stiamo comprando i pomi al mercato: ci si deve un minimo informare...

PS: l'esempio dei pomi non è manco tanto calzante: da una specie all'altra, da una stagione all'altra, da una provenienza all'altra il prezzo varia tranquillamente di un 30-40%
Pax tibi Marce