si é detto che uno dei plus di ikea é di avere prezzi imposti e trasparenti accessibili direttamente dall'utente finale. Perché i produttori tradizionali di cucine non copiano questo business model, dando all'utente un tool sul proprio sito per
le proprie configurazioni e preventivi in autonomia? Ma, soprattutto perché ai rivenditori non piace questa modalità e non "spingono" per attivarla? ovviamente un'impostazione del genere funzionerebbe su cucine di fascia medio/bassa o media, perché credo che sull'alto di gamma sia corretto mantenere l'impostazione attuale, perché il target forse richiede un approccio diverso, più di nicchia.
ma per rivenditori tipo arredo 3, stosa, veneta, del tongo, snaidero o simili io vedo solo enormi vantaggi:
- aumento enorme della produttività del proprio negozio: si tagliano le processioni alla ricerca del miglior prezzo, chi entra in negozio si é già fatto un'idea del budget, c'è già un preventivo di massima su cui lavorare, che.il produttore può richiamare da web e analizzare/modificare insieme al cliente. vi lamentate continuamente che molti clienti vanno in giro a chiedere più preventivi per risparmiare i 100 euro, con un listino imposto il problema é risolto a monte.
- maggiori garanzie per il settore e per ll rivenditore: la politica di prezzo resta in toto in capo al produttore, che definisce le proprie strategie e decide come posizionarsi sul mercato, definendo a monte anche il margine per il rivenditore, assumendosi direttamente l'onere, senza trasferirlo con una guerra di sconti sul rivenditore, che é un imprenditore privato che deve restare a galla.
_ diversificazione e servizi a valore aggiunto: se il rivenditore può liberarsi gia a monte della guerra dei prezzi e della trafila di gente che chiede preventivi e sparisce, può concentrare i propri sforzi e investimenti su altro: consulenze di progettazione,, pacchetti, o altro, a quel punto dipende tutto dalle proprie capacità, skills e fantasia, non dal tempo.
in questo modo il ruolo del rivenditore non viene sminuito, ma al contrario viene valorizzato. tu cliente ti siedi e non negoziamo lo sconto, non mi riguarda, quello lo decide il produttore. con me parli di altro, ti dimostro le mie capacità, la mia consulenza, ti vendo servizi miei aggiuntivi. vuoi il render? ok te lo faccio fighissimo e me lo paghi, poi se compri posso anche decidere du scalartelo e regalartelo. e cosi via. a me sembra che molti rivenditori che si lamentano del dispendio inutile di energie, siano molto attaccati al listino invece che a valorizzarsi, quasi come se fosse la loro ragione di esistere sul mercato,
per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?
#1
Ultima modifica di giramondo75 il 13/09/13 9:36, modificato 1 volta in totale.