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da cla56
Ciao corraz,io non sò perchè ti sia venuta questa idea "malsana"(scherzo) ma sò di certo che potremmo intervenire per anni su questo tuo tema e ritrovarci con tante parole spese e nulla di più.Sia ben chiaro il mio intervento NON VUOLE ESSERE DISFATTISTA anzi credo che il settore dell'arredamento e in particolar modo quello della cucina ABBIA una assoluta necessità di maggior chiarezza, trasparenza,professionalità ecc.ecc.,quindi ben venga la volontà tua , di altri (e la mia), di dare un contributo in questo senso:l'aver frequentato per un mese questo forum mi ha covinto ancor di più di ciò che ho appena scritto!Ma entrando nel merito, tu proponi una checklist (lista di controllo) di cosa?Fatta e controllata da chi?Con quale finalità ?Quella di eleggere forse il miglior prodotto in circolazione o il punto vendita che offre il miglior servizio pre post -vendita o la miglior squadra di montatori?Certamente possiamo trovare delle argomentazioni oggettivamente confrontabili ma quante altre
possono rientrare in un giudizio soggettivo?Se parliamo della garanzia del produttore,basta dire se dura 5 anni o 7 anni oppure bisogna entrare nel merito della stessa per vedere cosa comprende in concreto e questo in che modo incide nel rapporto qualità-prezzo dello stesso prodotto?E' normale e comprensibile che il costo di un prodotto è la risultanza di tante "voci" compresa quella di far uso di un certo numero di cerniere o di una maggior accortezza nel posizionarle in modo tale da non creare "problemi" oppure di prestar maggior cura nell'eseguire un foro filo-top sul PROPRIO piano lavoro:insomma non si può ,a mio avviso,chiedere ad un produttore che ha "tarato" il proprio prodotto per un certo costo, avendo certe caratteristiche,di dare cose che sono presenti in prodotti di altro target e questo per me non può essere una discriminante!
Parlando del punto vendita diventa ancora molto più complicato,qui permettetemi le chiacchiere si sprecano,la checklist diventa francamente
quanto di più ostico.Il rivenditore è spesso abituato a promettere molto,anche quando non dovrebbe farlo,pur di chiudere una vendita,il cliente a sua volta chiede ,chiede oltre quello che sarebbe giusto chiedere.
Chi si dovrebbe ergere ad "arbitro"in un probabile contenzioso il cui seme,il più delle volte, è stato già posto nella fase di incontro tra le due parti?Basterebbe da parte di noi "operatori"un maggior impegno nel far capire al cliente finale in un modo più chiaro il rapporto qualità-prezzo di ciò che stiamo proponendo affinchè le sue aspettative non vengano poi deluse.Bisogna comunicare anche che il "tasso zero"non esiste,come non possono esistere gli sconti del 30-40-50%,che valcucine (scusatemi)fà sugli elettrodomestici ha dei buoni prezzi perchè ha uno sconto differenziato rispetto a quello dei mobili, tutto quì.Facciamo,o meglio proviamo a,fare qualche cosa corraz,ma prima di tutto maggior chiarezza ,maggior trasparenza da parte di tutti e poi perchè nò anche la checklist che tù proponi!
ciao cla56
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cla56 il 22/02/13 11:44, modificato 1 volta in totale.