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Re: Come evitare il cappotto termico sulla facciata condominiale

#16
canasta ha scritto:
09/01/21 17:20
Non Ma dove??? non voglio i balconi più grandi, oggi ho i balconi larghi X e domani dovranno rimanere larghi X, nessun guadagno e nessuna perdita mi sembra di aver spiegato chiaramente
Lei vuole l’agevolazione 110 e che le facciano un balcone più grande di 16cm per controbilanciare lo spessore del cappotto non ci giriamo intorno. Comunque si confronti con il suo amministratore e con la sua assemblea se non sappiamo rispondere come vuole lei ai suoi quesiti si confronti con i diretti interessati.
Se i presupposti sono questi convinca gli altri condomini a non fare il 110 come dice salvo. È un suo diritto. se prende la maggioranza in assemblea può bloccare tutto. Così lascia le agevolazioni agli altri che ne hanno reale bisogno. Saluti
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Re: Come evitare il cappotto termico sulla facciata condominiale

#17
Questo succede quando i cialtroni di turno vogliono usare isolanti a basso costo apparente e pretendono anche di rivestire tutte le superfici esterne. Anzitutto non è obbligatorio isolare tutte le superfici esterne ma occorre superare il 25% della superficie totale disperdente, di quanto lo si debba superare questo 25% dipende dalla situazione, è molto raro arrivare a dover rivestire tutto il palazzo ed il buonsenso invita a partire dal tetto per poi valutare l'isolamento delle porzioni di facciata libere da balconi. Se proprio si deve arrivare anche ai balconi, ci si arriva con l'aerogel e non con le porcherie tipo eps. L'aerogel consente di ottenere almeno un dimezzamento dello spessore rispetto agli altri isolanti di uso comune, a parità di prestazioni. Potendo, se si rientra nei parametri di costo, usare solo l'aerogel per tutte le pareti (per il tetto è sprecato e si possono usare altri materiali, per i terrazzi dipende dai vincoli di altezza del piano di calpestio).
L'aerogel è molto sicuro per il comportamento in caso di incendio.

NB: costo totale = materiali + manodopera, in certi casi l'aerogel ha un costo finale paragonabile all'eps se lo spessore sottile aiuta ad evitare problemi altrimenti costosi da risolvere. Il problema dei balconi non è roba da poco, se si usa un aerogel da 2-3 cm il restringimento è limitato e per compensarlo potrebbe bastare una modifica alle ringhiere. In ogni caso per incrementare la profondità dei balconi per pochi centimetri, se serve allungare il solaio non occorre demolirlo e ricostruirlo, il più delle volte si risolve con travi a "c" ancorate sul bordo esterno del solaio esistente. Le spese possono essere incluse nei lavori per il cappotto termico (rientrando nei limiti di spesa).

Re: Come evitare il cappotto termico sulla facciata condominiale

#18
Rebby79 ha scritto:
10/01/21 13:09
Questo succede quando i cialtroni di turno vogliono usare isolanti a basso costo apparente e pretendono anche di rivestire tutte le superfici esterne. Anzitutto non è obbligatorio isolare tutte le superfici esterne ma occorre superare il 25% della superficie totale disperdente, di quanto lo si debba superare questo 25% dipende dalla situazione, è molto raro arrivare a dover rivestire tutto il palazzo ed il buonsenso invita a partire dal tetto per poi valutare l'isolamento delle porzioni di facciata libere da balconi. Se proprio si deve arrivare anche ai balconi, ci si arriva con l'aerogel e non con le porcherie tipo eps. L'aerogel consente di ottenere almeno un dimezzamento dello spessore rispetto agli altri isolanti di uso comune, a parità di prestazioni. Potendo, se si rientra nei parametri di costo, usare solo l'aerogel per tutte le pareti (per il tetto è sprecato e si possono usare altri materiali, per i terrazzi dipende dai vincoli di altezza del piano di calpestio).
L'aerogel è molto sicuro per il comportamento in caso di incendio.

NB: costo totale = materiali + manodopera, in certi casi l'aerogel ha un costo finale paragonabile all'eps se lo spessore sottile aiuta ad evitare problemi altrimenti costosi da risolvere. Il problema dei balconi non è roba da poco, se si usa un aerogel da 2-3 cm il restringimento è limitato e per compensarlo potrebbe bastare una modifica alle ringhiere. In ogni caso per incrementare la profondità dei balconi per pochi centimetri, se serve allungare il solaio non occorre demolirlo e ricostruirlo, il più delle volte si risolve con travi a "c" ancorate sul bordo esterno del solaio esistente. Le spese possono essere incluse nei lavori per il cappotto termico (rientrando nei limiti di spesa).
Sono pienamente d'accordo, il materiale giusto può ribaltare la situazione ed incontrare un maggiore gradimento.
Tutto sta nello scegliere un progettista di parte neutra, evitando gli affaristi che prendono mazzette dai commerciali. Molti lavori di eccellente riuscita sono stati realizzati con soluzioni miste, senza avvantaggiare una specifica ditta produttrice, utilizzando diverse tipologie di isolanti di diversa marca nei vari punti dell'edificio.

Re: Come evitare il cappotto termico sulla facciata condominiale

#19
Rebby79 ha scritto:
10/01/21 13:09
Questo succede quando i cialtroni di turno vogliono usare isolanti a basso costo apparente e pretendono anche di rivestire tutte le superfici esterne. Anzitutto non è obbligatorio isolare tutte le superfici esterne ma occorre superare il 25% della superficie totale disperdente, di quanto lo si debba superare questo 25% dipende dalla situazione, è molto raro arrivare a dover rivestire tutto il palazzo ed il buonsenso invita a partire dal tetto per poi valutare l'isolamento delle porzioni di facciata libere da balconi. Se proprio si deve arrivare anche ai balconi, ci si arriva con l'aerogel e non con le porcherie tipo eps. L'aerogel consente di ottenere almeno un dimezzamento dello spessore rispetto agli altri isolanti di uso comune, a parità di prestazioni. Potendo, se si rientra nei parametri di costo, usare solo l'aerogel per tutte le pareti (per il tetto è sprecato e si possono usare altri materiali, per i terrazzi dipende dai vincoli di altezza del piano di calpestio).
L'aerogel è molto sicuro per il comportamento in caso di incendio.

NB: costo totale = materiali + manodopera, in certi casi l'aerogel ha un costo finale paragonabile all'eps se lo spessore sottile aiuta ad evitare problemi altrimenti costosi da risolvere. Il problema dei balconi non è roba da poco, se si usa un aerogel da 2-3 cm il restringimento è limitato e per compensarlo potrebbe bastare una modifica alle ringhiere. In ogni caso per incrementare la profondità dei balconi per pochi centimetri, se serve allungare il solaio non occorre demolirlo e ricostruirlo, il più delle volte si risolve con travi a "c" ancorate sul bordo esterno del solaio esistente. Le spese possono essere incluse nei lavori per il cappotto termico (rientrando nei limiti di spesa).
Ottimo consiglio

Re: Come evitare il cappotto termico sulla facciata condominiale

#20
l'aerogel ha un costo finale paragonabile all'eps
Credo sia un abbaglio nel condivisibile anche se non totalmente corretto ragionamento di Rebby79.
Un pannello in Aeropan da 1 cm costa intorno ai 90€; da 2 cm siamo a 160€..
L'EPS da 1 cm costa intorno ad 1,5€.
Se parliamo di valori bisognerebbe paragonare la conducibilità termica e quindi il valore di 0,015 W/mK dell'Aeropan a quello dell'EPS che è 0,038 ossia il primo isola con meno di metà spessore dell'altro.
Il costo, però, è - purtroppo- inavvicinabile per grandi superfici.

Riguardo poi all'intervento di CleliaR, immagino avvocato, nulla da dire - ovviamente- sul cc ma sull'eventuale applicazione da parte del giudice il quale, com'è noto, si rivolge al CTU proprio perchè incompetente nonostante l'essere perito peritorum.
Vorrei trovare un CTU che anche dal punto di vista economico, sostenesse che a causa della riduzione della larghezza di un balcone l'appartamento valesse di meno.
Sicchè - ma non è il mio campo- mi guarderei bene dal mettere in campo presunte lesioni di diritti a fronte di un miglioramento delle prestazioni energetiche di un edificio.
QUanto all'allungare i balconi aumentando la profondità, parrà strano, ma proprio il cc impone il rispetto di determinate distanze dai confini e da altri edifici, sicchè aumentare di 20 cm o anche di 10 la profondità è, nella maggior parte dei casi, inammissibile e nessun Comune concederebbe il permesso, nemmeno "fatti salvi i diritii di terzi" classica chiosa dei permessi di costruire.

Re: Come evitare il cappotto termico sulla facciata condominiale

#21
Olabarch ha scritto:
13/01/21 5:19
QUanto all'allungare i balconi aumentando la profondità, parrà strano, ma proprio il cc impone il rispetto di determinate distanze dai confini e da altri edifici, sicchè aumentare di 20 cm o anche di 10 la profondità è, nella maggior parte dei casi, inammissibile e nessun Comune concederebbe il permesso, nemmeno "fatti salvi i diritii di terzi" classica chiosa dei permessi di costruire.
Esattamente!
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Re: Come evitare il cappotto termico sulla facciata condominiale

#22
Scusate l'assenza ma mi ero perso i dati dell'account, alla fine abbiamo deliberato per sfruttare il bonus facciate (detrazione al 90%), non siamo neanche arrivati a discutere i dettagli dei problemi del cappotto termico perché l'ingegnere incaricato dall'amministrazione condominiale ci ha fatto capire che ottenere le detrazioni con ecobonus al 110% comporta un enorme caos burocratico e poche ditte sono disposte a concedere lo sconto in fattura. Per il sismabonus al 110% ci sono ancora più complicazioni ma era teoricamente applicabile al nostro caso. Faremo comunque realizzare sulla facciata una finitura esterna con la membrana "thermoshield" per ottenere un discreto risparmio energetico a fronte di una spesa contenuta

Re: Come evitare il cappotto termico sulla facciata condominiale

#26
Comunque,anche a un mio cliente,due giorni fa,colui che si occupa di acquistare il credito,causa distanze con un vicino,gli ha detto che il 110 non si poteva fare.Parlandoci,mi anche aggiunto che a molto committenti,proprio per queste regole stringenti etc etc,è stato consigliato il 90% con cessione del credito sempre,perchè ha meno vincoli.Lasciamo perdere che gli ha proposto al mio cliente il termorasante docchem,prodotti che mi lasciano un punto di domanda grosso quanto una casa,anche se tecnico non sono,ma vorrei sottolineare,spostando il discorso sull'ecobonus,come nella testa di moltissimi committenti,sia entrato il concetto (voluto dallo Stato) che "ti fanno la casa gratis".Cosa che non è sempre cosi',anzi,da quel che vedo in giro,quasi mai,oltre a un discorso di fattibilita'.Ci sono anche persone che partono subito in quarta con " voglio l'ecobonus ma non voglio spendere un euro".Fine del discorso.Poi gli fai notare che la scala,non essendo riscaldata,non puo' rientrare nel 110 ma in altri bonus inferiori e allora si fermano lo stesso.Lavori di 50/60 mila euro regalati al cliente,bloccati perchè non vuole tirare fuori quattro "spiccioli".Aggiungo,da quel che mi ha detto,la "difficolta' " a trovare tecnici asseveratori,sia perchè strapieni di lavoro,sia perchè vi è per un discorso di responsabilita' in capo in caso di controlli e verifiche.Non so se anche a voi risulti cosi la situazione,ma qui attorno,non ho ancora visto tanti cantieri partire con l'ecobonus.

Re: Come evitare il cappotto termico sulla facciata condominiale

#27
La questione, per come la vedo io, è valutare la non differibilità di un lavoro. Noi siamo 4 fratelli e abbiamo una casa, ereditata in parti uguali. Abbiamo valutato una ristrutturazione completa, ma 3 su 4 non hanno denaro (o lo devono investire in altre faccende), quindi abbiamo accantonato il discorso.
L'unica cosa su cui ci sembra di dovere proseguire è il tetto, che ha dei problemi, e stiamo cercando di quagliare con quello, con il sisma bonus e spendendo il meno possibile (per non sfondare il tetto dei 96 mila euro).
Uno dei problemi è che in edilizia non sembra possibile fare preventivi che somiglino molto al consuntivo finale... E questo genera molta insicurezza.
Sei incorreggibile. Sallo.

Re: Come evitare il cappotto termico sulla facciata condominiale

#28
Ma proprio per te è nato il 110.
Siete 4 fratelli, quindi non sarà difficile mettervi d'accordo; 110 vuol davvero dire che se fai le cose giuste, con le scelte giuste, non hai molto da pagare (ammesso che non ci siano problemi da sanare prima... il che è molto più frequente di quanto ci si poteva aspettare).

Ma la cosa che davvero mi fa più arrabbiare è che il 90 è riservato agli interventi puramente estetici, perchè se dichiari che 'isoli', a sto punto ricadi nei problemi di cappotto e tanto vale fare il 110.
Invece, in assemblea, agli allocchi, presentano mirabolanti test farlocchi dell'universtità del wisconsin con trasmittanze irrealistiche e promesse altrettanto irrealistiche, e poi presentano una relazione tecnica dove si guardano bene dal dire che isolano.. anzi, spergiurano che la finitura è 'termicamente ininfluente'.

Re: Come evitare il cappotto termico sulla facciata condominiale

#30
l'ecobonus è una presa per i fondelli, i soldi non ci sono e lo stato deve fare in modo che sia quasi impossibile ottenerlo!
cmq attenti al cappotto se non avete la vmc, un cappotto senza vmc è un cappotto inutile (i condomini inizieranno a tenere le finestre aperte per evitare la muffa in casa). Magari si salva l'aeropan perchè traspirante. Quanto alla membrana Thermoshield da esterni, funziona e conviene, non è un cappotto (e nessuno la spaccia per tale) ma in rapporto al costo si recupera rapidamente, è traspirante e quindi niente problemi di muffa. Comunque l'isolamento termico fatto bene si fa DALL'INTERNO dell'appartamento e non dall'esterno, il cappotto farà pure risparmiare nel complesso ma non blocca le fughe di calore tra un appartamento e l'altro o verso sottetti ed autorimesse non riscaldati. Isolando dall'interno sono sufficienti spessori sottili, si previene anche la muffa e si ottiene anche un isolamento acustico tra i vari appartamenti!