Ho appena chiuso il telefono con il numero verde dell'inps.
Nello studio del mio medico di famiglia c'è un cartello che dice che per motivi "fiscali" a fronte dell'emissione on line di una domanda d'invalidità bisogna corrispondere la somma di 50 euro. La cosa mi è sembrata strana perchè ho appena finito la pratica per mio padre e il suo medico non ci ha chiesto niente.
Al numero verde dell'inps mi hanno risposto che è a discrezione del medico di famiglia. Questa è un'altra tassa mascherata. Dico 50 euro. Quando il medico compilava la domanda d'invalidità a mano non si pagava niente, e ora si paga, non solo non c'è una tariffa fissa ma ogni medico può stabilire un onorario a sua discrezione.
Mentre parlavo con la signorina del call center mi è venuto un altro dubbio.
Cioè il medico potrebbe chiedermi un tot anche per l'emissione di un certificato medico per il lavoro. Ebbene mi ha detto di si. Ha aggiunto che non lo fanno quasi mai ma potrebbero farlo.
Sono senza parole.
#2
[chissà che non ti spostino nel settore fiscalità, ma intanto rispondo qui 
]
Ho inaugurato qualche mese fa il registro infortuni della mia società, con caduta e conseguente ingessatura di un braccio.
Da lì è partita la trafila INAIL, che nessuno nel mio ufficio aveva mai seguito.
La faccio breve: poiché avrei dovuto fare la prosecuzione di altri giorni (come da referto di visita ambulatoriale ospedaliera), proprio il giorno del termine c'era la sciopero del settore pubblico 
ambulatorio INAIL chiuso.
Per evitare ogni irregolarità di sorta, mi rivolgo al mio medico curante, che per i famosi 50 Euro mi ha scritto la certificazione.
Mi spiegava che, poiché prima questi compiti spettavano ad altri uffici pubblici e i medici si sono ritrovati anche questa "supplenza" sul groppone, l'Ordine si è "vendicato" stabilendo un tariffario su questa linea di costo, in modo che il paziente non li contatti, bensì si rivolga direttamente all'Ente preposto agli infortuni.
La vera buffonata è che poi io attendo dall'INAIL il rimborso in busta paga dell'importo versato, visto che la certificazione dell'infortunio è di loro competenza...
Ah, beh, io sinora non ho ancora visto niente, ovvio.
Non mi è chiaro invece se dici che potrebbe chiederti la stessa cifra per la semplice malattia. Mi pare davvero strano.
]Ho inaugurato qualche mese fa il registro infortuni della mia società, con caduta e conseguente ingessatura di un braccio.
Da lì è partita la trafila INAIL, che nessuno nel mio ufficio aveva mai seguito.La faccio breve: poiché avrei dovuto fare la prosecuzione di altri giorni (come da referto di visita ambulatoriale ospedaliera), proprio il giorno del termine c'era la sciopero del settore pubblico
ambulatorio INAIL chiuso. Per evitare ogni irregolarità di sorta, mi rivolgo al mio medico curante, che per i famosi 50 Euro mi ha scritto la certificazione.
Mi spiegava che, poiché prima questi compiti spettavano ad altri uffici pubblici e i medici si sono ritrovati anche questa "supplenza" sul groppone, l'Ordine si è "vendicato" stabilendo un tariffario su questa linea di costo, in modo che il paziente non li contatti, bensì si rivolga direttamente all'Ente preposto agli infortuni.
La vera buffonata è che poi io attendo dall'INAIL il rimborso in busta paga dell'importo versato, visto che la certificazione dell'infortunio è di loro competenza...
Ah, beh, io sinora non ho ancora visto niente, ovvio.
Non mi è chiaro invece se dici che potrebbe chiederti la stessa cifra per la semplice malattia. Mi pare davvero strano.