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Re: Poesia...che mi parli....

#151
Alda Merini
Sono solo una fanciulla

Sono folle di te, amore
che vieni a rintracciare
nei miei trascorsi
questi giocattoli rotti delle mie parole.

Ti faccio dono di tutto
se vuoi,
tanto io sono solo una fanciulla
piena di poesia
e coperta di lacrime salate,
io voglio solo addormentarmi
sulla ripa del cielo stellato
e diventare un dolce vento
di canti d'amore per te.
The sisterhood of The Calf 37,5
it takes two to play tango (cit.dammispazio)
Non esiste salvaguardia contro il senso naturale dell'attrazione (Algernon Charles Swinburne)

Sfacciatissima compromessa

Re: Poesia...che mi parli....

#152
Un Uomo Eugenio Finardi


Lei non lo sapeva ma aspettava un Uomo
Che la scuotesse proprio come un tuono
Che la calmasse come un perdono
Che la possedesse e fosse anche un dono


Era tanto tempo che aspettava l'Uomo
Che la ipnotizzasse solo con il suono
Di quella sua voce dolce e impertinente
Che proprio non ci poteva fare niente


Che la fa sentire intelligente
Bella, porca ed elegante
Come se fosse nuda tra la gente
Ma pura e santa come un diamante


Un Uomo dolce e duro nell'Amore
Che sa come prendere e poi dare
Con cui scopare, parlare e mangiare
E poi di nuovo farsi far l'Amore


Per seppellirsi tutta nell'odore
Che le rimane addosso delle ore
Che non si vuole mai più lavare
Per non rischiare di dimenticare


Che le ricordi che sa amare
Un Uomo che sappia rassicurare
Che la faccia osare di sognarsi
Come non é mai riuscita ad immaginarsi


Un Uomo pieno di tramonti
D'istanti, di racconti e d'orizzonti
Che ti guarda e dice: "Cosa senti?"
Come se leggesse nei tuoi sentimenti


Un Uomo senza senso
Anche un po' fragile ma così intenso
Con quel suo odore di fumo denso
Di tabacco e vino e anche d'incenso


Impresentabile ai tuoi genitori
Così coerente anche negli errori
Proprio a te che fino all'altroieri
Ti controllavi anche nei desideri


Tu che vivevi nell'illusione
Di dominare ogni tua passione
Tu che disprezzavi la troppa emozione
Come nemica della Ragione


Non sei mai stata così rilassata
Così serena ed abbandonata
Così viva e così perduta
Come se ti fossi appena ritrovata


Un Uomo dolce e duro nell'Amore
Che sa come prendere e poi dare
Con cui scopare, parlare e mangiare
E poi di nuovo farsi far l'Amore
The sisterhood of The Calf 37,5
it takes two to play tango (cit.dammispazio)
Non esiste salvaguardia contro il senso naturale dell'attrazione (Algernon Charles Swinburne)

Sfacciatissima compromessa

Re: Poesia...che mi parli....

#153
Dario Jaramillo Agudelo
28/07/1947 Santa Rosa Colombia

QUELL’ALTRO CHE ABITA PURE IN ME

forse proprietario,
magari invasore o esiliato in questo corpo
estraneo oppure di entrambi,
quell’altro che temo e ignoro,
felino o angelo,
quell’altro che è solo ogni volta che son solo,
uccello o demonio,
quell’ombra di pietra
cresciuta dentro di me e fuori di me,
eco o parola,
quella voce che risponde
quando mi domandano qualcosa,
il padrone del mio imbroglio,
il pessimista e il malinconico
e quello irragionevolmente allegro,
quell’altro pure
ti ama.
The sisterhood of The Calf 37,5
it takes two to play tango (cit.dammispazio)
Non esiste salvaguardia contro il senso naturale dell'attrazione (Algernon Charles Swinburne)

Sfacciatissima compromessa

Re: Poesia...che mi parli....

#154
La mia notte… che non vorrei più…

La mia notte è come un grande cuore che pulsa.

Sono le tre e trenta del mattino.

La mia notte è senza luna. La mia notte ha grandi occhi che guardano fissi una luce grigia che filtra dalle finestre. La mia notte piange e il cuscino diventa umido e freddo. La mia notte è lunga e sembra tesa verso una fine incerta. La mia notte mi precipita nella tua assenza. Ti cerco, cerco il tuo corpo immenso vicino al mio, il tuo respiro, il tuo odore. La mia notte mi risponde: vuoto; la mia notte mi dà freddo e solitudine. Cerco un punto di contatto: la tua pelle. Dove sei? Dove sei? Mi giro da tutte le parti, il cuscino umido, la mia guancia vi si appiccica, i capelli bagnati contro le tempie. Non è possibile che tu non sia qui. La mie mente vaga, i miei pensieri vanno, vengono e si affollano, il mio corpo non può comprendere. Il mio corpo ti vorrebbe. Il mio corpo, quest’area mutilata, vorrebbe per un attimo dimenticarsi nel tuo calore, il mio corpo reclama qualche ora di serenità. La mia notte è un cuore ridotto a uno straccio. La mia notte sa che mi piacerebbe guardarti, seguire con le mani ogni curva del tuo corpo, riconoscere il tuo viso e accarezzarlo. La mia notte mi soffoca per la tua mancanza. La mia notte palpita d’amore, quello che cerco di arginare ma che palpita nella penombra, in ogni mia fibra. La mia notte vorrebbe chiamarti ma non ha voce. Eppure vorrebbe chiamarti e trovarti e stringersi a te per un attimo e dimenticare questo tempo che massacra. Il mio corpo non può comprendere. Ha bisogno di te quanto me, può darsi che in fondo, io e il mio corpo, formiamo un tutt’uno. Il mio corpo ha bisogno di te, spesso mi hai quasi guarita. La mia notte si scava fino a non sentire più la carne e il sentimento diventa più forte, più acuto, privo della sostanza materiale. La mia notte mi brucia d’amore.
Di Frida Kahlo
omnia munda mundis

Re: Poesia...che mi parli....

#155
La mia notte mi strema.
Sa bene che mi manchi
e tutta la sua oscurità non basta a nascondere quest’evidenza
che brilla come una lama nel buio,
la mia notte vorrebbe avere ali per volare fino a te, avvolgerti nel sonno e ricondurti a me.
Nel sonno mi sentiresti vicina e senza risvegliarti le tue braccia mi stringerebbero.
La mia notte non porta consiglio.
La mia notte pensa a te, come un sogno a occhi aperti.
La mia notte si intristisce e si perde.
La mia notte accentua la mia solitudine, tutte le solitudini.
Il suo silenzio ascolta solo le mie voci interiori.
La mia notte è lunga, lunga, lunga.
La mia notte avrebbe paura che il giorno non appaia più
ma allo stesso tempo la mia notte teme la sua apparizione,
perché il giorno è un giorno artificiale in cui ogni ora vale il doppio
e senza di te non è più veramente vissuta.
La mia notte si chiede se il mio giorno somiglia alla mia notte.
Cosa che spiegherebbe la mia notte, perché temo anche il giorno.
La mia notte ha voglia di vestirmi e di spingermi fuori per andare a cercare il mio uomo.
Ma la mia notte sa che ciò che chiamano follia, da ogni ordine, semina-disordine, è proibito.
La mia notte si chiede cosa non sia proibito.
Non è proibito fare corpo con lei, questo, lo sa,
ma si irrita nel vedere una carne fare corpo con lei sul filo della disperazione.
Una carne non è fatta per sposare il nulla.
La mia notte ti ama fin nel suo intimo, e risuona anche del mio.
La mia notte si nutre di echi immaginari. Essa, può farlo. Io, fallisco.
La mia notte mi osserva. Il suo sguardo è liscio e si insinua in ogni cosa.
La mia notte vorrebbe che tu fossi qui per insinuarsi anche dentro di te con tenerezza.
La mia notte ti aspetta. Il mio corpo ti attende.
La mia notte vorrebbe che tu riposassi nell’incavo della mia spalla
e che io riposassi nell’incavo della tua.
La mia notte vorrebbe essere spettatrice del mio e del tuo godimento,
vederti e vedermi fremere di piacere.
La mia notte vorrebbe vedere i nostri sguardi e avere i nostri sguardi pieni di desiderio.
La mia notte vorrebbe tenere fra le mani ogni spasmo.
La mia notte diventerebbe dolce.
La mia notte si lamenta in silenzio della sua solitudine al ricordo di te.
La mia notte è lunga, lunga, lunga.
Perde la testa ma non può allontanare la tua immagine da me,
non può dissipare il mio desiderio.
Sta morendo perché non sei qui e mi uccide.
La mia notte ti cerca continuamente.
Il mio corpo non riesce a concepire che qualche strada o una qualsiasi geografia ci separi.
Il mio corpo diventa pazzo di dolore
di non poter riconoscere nel cuore della notte la tua figura o la tua ombra.
Il mio corpo vorrebbe abbracciarti nel sonno.
Il mio corpo vorrebbe dormire in piena notte e in quelle tenebre essere risvegliato al tuo abbraccio.
La mia notte urla e si strappa i veli,
la mia notte si scontra con il proprio silenzio,
ma il tuo corpo resta introvabile.
Mi manchi tanto, tanto.
Le tue parole.
Il tuo colore.
Fra poco si leverà il sole.


(Frida Kahlo; 12 settembre 1939 - Città del Messico - Lettera mai spedita)
omnia munda mundis

Re: Poesia...che mi parli....

#156
Sara Teasdale

Difetti

Vennero ad elencarmi i tuoi difetti_
ad uno ad uno, li dissero tutti;
risi forte quando ebbero finito:
li conoscevo tutti a menadito.
Erano troppo ciechi per capire
che i tuoi difetti accrescono il mio amore.

The sisterhood of The Calf 37,5
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Re: Poesia...che mi parli....

#157
:mrgreen: :D

Robert Gernhardt

Dichiarazione

Ho un forte sentimento per te.
Se penso a te
mi dà una botta.
Se ti sento
mi da una scossa.
Se tivedo
mi da una fitta.
Ho un forte sentimento per te.

Allora devo passere io a portartelo
o vieni tu a prendertelo?
The sisterhood of The Calf 37,5
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Re: Poesia...che mi parli....

#158
Teda (di Marino Moretti, 1911)

Perché il tuo sguardo veda
salir su le pareti
penombre famigliari
e legga nei miei chiari


occhi gli oblii segreti
ecco la vecchia teda.

Accendi! I nostri vecchi
accendevano a sera
in silenzio e fors'era
dolce al lor dolce cuore
ammirare il chiarore
fumoso dei tre becchi.

Non cercar con lo sguardo
che all'improvviso lume
leggermente si vela
d'un pensiero bugiardo
lampada e paralume
candeliere e candela;

e non pensare a quelle
piccole buone fate
che a sera pendon sulle
tavole apparecchiate
e che si fanno belle
de' lor veli di tulle;

non credere allo sfarzo
dei lampadari antichi
coi loro mille intrichi
di lieti iri nel quarzo
tra un fragile lavoro
di fiori e foglie d'oro;

ma se calma tu sieda
alla tavola, ammira
ogni piccola spira
che sale dal chiarore
dei tre becchi, dal cuore
antico della teda;

e pensa che forse ogni
desiderio importuno
che piacque ai nostri sogni
se ne va con quel fumo.
e si disperde zitto
zitto lungo il soffitto.
"Oggi si vuole ricostituire l’unità politica dei cattolici, ma generalmente si dimentica che il liberalismo è il principale avversario della dottrina sociale della Chiesa." Don Ennio Innocenti

Re: Poesia...che mi parli....

#159
capperugiola ha scritto::mrgreen: :D

Robert Gernhardt

Dichiarazione

Ho un forte sentimento per te.
Se penso a te
mi dà una botta.
Se ti sento
mi da una scossa.
Se tivedo
mi da una fitta.
Ho un forte sentimento per te.

Allora devo passere io a portartelo
o vieni tu a prendertelo?

sei diventata pugliese cappe?

:lol: :lol: :lol:
"Dietro un miraggio c'e' sempre un miraggio da desiderare"

Re: Poesia...che mi parli....

#160
sei diventata pugliese cappe?

:lol: :lol: :lol:
Si 13, insieme al traduttore :wink: :mrgreen:
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Re: Poesia...che mi parli....

#161
Sara Teasdale

Abbastanza

È abbastanza per me di giorno
Camminare sulla stessa terra luminosa con lui;
Abbastanza che su di noi di notte
Lo stesso grande tetto di stelle sia buio.
Non ho alcuna cura di legare il vento
O posare un ostacolo sul mare
È abbastanza sentire il suo amore
Che soffia come musica su di me.
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Re: Poesia...che mi parli....

#162
YOU ALWAYS LOVED ME

wrong, pushed me to the wall when
I needed soft holding,
defended yourself in the mirror
while I licked my wounds,
fucked without your mouth
your eyes I was not wise
and thought you didn’t care
now I know you loved me
unaware.


MI HAI SEMPRE AMATO

male, mi hai spinto contro il muro quando
volevo teneri abbracci,
ti sei difeso allo specchio
mentre mi leccavo le ferite,
mi hai scopato senza bocca
senza occhi e io senza senno
pensavo che non te ne importasse
adesso lo so che mi hai amato
ignaro.


Karen Alkalay-Gut, Danza del ventre a Tel Aviv
The sisterhood of The Calf 37,5
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Re: Poesia...che mi parli....

#164
"Ci sono cose che non
smetteresti mai di guardare.
Cose che lasciano un’impronta
indelebile sulla tua Anima.
E mentre cerchi di scoprire
il perché di tanto fascino,
scopri dopo e solo dopo,
ripensandoci
che le guardavi
perché le amavi.


Pedro Almodovar
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Re: Poesia...che mi parli....

#165
'O ssaje comme fa 'o core

Tu stive 'nzieme a n'ato
je te guardaje
e primma 'e da' 'o tiempo all'uocchie
pe' s'annammura'
già s'era fatt' annanze 'o core.
A me, a me
'o ssaje comme fa 'o core
quann' s'è annamurato.

Tu stive 'nzieme a me
je te guardavo e me ricevo
comm' sarrà successo ca è fernuto
ma je nun m'arrenn'
ce voglio pruva'.
Poi se facette annanze 'o core
e me ricette:
"Tu vuoje pruvà?
E pruova, je me ne vaco!"
'O ssaje comme fa 'o core
quann s'è sbagliato.


Testo di Massimo Troisi
cantata da Pino Daniele

http://www.youtube.com/watch?v=iMfaS066ya0
Fronte per la liberazione delle gif di Rob
Non ci tengo a sapere i fatti miei. Vincenzo Malinconico
Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani