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#46
Hella ha scritto:OT
sorprendente artista Maurizio Cattelan, geniale ed incatalogabile
io quello non lo reggo proprio....... :shock:
come non quotare.... :evil:
"Marty... Non stai pensando quadrimensionalmente!!" Doc E. Brown
ALBUM: http://www.alfemminile.com/album/casa282
COMMENTI: http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=6396

#47
Artista interessante, poliedrico, divertente (a volte drammatico da brividi) ma geniale.... sì, ma fino a che punto? :roll:
E' il più quotato, è destinato a diventare un mito, come un Duchamps... e questo ci fa anche onore in patria.
Eppure certe sue trovate propagandistiche (W.Allen :arrow: mascheramenti surrealisti, Troisi :arrow: il funerale, .. ) non sono nulla di nuovo; molte sue provocazioni sono un po' sature, mi riferisco all'oggetto della provocazione che colpisce sempre la categoria del comune sentire e protestare. Insomma, il messaggio che ne ricavo a volte è quasi qualunque ( e non qualunquista), visto che lui di messaggi è consapevole di darne.
Leggendo poi questa intervista on line (in basso), i riferimenti ai mezzi di comunicazione sono molteplici (E se penso all’eredità l’unica cosa che mi viene in mente è il quiz televisivo).
Mi chiedevo quanto fosse indipendente, o se lo fosse più di noi di fronte alle cose, intendo dire: quanto riesce a liberarsi dell'opinione pubblica e agire a prescindere dal suo giudizio o dalle sue attese? Ecco in cosa non lo trovo efficace o meglio non più efficace di un altro.
http://www.sculpture.org/documents/scma ... elan.shtml

#48
Vispa, seguo il tuo discorso e su molti punti sono d'accordo: sicuro che Cattelan non sarà mai Duchamp.. :wink:
L'entusiasmo iniziale scaturiva dall'accostamento affatto casuale tra le opere di Cattelan e il messaggio dei testi dei baustelle.. E l'intervista dell'artista che hai linkato sopra, me lo conferma.. :wink:

#49
..mmm.. però.. questa è buona..:
[..]Come ai Caraibi, dove l'artista ha organizzato la 'sesta Biennale', quando non se ne erano mai fatte prima e non c'e' naturalmente stato neanche un seguito. La manifestazione consisteva in un paio di settimane di villeggiatura gratis per gli artisti invitati e nessuna opera esposta, lasciando a bocca aperta le delegazioni di critici accorsi inutilmente..[..]
:shock: :lol:

Tratto da una serie di biografie, qui:
http://mauriziocattelan.altervista.org/biografia.html
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Ultima modifica di lot il 17/03/08 16:03, modificato 2 volte in totale.

#52
ma non capisco!
ma uno che fa uso di paroxetina deve essere per forza drogato???????????????????????????
e io che ho fatto uso di prozac allora?!??!?!!??! ma su via....che buonisti che siete!
e poi anche uno dei quei preti...famosi e televisi...don mazzi (?) ha detto che la nuova canzone dei Baustelle era diseducativa....un inno alla non vita!!!!
e dov'erano tutti 'sti sciaccalli quando Battisti cantava I giardini di marzo e sussurrava......"ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è"????
siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii censuariamo tutta la canzone italiana da pausini, battisti, baustelle ecc ecc eccc!!! :twisted:
che le radio passino solo le canzoni di cristina d'avena...solo quelle dei cartoni, ben si intenda!

#53
Ragazze se Charle fa surf vi sembra orrenda questa come la trovate? (era quella dell'album vecchio) . E' una istigazione a suicidarsi, Chi fermerà la musica??? Loro!!!
http://www.youtube.com/watch?v=pWqnVybn ... re=related
http://album.alfemminile.com/album/see_343116/Casa.html
psw:casa

http://album.alfemminile.com/album/see_ ... monio.html
psw:20080411
[img]http://img175.ImageShack/img175/901/cipollinoliberosf6.gif[/img]

#54
secondo me "la guerra è finita" è una gran canzone. come al solito se ci si ferma al primo ascolto e non si ha voglia di approfondire i testi, si capirà solamente il messaggio in superfice. :wink:
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#56
Ormai Bubu si rassegni..: questo è diventato uno spazio pro/contro baustelle.. :P 8)
A proposito di baustelle: visto il loro concerto romano, la settimana scorsa.
Bravi ed in forma.. peccato solo il locale, quello sì, merd@so (l'Alpheus).. :?

Da youtube, il concerto romano:
http://www.youtube.com/watch?v=M0HmNHYMXzs
http://www.youtube.com/watch?v=-7BkY2ChkAM
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Recensione de Il Messaggero, sul concerto:
Prese momentaneamente le distanze dalle fonti di ispirazione dei primi album, da Gainsbourg a Morricone, il trio guidato da Francesco Bianconi snocciola con sicurezza i nuovi brani, microstorie metropolitane del nostro tempo, frammenti di società contemporanea e di storia recente.
Partono proprio con Antropophagus, forse il brano più rappresentativo di questa l'evoluzione, immigrati che si abbandonano a baldorie e cannibalismo nei parchi di Milano, seguita da Colombo condita da una citazione di Battiato. Il 'singolone' Charlie fa surf, più asciutta e chitarristica che nel disco, crea lo scompiglio più assoluto nel locale stracolmo: per portare un po' di serenità nella dance hall ci vogliono la voce e gli occhi di ghiaccio di Rachele Barenghi che dà il meglio di sé nella bossa elettronica di Dark room. Il palco sgangherato provoca non pochi problemi tecnici ai Baustelle costringendoli a una pausa di qualche minuto nella quale Bianconi improvvisa una versione da falò estivo voce e chitarra del refrain di 'Voglio una vita tranquilla' di Tricarico, aggiungendo in calce: “Anche nel 'festival dei morti viventi' può esserci un momento autentico di poesia.” Nella scaletta compaiono anche brani tratti dagli album precedenti, La malavita, La moda del lento e l'esordio Sussidiario illustrato della giovinezza con arrangiamenti curati ed efficaci anche grazie a una band entusiasta e al polistrumentista Nicola Manzan che riesce a dare la sfumatura giusta a ogni pezzo. Tra i momenti da ricordare sicuramente la coda strumentale di Baudelaire che satura e inspessisce il funky dance del brano. Francesco Bianconi si misura poi con Bruci la città, canzone scritta da lui e portata al successo da Irene Grandi. Ne esce una versione chitarristica un po' spigolosa, forse non supportata dall'acustica del locale. Dopo le note di Andarsene così molti dei tanti Charlie della capitale abbandonano il locale, salgono sui motorini e spariscono per via Ostiense. Magari una volta a casa, per la gioia di genitori e vicini accendono l'ampli e la drum-machine, e pensano a quali possono essere i motivi per i quali in Italia una band come i Baustelle, (talento, idee, efficacia) diventi famosa e apprezzata solo dopo il quarto disco.

#58
lavispachiara ha scritto::lol: :lol: Lot non ti ho sentito mai tanto avvelenato :lol: .... ma hai ragione , ricordo una pessima acustica
Se fosse per l'acustica non me la sarei presa, Vispa.. :(
Sono dovuto 'scappare' a metà concerto per il semplice fatto che il locale (l'Alpheus) era stipatissimo al di sopra di ogni regola del buon senso e contro ogni legge sulla sicurezza (nella stessa notte due concerti: Statuto e baustelle).
I proprietari del locale hanno voluto guadagnarci troppo, contro tutte le regole.. e spero che qualcuno se ne avveda e faccia qualcosa.. :?
Una sala che conterebbe a sedere 200 posti ne conteneva almeno un migliaio.. E in effetti le mie sensazioni sulla pericolosità del locale devono essere state condivise da altri intervenuti, se è vero che poi c'era una volante all'ingresso, richiamata da qualcuno..
L'Alpheus?.. mai più!! :? :? :?