kiwina ha scritto:Secondo me invece si capisce che sono tende di buona fattura, ma sono tende che starebbero bene in un contesto, appunto, di arte povera.
Stridono parecchio con la modernità e linearità della cucina, solo questo.
Non sono di cattivo gusto, sono di un gusto che non c'entra nulla col resto. Torno a quel che dicevo in un altro post: in questa casa manca coerenza. E' come se tu fossi indecisa tra moderno e rustico e nell'indecisione sposi le due cose, permettimi, a casaccio. Con i mobili che hai scelto si sposerebbero bene tende di altro tipo.
Avevo scritto un papiro ed è saltato il forum ... tutto perso
Ci riprovo, più o meno.
Allora ti ringrazio, ma non condivido, almeno non del tutto.
La cucina non è iper moderna, è invece lineare e molto semplice; non è una cucina a vista, ma un locale bene definito, un locale di servizio a tutti gli effetti, almeno per quanto mi riguarda. In un contesto così a mio personalissimo e opinabilissimo gusto, le tende non sono un pugno in un occhio anche perché coordinate con la biancheria della cucina.
Quello che non piace a me, sono gli infissi; sono completamente avulsi dalla casa, ma per quelli non potevo proprio fare proprio nulla, perché il costruttore non mi ha reso possibile alcuna alternativa.
Quanto alla mancanza di coerenza ho più e più volte ribadito che la casa si sta evolvendo, ed è ovvio che in una fase come questa ci possano essere forti contrasti; ad esempio i quadri giapponesi verranno tolti, così come i centrini che sono stati messi di recente e solo per emergenza e non per volontà di arredo. Concordo che la poltroncina risulti disarmonica nel contesto, ma ho scoperto di gradire questa stonatura.
Non punto e non voglio una casa di design, da mostrare, magari pensata da un architetto, una casa da rivista; io voglio una casa con personalità, dove per personalità non intendo uno stile preciso secondo i dettami dell'arredo d'interni, ma che rispecchi la personalità, il sentire, le esigenze di chi la abita (vedi ad esempio i bambini); mi piace che la casa sia calda, pratica, vissuta; una casa in cui piccole cose, rappresentative di chi la abita, possano anche convivere se capita in felice disarmonia senza per questo preoccuparsi di rispettare chissà quali regole se non quelle del cuore e del buon gusto.
Le critiche sono ben accette, anzi ho particolarmente apprezzato l'intervento di realexa, ma poi penso con la mia testa, perché la casa è un po' il cuore di tutti noi.
Amo la mia casa, anche se piccola, anche se la vorrei più grande; l'ho vista cresce, ci ho dedicato attenzioni, l'ho curata; non piace? Non è un grosso problema, perché a me piace, nonostante i numerosi difetti che io vedo e che molto spesso sono gli altri a non notare.
E poi come ben sappiamo, non si può piacere a tutti
; in genere mi accontento di essere capita da alcuni.