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Classici del design: lampada Tubino

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Prendo spunto da un acquisto fortunato per redarre una breve scheda sulla Tubino, prima tra le lampade progettate dai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni, il cui concepimento risale addirittura al 1949, quando la Arredoluce di Monza commissionò ai Castiglioni una struttura compatta da utilizzare su un piano di lavoro ed in grado di accogliere un tubo fluorescente di dimensioni minime appena comparso sul mercato italiano quell'anno e prodotto dalla General Electric. La base a snodo che contenente anche il cavo elettrico ideata dai Castiglioni si ispirava a quella di una serie di piccole lampade da appoggio in quegli anni molto diffuse, prodotte dalla Arteluce di Sarfatti, che utilizzavano però fonti tradizionali ad incandescenza, sotto.
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L'apparecchio fu subito apprezzato, e dopo una preproduzione da parte dell'azienda committente, fu pubblicato su Domus, rivista diretta da Giò Ponti (1950) e poi ufficialmente presentato nella sezione di illuminazione della Triennale di Milano (1951) allestita proprio dai Castiglioni, nella quale al modello fu subito riconosciuta una menzione dalla giuria (Gran Premio, IX edizione). La Tubino venne poi acquisita e prodotta dalla Flos che nel 1974 pensò a riadeguarla alle normative elettriche vigenti ma l'intervento dei Castiglioni riguardò le sole componenti tecniche, come la predisposizione di un tubo fluorescente più potente e l'eliminazione del reattore.
Questa lampada inaugura quella vena dei Castiglioni riscontrabile sopratutto nel design delle lampade, che è forse il terreno più congeniale di ricerca nell'ambito della progettazione degli oggetti d'uso, caratterizzabile dall'estrema concisione di mezzi, l'assenza di formalismi, per concentrarsi esclusivamente sulle proprietà e sulle caratteristiche specifiche dell'elemento illuminante, in questo caso un piccolo tubo fluorescente a cui è stato aggiunto un 'tegolino' in estruso metallico spazzolato ruotante con funzione anabbagliante innestato sull'asse della sorgente e che continua nel tubo metallico verniciato nero, piegato magistralmente in modo tale da fungere sia da base che da braccio e dal quale fuoriesce il cavo elettrico.
Almeno fino al 2000 era in catalogo Habitat, poi del modello se ne sono perse le tracce.
Curiosa invece il 'ritorno' di una tendenza riscontrata nel Salone 2011, dove le sorgenti luminose tradizionali sono progressivamente sostituite dai led e, questi, sono inseriti all'interno di lampade tubolari, compatte, connotate da sezioni e sviluppo minimale, come nel redesign sperimentale della stessa Tubino:
http://www.youtube.com/watch?v=afn6HnxD ... re=related
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Ultima modifica di lot il 21/03/15 13:21, modificato 10 volte in totale.