Buongiorno a tutti, sto cercando di riprogettare la zona soggiorno/cucina di casa (nucleo familiare composto da due adulti e una bambina). Attualmente l'appartamento soffre di molti spazi morti, in particolare due corridoi e due bagni, troppo per 3 persone (almeno finché la bimba non cresce... ).
Partendo dal presupposto che la zona con il piano di lavoro della cucina non la posso toccare e che non posso fare modifiche importanti alla struttura (per motivi personali) mi sembra che le uniche cose possibili da fare siano aprire il muro a dx e sx della porta della cucina (denominati 1 e 2 in rosso) e probabilmente togliere i tramezzi (denominati 3 e 4) della stanza denominata "soggiorno?", fino all'altezza delle due colonne. In questo modo avrei una zona soggiorno/cucina abbastanza grande e conserverei due stanze da letto, sufficienti per noi. Inoltre il bagno piccolo diverrebbe uno studio per mia moglie.

Quello di cui non riesco a venire a capo è la disposizione della stanza, che viene piuttosto "diagonale" nel suo sviluppo e in cui non riesco a distribuire bene sia i mobili della zona cucina (tavolo da pranzo, mobilio vario) sia quelli della zona soggiorno (attualmente mobile tv L120cm, 3 librerie billy L80cm l'una e divano di circa L200 (ma sostituibile con uno nuovo di altra misura nel caso).

Allego la pianta dell'appartamento e un piccolo (e fatto non proprio bene) render 3d con i tramezzi già abbattuti tranne il 4 su cui potrei fare solo una finestrella nel muro per far passare la luce anziché tirarlo giù.

Tutti i consigli sono ben accetti, anche quelli che deviano dall'idea di tirare giù quei tramezzi o di aprirne altri, come ad esempio il 4.


Grazie molte a chi vorrà cimentarsi!

quel rettangolo nero in cucina è un pilastro? nella parte bassa della cucina avete il tavolo?
nel soggiorno nuovo deve venire solo 'langolo salotto o anche zona pranzo?
ma SOPRATTUTTO: avete una figlia femmina e volete togliere il secondo bagno?
la necessità deriva dal dover ricavare lo studio?
poi lascereste l'unico bagno affacciato sulla zona giorno, non va bene, non è assoltamente funzionale (immagina di uscire dal bagno in accappatoio con un ospite in salotto) , e poi ci vuole un antibagno
inoltre: che senso ha aprire il salotto se poi mettete il divano a centro stanza? lo spazio alle spalee del divano non viene comunque sfruttato se non come passaggio

Ciao Gina, grazie dell'interessamento.

il rettangolo nero non è un pilastro, ho fatto male a non specificarlo. Volevo solo togliere una scritta fuorviante.

Nel soggiorno non lo so nemmeno io cosa deve venire, non riesco a distribuire bene gli spazi e gli arredi all'interno dell'area che verrà abbattendo i tramezzi

Il bagno diventa studio ma lascio tutti gli attacchi, in pratica smonto solo i sanitari. Proprio perché tra magari 10 anni (ora ne ha 3) il secondo bagno improvvisamente diventerà vitale e quindi lo potrò ripristinare senza troppa fatica. Ora è più funzionale avere uno studio per mia moglie che fa l'insegnante e ha quintali di libri a casa.

Per il bagno nella zona giorno risolveremo evitando di farci una doccia con ospiti a casa!

Il divano l'ho proprio appoggiato lì tanto per dare un'idea delle proporzioni, non so come posizionarlo

Nick10 ha scritto: Per il bagno nella zona giorno risolveremo evitando di farci una doccia con ospiti a casa!

il problema che non è a norma un bagno senza disimpegno nella zona giorno.

invece utilizzare il bagno in alto per fare lo studio così da poter avere una zona giorno logica e meno a zigzag?

oppure, altra idea, ribaltare la cucina nel bagno in alto e fare lo studio in basso? così avresti zona cucina e soggiorno attigui.
così per capirci:

Caio Bayeen, purtroppo la zona del piano di lavoro non la posso modificare (per motivi personali).

Non sapevo della norma del bagno nella zona giorno!

onestamente quelli che chiami spazi morti sono zone di passaggio;
se tiri giù i muri e basta senza riformulare gli spazi avrai un netto miglioramento dal punto di vista visivo, avrai più luce e lo spazio ti sembrerà più grande, ma le zone di passaggio sono quelle e non puoi ingombrarle con i mobili.

ho provato dividendo la cucina per ricavare lo studio, così è permanente e non dovrete smantellare il bagno, che comunque ha un costo;

Io butterei giù tranquillamente i muri che separano la cucina e il soggiorno dal corridoio, limitando il tutto a un disimpegno in fondo a destra per la zona notte e a un antibagno verso il bagno di servizio in alto.
Cercherei di ricavare la zona studio in camera da letto, dove c'è spazio persino eccessivo e anche una finestrella in alto.

Ps: mi incuriosiscono di brutto i motivi personali, è chiaro che il piano di lavoro "intoccabile" lì dov'è è nella posizione più sbagliata. Ma cerco di trattenere la mia curiosità.

Nel riprogettare una casa, anche solo parzialmente, bisogna sempre tener presenti le norme stabilite dai regolamenti edilizi locali, che fissano, tra l'altro, le superfici minime e i rapporti aeroilluminanti per i singoli locali. Nel Comune di Milano, ad esempio, il regolamento edilizio stabilisce che un vano adibito a studio non può avere una superficie inferiore a 7 metri quadri. In altri Comuni può essere superiore.

Per quanto riguarda i servizi igienici, Bayeen e Gina hanno già detto che i bagni aperti sul soggiorno devono essere disimpegnati: un requisito, quest'ultimo, previsto da tutti i regolamenti edilizi, con piccole deroghe solo in casi molto selezionati (ad esempio per i monolocali).

Ma anche se non fosse per questo, trovo urticante un servizio igienico aperto sul soggiorno senza una doppia porta.
L'idea, poi, di uno studio all'interno di una striscetta ricavata all'interno di una camera da letto è quantomeno bizzarra. A parte che non ci metterei piede nemmeno sotto tortura, ma la modifica renderebbe la stessa camera da letto troppo piccola in rapporto ai requisiti dimensionali minimi (14 metri quadri per una camera matrimoniale).

Intanto bentornato, bic. Chiaramente l'idea di delimitare in qualche misura una parte della camera matrimoniale è molto lontana dal mio pensiero.
Dedicare un angolo della stessa camera alla zona studio significa un'altra cosa.
Poi certo si può essere d'accordo o meno, ma mi sembra che si sia in cerca di compromessi più o meno digeribili...

Proponi tu una soluzione. L'appartamento non è piccolo, ma essendoci parti intoccabili per "motivi personali" (magari sul piano di lavoro della cucina è apparsa la Madonna, chissà) il compito non mi pare agevole.

Bentrovato, Mamma Santina.

Bisognerebbe anzitutto capire quali siano le priorità di questa riconfigurazione.

Forse mi sbaglio, ma la priorità di Nick mi sembra quella di ampliare la zona giorno demolendo i divisori verticali che attualmente separano l'ambiente cucina dall'ingresso e dal living.
Una scelta oggi molto diffusa, che però gli pone dei dubbi per la disposizione degli arredi, anche per via dello sviluppo "anomalo" dell'open space e dei numerosi vincoli.
Se, invece, la priorità fosse quella di creare uno studio propriamente detto, in cui collocare tra l'altro una montagna di libri, allora bisognerà rinunciare all'open space e trasformare la cucina in un dignitoso soggiorno con angolo cottura, mentre lo studio troverà posto nel vano centrale.

P.S. Sono un giurista, non un architetto. Le mie riflessioni vanno pertanto considerate come un libero contributo alla discussione.

dati i vincoli di intoccabilità credo che ci siano poche alternative alla soluzione di gina che, oltretutto, ha l'innegabile vantaggio di salvaguardare il secondo bagno.
certo la cucina si ridimensiona non poco, ma era enorme prima e rimane comunque più che accettabile.
lo studio beh... sembra un po' un "vorrei ma non posso" ma i metri quadri a differenza di pani e pesci non si moltiplicano con l'imposizione delle mani

gina ha scritto: ↑

25/06/20 12:54

onestamente quelli che chiami spazi morti sono zone di passaggio;
se tiri giù i muri e basta senza riformulare gli spazi avrai un netto miglioramento dal punto di vista visivo, avrai più luce e lo spazio ti sembrerà più grande, ma le zone di passaggio sono quelle e non puoi ingombrarle con i mobili.

ho provato dividendo la cucina per ricavare lo studio, così è permanente e non dovrete smantellare il bagno, che comunque ha un costo;

ha ragione Gina, recuperi visivamente ma alla fine non te ne fai nulla di tutte quelle aperture.
nell'attuale pianta la cucina è addirittura sproporzionata rispetto al soggiorno, vi va bene così? cioè probabilmente vivete più la cucina che la sala.

aspettiamo la risposta alla domanda di Mamma Santina, curiosa anche io di capire.

e se si mantengono i mobili della cucina esattamente dove sono ma solo ribaltandoli?

Grazie a tutti per i numerosi e interessanti interventi. Il punto fondamentale dei lavori che (eventualmente) andrò a fare è quello di provare a crearmi un salone, che allo stato attuale non esiste, cercando di abbattere meno tramezzi possibile e in generale cercando di fare meno lavori/modifiche possibili. Lasciando un attimo da parte la questione studio/bagno.


L'unica soluzione che mi sembrava percorribile è quella descritta nel primo post ovvero aprire la camera vicina alla cucina e allargare intorno alla porta della cucina stessa in modo da creare un ambiente unico. Posto che il piano di lavoro della cucina rimane lì dove sta mi troverei comunque con una sufficiente metratura ma a mio avviso disposta male perché nella zona cucina si crea anche troppo spazio ma lontano dal futuro salone, e quest'ultimo nonostante l'apertura non diventa certo enorme. Speravo allora che con una efficentazione massima nella distribuzione dei mobili si riuscisse a mascherare questo problema ma temo che non sia poi possibile e mi debba arrendere a lasciare i volumi come si trovano ora oppure a fare questi pochi lavori ma con un risultato non proprio in linea con le aspettative.

Mi rendo conto che il limite di rompere meno muri possibile e lasciare il piano lavoro dove si trova è fortemente limitante (forse al punto da sconsigliare di fare i lavori) ma allo stato attuale questa è la premessa.