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Re: molle, lattice memory... cosa scelgo ?

#2
Dicci la misura che ti serve, se ci dormite in due, la tua (vostra) corporatura, in che posizione dormite solitamente, se avete patologie... così da "scremare" un po...
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Re: molle, lattice memory... cosa scelgo ?

#4
Leggevo su Altroconsumo che il migliore dei loro test fra quelli a molle è risultato il materasso dell'Ikea (non quello base, ma quello sui 300E)...se ritrovo l'articolo te lo posto!!
Io ad esempio sul memory non riesco a dormire mentre mi trovo benissimo su quello a molle!

Re: molle, lattice memory... cosa scelgo ?

#5
tictac ha scritto:Leggevo su Altroconsumo che il migliore dei loro test fra quelli a molle è risultato il materasso dell'Ikea (non quello base, ma quello sui 300E)...se ritrovo l'articolo te lo posto!!
Io ad esempio sul memory non riesco a dormire mentre mi trovo benissimo su quello a molle!
Ho letto anche io l'articolo, ma non so se fidarmi della recensione di altroconsumo... in più ho letto alcune opinioni da internet sui materassi IKEA e mi sembravano tutte abbastanza negative!
per quanto riguarda il materasso ho girato un pochino e testando alcuni materassi io ad esempio preferisco il memory al lattice che mi sembra troppo " morbido" .
Sara

Re: molle, lattice memory... cosa scelgo ?

#6
Salve, scusate ma non so come creare un nuovo messaggio per cui rispondo qui, sono nuova del forum. Sono sposata da 9 anni e la scelta del materasso per me e mio marito è una vera croce. Entrambi prima del matrimonio dormivamo su materassi in lattice e non avevamo problemi (con il singolo, io Pirelli e lui Fabbricatore), quindi appena sposati abbiamo preso un materasso in lattice sicuri che fosse la scelta giusta. Marca Doimo, era abbastanza comodo, ma per non so quale arcana ragione ci sentivamo infuocare, una caloria assurda anche in pieno inverno! Così ce lo siamo fatto sostituire dal negozio di arredamento conun Pirelli, simile a quello che avevo io prima di sposarci. Primo periodo ok, poi è diventato come più mollo non saprei, e ogni mattina mal di schiena potente. Da allora dormiamo su un vecchio eminflex a molle, avrà almeno 20 anni dei miei genitori, ma con sopra un piumino per attutire la rigidità. Ora è venuto il tempo di comprarci un nuovo materasso. Di recente ne ho acquistati due per i miei bambini su amazon, mi capita spesso di dormire con uno di loro quando stanno male così ho avuto modo di provarli. Ho voluto provare questa volta le molle insacchettate e di due marche diverse: uno è della Baldiflex 700 molle (il matrimoniale quindi il singolo sarà la metà), l'ho trovato troppo rigido e mi sveglio con mal di schiena alla lombare dove ho un'ernia, ho comprato un topper in memory per ammorbidire un pò e va meglio, ma non è comunque l'ideale. L'altro è della Badenia, marca Tedesca, su amazon non c'era scritto e sul sito in tedesco non si capiva bene, ma credo siano 500 molle quindi la metà per il singolo, risultato troppo morbido, all'inizio la sensazione è confortevole ma poi mi alzo con mal di schiena alla dorsale abbastanza forte, ho provato a mettere qualche doga in più sotto nella rete, specialmente nella zona dorsale, ma è peggio. In definitiva il problema è questo: abbiamo bisogno di un letto che non sia troppo rigido ne troppo morbido, dal sostegno medio e con strato di memory (nella speranza che non ci faccia sudare troppo) per darci quella sensazione di morbidezza che cerhiamo. Da quello che mi hanno detto, più molle insacchettate ci sono, più diventa rigido. Dimenticavo, io sono appena 1 metro e 50 per 50 kg circa, e mio marito 1,75 per 75 kg circa. Cosa mi consigliate?

Re: molle, lattice memory... cosa scelgo ?

#7
@ romy74
Ciao.
io credo che più che di un materasso che non sia troppo rigido ne troppo morbido tu abbia bisogno di un bravo consulente (guarda qui se hai qualcuno vicino http://www.assobed.it)

Fino a che compri on line guardando solo il grado di rigidità e il numero delle molle, fattore assolutamente inutile perchè le molle possono essere fatte in 1000 modi diversi e quindi conoscerne il numero è inutile.
Allo stesso modo distinguere i materassi per la sola rigidità è la cosa peggiore che si possa fare.
La sensazione di rigidità che tu provi è diversa dalla rigidità reale ( qui trovi qualche chiarimento http://www.casadeimaterassi.it/cambiare-il-materasso/) perchè è condizionata dall'ergonomia.
Più un materasso segue le forme del corpo più sembra morbido anche se non lo è.

Allo stesso tempo i materassi vanno provati ma non nel senso di capire, appunto, quanto è rigido e/o se mi sembra comodo, perchè a te tutti sembreranno comodi.
La prova serve al venditore per vedere la vostra posizione e per farvi capire a cosa fare caso oltre che a mettere in evidenza le vostre necessità (anche in questo caso ti segnalo http://www.casadeimaterassi.it/provare-il-materasso/)

ps. per aprire una nuova discussione, cosa che ti consiglio di fare, trovi in alto a sinistra "nuovo argomento".
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Re: molle, lattice memory... cosa scelgo ?

#8
@tictac
Ti posto il commento prova che altro consumo fece sui materassi di lattice (penso la penultima che hanno pubblicato e che a mio parere dimostra bene che non sanno che pesci pigliare quando si parla di materassi.
non a caso nell'ultima prova sono stati "molto stringati" sui commenti e sui parametri di valutazione, rimanendo casualmente molto sul vago (se stanno vaghi nessuno ha punti di riferimento su cui commentare.....)

Il test di altro consumo mostra come ormai tradizione una scarsissima conoscenza dell’argomento da parte di chi lo ha scritto cosa che ovviamente si riflette nell’analisi fatta dei prodotti che si mostra approssimativi e fatta su parametri che poco o nulla hanno a che vedere con la qualità del

Per prima cosa dobbiamo capire lo scopo “commerciale” di altro consumo.
Altro consumo vuole con i suoi test far risparmiare il consumatore dimostrando che tra il loro miglior acquisto e il top del mercato, inteso come costo, si può risparmiare una cifra importante dimostrando in questo modo l’importanza delle loro prove e giustificando quindi la loro esistenza ed i loro abbonamenti.

Per questo motivo i test paiono tarati per mettere in evidenza le caratteristiche di alcuni prodotti che non sono di fatto fondamentali sul mercato e non sono né indice di prestazione del prodotto né distintive della qualità.

Per prima cosa possiamo notare che il parametro immagino fondamentale nell’acquisto del materasso, cioè il comfort è soggetto ad una chiara mistificazione.
Nella tabella riassuntiva troviamo infatti “comfort” che potrebbe essere inteso come comodità, mentre nella leggenda a quella voce viene fatto corrispondere il “comfort termico” che ovviamente è solo una parte del comfort del materasso e che con l’uso comune del termine comfort centra poco.

Tra i tanti punti discutibili comunque di seguito ve ne riporto alcuni, che mettono in evidenza, a mio parere, la poca attenzione posta nel realizzare il test se non la tendenziosità di alcune valutazioni

LE BASI DELLA PROVA DI ALTROCONSUMO.

La prova di Altroconsumo si basa su dei parametri atti a rispondere a quesiti ben precisi tra cui:

• E’davvero stabile?
• Sostegno del corpo
• Se prende fuoco

Che sono francamente o mal interpretati o ininfluenti sull’uso normale di un materasso.

E’ davvero stabile?
Questo test ha una sua importanza ma è evidente a qualsiasi esperto del settore che è inutile quando si parla di materassi non a molle per le caratteristiche intrinseche delle schiume che rendono questa prova assolutamente inutile.
Le schiume infatti non trasmettono il moto da una parte all’altra del materasso e quindi non vedo il motivo di un test di questo genere, tanto che tutti i prodotti hanno superato brillantemente il test…

Sostegno del corpo
Nella prova non sono specificate le corporature prese in esame come “banco di prova dei prodotti” e questo a mio parere è già un limite ma, supponendo che la prova sia stata condotta con corporature differenti atte a coprire un range realistico di utenti, possiamo rilevare che il sostegno è uno dei fattori di prestazioni del materasso che di norma contrasta con la capacità ergonomica e l’accoglienza dello stesso.
Un buon materasso vanta un buon equilibrio tra questi fattori e non certo una prestazione massima in uno di essi che di certo penalizzerebbe gli altri.
Va inoltre rilevato come non si sia tenuto conto che di alcuni materassi presi in esame esistono differenti gradi di rigidità che sono adatti a sostenere pesi e corporature diversi. E’ ovvio che non avendo testato di questi prodotti entrambe le versioni, ma solo una di esse, queste saranno probabilmente risultate eccelse per alcune corporature e completamente errate per altre.
Per assurdo i prodotti realizzati in una sola rigidità, di norma media, pur non essendo eccelsi per nessuna corporatura si sono ben difesi su tutte.
In poche parole perfetti per nessuno sbagliati un po’ per tutti…
E’ intuitivo che chi sceglie un materasso lo sceglie in base alla propria corporatura ed è poco interessato al fatto che sia sbagliato per altri come del resto si sceglie un numero di scarpe in base al proprio piede non sulla media nazionale.


Se prende fuoco
Qui siamo all’assurdo. Chiunque lavori in questo campo sa che la resistenza alla fiamma è importante solo ed esclusivamente per il settore contract (cioè per gli alberghi) e non viene assolutamente valutato come positivo nel prodotto domestico poiché rendere un prodotto resistente alla fiamma significa usare materiali che vanno di norma a danneggiare la qualità del riposo o comunque pone limiti alla prestazione.
Questo costringe le aziende ad avere prodotti specifici e certificati per questo uso che ben si guardano dal consigliarli nel uso domestico anche perché di norma questi non soddisfano i requisiti di compatibilità con l’organismo umano, quindi di non nocività, fondamentale, con giusta ragione, nell’uso domestico quotidiano.



Premesso quanto sopra analizzo il testo


Altro consumo scrive
“Esiste il materasso in lattice naturale, ma anche in lattice sintetico. Sui prodotti dovrebbe essere indica¬ta la dicitura esatta, ma il produttore non è obbligato a riportarla.”

La Circolare del Ministero delle Attività Produttive (n. 684 del 7 dicembre 2001) che dice al punto 3.1 “ Materasso tutto lattice o materasso 100% lattice: designa materassi che hanno un'anima unicamente di lattice di almeno 10 centimetri di spessore. Se l'anima include almeno l'85% di lattice di origine naturale l'indicazione supplementare "origine naturale" e' la sola autorizzata.”
Questa dicitura è obbligatoria e se non è presente, il materasso non è in regola con le norme predette e non è quindi vero che non è obbligatoria!


Altro consumo scrive
“ Esiste anche una terza categoria, la schiuma di lattice, ottenuta mischiando dell’aria al lattice naturale e/o a quello sintetico. Tra l’uno e l’altro ci sono alcune differenze sostanziali”

Qualsiasi esperto ha ben chiaro che i materassi sono tutti realizzati in schiuma di lattice e non in lattice puro poiché la miscelazione con l’aria permette al lattice di avere la giusta densità ed il giusto comfort per il riposo.
Tanto è che la legge predetta non pone questo tipo di distinzione essendo tra le altre cose irrilevante a livello di qualità del prodotto e nell’uso comune le due definizioni sono assimilate.

Altro consumo distingue nelle diverse categorie di materasso in lattice scrivendo:
“Lattice al 100%”. Indica un materasso che ha un’anima (ovvero il cuore del materasso, che assicura il sostegno principale), unicamente di lattice, di almeno 10 centimetri di spessore.
“In lattice”. In questo caso il corpo centrale, costitu¬ito da due o più materiali differenti sovrapposti, deve avere uno strato di lattice alto come minimo 10 cen¬timetri, inoltre questo materiale deve rappresentare almeno il 60% dell’anima del materasso

La circolare già citata dice, sempre al punto 3.1 “Materasso tutto lattice o materasso 100% lattice: designa materassi che hanno un'anima unicamente di lattice di almeno 10 centimetri di spessore.”
Chiaramente assimilando le due definizioni mentre Altroconsumo pone una distinzione inesistente.
Inoltre Altroconsumo nella sua prova include, come materasso di lattice il prodotto Chimera Air latex che avendo 6 cm di lattice su 20 totale di spessore, per la legge italiana non può essere considerato un materasso di lattice!

Segnalo inoltre che in questo test non è stato tenuto conto della fodera utilizzata per la prova in molti dei modelli considerati, e questo può aver condizionato molti aspetti del test ed in particolare quelli che riporto di seguento


Altro consumo scrive
“Solo Magniflex, Pirelli e MCA hanno mostrato una perdita di altezza di più di 6 mm.”

Peccato che compiendo questa valutazione non si è tienuto conto dello spessore di partenza del materasso e soprattutto dell’imbottitura utilizzata che ovviamente le parte più soggetta a stress.
Un materasso molto imbottito mostrerà nel tempo sicuramente uno schiacciamento superiore ad un materasso con una imbottitura in partenza più compressa o meno presente. Non a caso i materassi risultati peggiore sono quelli più alti, uno schiacciamento di 6mm su 26 cm di altezza totale è pari al 2,3% mentre su uno spessore di 20 cm è pari ad un 3% (cioè il 30% in più se analizzata la percentuale!).
Di conseguenza a parità di schiacciamento è evidente che il materasso più basso dovrebbe essere peggio considerato, cosa che non avviene!!!


Altro consumo scrive
“Il modello Ikea assorbe meglio l’umidità rispetto agli altri e quindi è più adatto a chi suda molto.” “Abbiamo lasciato per dieci ore consecutive i materassi in una stanza a 37 gradi con il 50% di umidità. Un buon materasso deve essere in grado di assorbire e smaltire all’esterno la maggiore quantità di umidità.”

La prima domanda che ci dovremmo porre è: cosa hanno poi misurato per valutare la capacità traspirativa di un materasso?
Perché logica vorrebbe che una volta sottoposto il materasso ad una forte umidità ne verifichino poi la quantità residua all’interno dello stesso.
Per come appare realizzato questo test invece un pezzo di plastica, che non avrebbe assorbito, ovviamente, una sola goccia di umidità, avrebbe dato i migliori risultati!
Un materasso prima di cedere l’umidità deve assorbirla, se non l’assorbe, in particolare quando sopra viene posto un corpo umano che suda e bagna, di certo non deve poi fare la fatica di ricederla all’ambiente esterno.
Al contrario un materasso che assorbe bene l’umidità non è poi detto che possa smaltire la predetta in modo ottimale.
E’ intuitivo capire come una fodera imbottita in poliestere sia molto più permeabile all’umidità, avendo il poliestere una capacità igroscopica pari a zero (quindi non assorbe ma fa scivolare l’umidità sulla sua superficie), nei confronti di una imbottita in cotone, essendo quest’ultimo molto igroscopico, cosa che di norma è un vantaggio!
Inoltre lo smaltimento dell’umidità del lattice, come in tutti i materiali espansi, deriva anche da un effetto “mantice” dato dagli spostamenti del corpo che comprimendo e rilasciando la struttura, facilita il ricambio di aria e l’espulsione della umidità.
E’ evidente che il test non è stato fatto in condizioni d’uso, cioè con una persone che suda sul materasso e trasmette umidità sotto forma di liquido direttamente sul materasso stesso.
In questo caso è fondamentale la capacità del tessuto di trasmettere l’umidità verso l’interno e sull’area dell’intero materasso, mantenendo asciutto il contatto, piuttosto che ricederla immediatamente o peggio non assorbirla.
Inoltre questo test non tiene conto del tipo di fodera con cui è stato testato il materasso. Alcuni dei prodotti considerati sono disponibili in diverse versioni di foderatura e pertanto potrebbe esistere una versioni che privilegia la traspirazione piuttosto che una versioni che penalizza questo aspetto per privilegiarne altri.

Da notare che il materasso ikea del test vanta una misura 90x200 contro gli altri che sono tutti 80x190 e presenta quindi un area di esposizione all’aria superiore del 18% nonché un maggior volume, cosa che ovviamente condiziona la capacità di assorbimento di un prodotto.
Altroconsumo non mette in evidenza questo aspetto, pur essendo questo materasso risultato il migliore del test per quanto riguarda lo smaltimento dell’umidità!



Altro consumo scrive
“Tutti i materassi in lattice sono indicati per chi ha esi¬genze di temperatura normali, mentre Wegaflex e Chimera Benessere sono più adatti per le persone freddolose.”

Anche in questo caso non si tiene conto delle fodere oltre al fatto che non si capisce come le persone freddolose si debbano poi comportare d’estate se il materasso è caldo.
Va sottolineato che se il materasso è dotato di una fodera climatizzata, quindi con lato estivo e lato invernale, andava come minimo specificato quale lato è stato provato poiché questo condiziona in modo sostanziale il risultato.
Se risultasse caldo il materasso provato sul lato estivo di fatto, dovrebbe essere un pregio e non un difetto!

Altro consumo scrive
“Comfort termico Un buon materasso deve isolare dal freddo nella stagione invernale e non deve assorbire troppo il calore in quella estiva. Non è risultato il punto forte dei modelli del test, anche se la sufficienza è sempre garantita.”

Non viene specificato su alcuni modelli con quale fodera è stato provato.
Poiché alcuni prodotti sono disponibili sia con fodera climatizzata che con fodere anallergiche il tipo di rivestimento usato per la prova rappresenta un valore rilevante.
Di norma infatti le fodera anallergiche sono meno performanti a livello climatico, di quelle climatizzate.
Come dal resto, cosa già detta, se un materasso viene testato sul lato estivo ha una performance diversa che sul lato invernale.

Altro consumo scrive
“Elasticità Ovvero la capacità del materasso di affossarsi solo nell’area in cui è effettuata la pressione e non tutto intorno.”

Questa definizione è quantomeno discutibile poiché l’elasticità è la proprietà di un materiale di deformarsi sotto l'azione di uno stato di sollecitazione imposto (per esempio, a causa di forze esterne applicate) e poi di riacquistare la sua forma originale al venir meno della causa sollecitante.
Quindi è chiaro che l’elasticità non ha niente a che vedere con l’indipendenza della reazione e l’ergonomia del materasso, cioè la capacità di un materasso di reagire solo ove viene sollecitato.
Un materasso a molle ha una elasticità elevatissima ma, se parliamo di molleggio tradizionale ha anche una trasmissione del movimento da una parte all’altra del materasso, elevatissima!

Altro consumo scrive
Durata Per verificare se il materasso regge il passare del tempo (10 anni) lo ab¬biamo sottoposto alla pres-sione di un rullo da 140 chili, che ha fatto avanti e indietro 30 mila volte. Alla fine della prova di durata abbiamo verificato i danni.

Questo test è molto discutibile perchè non tiene conto di alcuni fattori: ad esempio i materassi commercializzati sottovuoto sono sottoposti già nel confezionamento ad una elevata perdita percentuale di spessore.
Questo li agevola in sede di test poiché, essendo già “preconsumati” subiscono uno schiacciamento o una perdita di portanza inferiore.
Per spiegare il concetto uso un esempio numerico:
se il materasso in partenza avesse avuto una rigidità di 10 e per assurdo, avesse perso mettendolo sottovuoto il 50% della stessa, passando ad un grado di rigidità 5, e se una volta sottoposto al test si fosse ridotta di un altro 20% passando a 4, risulterebbe migliore di un materasso con rigidità 10 di partenza, quindi pari al primo, che avendo perso il 40% della stessa durante il test si troverebbe a 6, quindi con una portanza residua superiore al primo campione ma con una perdita percentuale doppia!
Inoltre questa provano non tiene conto del comfort finale del materasso che le sole prestazioni “meccaniche” del prodotto non possono rendere. Di fatto non è stata analizzata la quantità “comodità del materasso” viene persa con il test ma semplicemente la perdita di portanza.

Da evidenziare che questo test non corrisponde alle norme uni iso 3385:1997, di norma adottate in questo genere di prove, che rappresenta la perdita percentuale di spessore di portanza subita da un campione dopo essere stato sottoposto a compressione del 50% rispetto allo spessore iniziale per 75.000 cicli con una frequenza di 60 cicli/minuto.
Non si capisce quindi la validità a livello sperimentale del test adottato da Altroconsumo.

Vi segnalo inoltre che tra i fattori di valutazione viene indicato un parametro “memoria” che risulta alquanto confuso e pare una derivazione di un concetto di “memoria di forma” tipica dei prodotti in memory.
Premesso che questo niente ha a che vedere con i prodotti in lattice che in questo senso dovrebbero avere una capacità pari a zero, sembrerebbe in questo caso confusa con l’ergonomia.
Anche in questo caso andrebbe visto il sistema di valutazione poiché un solo prodotto (ikea) prende un voto negativo (un pallino) mentre gli altri sono tutti alla pari a tre.
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Re: molle, lattice memory... cosa scelgo ?

#10
Per prima cosa la durata la puoi ottenere anche con un prodotto di bassisima qualità.
Che senso avrebbe però un materasso che dura 50 anni e non ci riesci a dormire?
se vuoi la durata prendi un molle tradizionale perchè quello parte da prestazioni già limitate e quindi alla fine non può peggiorare più di tanto con l'usura.

Il problema del basso costo non è la durata ma il rapporto prezzo/prestazione.

Dirimere la tua situazione on line è difficile perchè ci sono 1000 cose da mostrarti e da farti provare per supportare quello che direi
900€ è un budget bastardo, perchè con 2-300€ in più arriveresti a prodotti molto diversi.
Con 900€ prendi un molle indipendenti di buona qualità ma con prestazione abbastanza basiche e dovrai prestare molta attenzione a non farti traviare da cose come il numero delle molle o altro, perchè in questa fascia di prezzo ci sono prodotti che sono quello che sembrano e altri che per sembrare molto convenienti vantano carattistiche superiori da una parte per poi cadere miseramente sulle altre per stare nel prezzo.


il lattice oggi è un prodotto tecnicamente superato e quindi ha poco senso.
Per andare su espansi o memory, che a livello di prestazioni ti diano un vantaggio, o almento un vantaggio sotto alcuni aspetti, nei confronti delle molle devi andare certamente sui 1200-1300€
Per le vostre corporature quella è la soglia per la quale potete valutare tra molle e memory, sotto sicuramente molle, sopra il confronto rimane aperto perchè non c'è una tecnologia per forza di cose migliore delle altre.
La scelta dipende dalle esigenze e anche dal gusto personale.
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Re: molle, lattice memory... cosa scelgo ?

#11
la ringrazio per la sua risposta... un negozio della mia zona ( non ho ancora avuto tempo di andarlo a vedere ) vende un materasso di marca Castiflex ( memory basic ) ad una cifra veramente bassa.
A questo punto meglio un materasso a molle di produzione artigianale o un memory di qualità dubbia?
Sara

Re: molle, lattice memory... cosa scelgo ?

#12
per me sì.
un appunto: se vai a comprare un paio di scarpe artigianali le paghi di più o di meno di un paio di scarpe industriali?
io credo di più e allora perchè un materasso artigianale dovrebeb costare di meno?
poi, cosa vuol dire artigianale?
la produzione dei materassi utilizza tanti semilavorati.
Il livello di personalizzazione (ad esempio compro gli espansi e li sagomo internamente oppure prendo lastre fatte e finite) dipende dai volumi di acquisto e di certo il piccolo artigiano non ha volumi più elevati di una industria.
E si potrebbe andare avanti all'infinito.
Con questo non voglio demonizzare il piccolo artigiano né la grande industria.
Hanno possibilità differenti e fanno prodotti differenti.
Certo oggi chiunque può comprare 10 lastre da una parte e 10 fodere da un'altra e definirsi produttore ma di fatto ha costruito poco e di certo non ti da qualcosa che può effettivamente fare la differenza.

quello che ti voglio dire è di non partire dal presupposto che una certa realtà commerciale possa fare prezzi più bassi, o più di altre.
Valuta il prodotto per quello che è.
in qualsiasi campo con poco si compra poco, nel materasso per avere i vantaggi che certe tecnologie possono offrire, bisogna spendere certe cifre.
Altrimenti si rischia di prendere un prodotto che non ti da niente di più e forse qualcosa di meno di un prodotto di una tecnologia all'apparenza meno evoluta ma dal costo medio più basso.
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Re: molle, lattice memory... cosa scelgo ?

#13
Grazie per la spiegazione, sei stato chiaro ed esauriente!!
Nella casa dove siamo ora in affitto abbiamo un materasso a molle su cui ci troviamo bene (eminflex o permaflex) ma fra poco ci trasferiremo nella nuova casa e dovremo comprarlo.
Posso approfittare anche io per chiederti cosa ci suggerisci? Noi preferiamo un materasso rigido quindi non penso che il memory faccia per noi...anche perché io peso 60kg x 1.65 mentre mio marito è 1.85 x 100kg :lol: (diciamo che ha una corporatura robusta!)....rimaniamo sulle molle, o proviamo a guardare anche al memory?!

Re: molle, lattice memory... cosa scelgo ?

#14
di norma molte persone che affermano di dormire bene su certi materassi è perchè non hanno provato di meglio, poi dicono che si girano spesso nel letto,dormono a pancia in giù oppure gli si addormenta il braccio quando stanno sul fianco che sono i sintomi di un cattivo riposo.
Stesso dicasi per
Noi preferiamo un materasso rigido
che vuol dire "ho provato un materasso sfondato e non mi è piaciuto" senza capire che tra un materasso vecchio e usurato e uno accogliente c'è una bella differenza.
Con le vostre corporature valuterei prodotti a molle indipedenti o ad esempio il multi actif di epeda.
Se volete andare sugli espansi, non necessariamente con il memory a contatto, dovete andare su prodotti molto performanti e poi non è detto che vi troviate meglio che sulle molle.
io, tra quelli che tratto, vi consiglierei i multi air di Epeda o il multi actif (in questo secondo caso con fodera Centenaire quindi ad esempio un plasir).
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