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Posso demolire dei muri portanti?

#1
salve,
mi appresto a ristrutturare la vecchia casa di famiglia risalente alla metà del 1800, composta di piano terra, primo piano e soffitta.
La casa in questione presenta al proprio interno due muri portanti.
Vorrei mantenere il piano terra intatto, ma abbattere i muri portanti del primo piano per dare più luce e renderlo più versatile.
Posso abbattere i muri e magari sostituirli con dei travi? Questo mi limita magari della realizzazione di un piano mansardato poi o di un soppalco?
Grazie.
Nicolas

#2
Potrebbe anche essere possibile, evidentemente devi affidare la cosa ad un professionista che ,fatte tutte le valutazioni e calcoli del caso, ti consiglierà per il meglio.

#3
Mio zio aveva fatto ristrutturare casa sua, un appartamento al primo piano in una porzione di ex cascina lombarda . Aveva ( ed ha) un bel muro portante, di quelli spessi 50 cm, fatto in pietroni. Anche lui voleva dare più aria/luce agli ambienti un po'... diciamo tetri.... e togliere quel "muraglione" .Non aveva potuto però abbattere tutto il portante, questo gli era stato detto fosse impossibile per questioni di stabilità, ma aprire due ampi varchi, questo sì, mettendo in comunicazioni le stanze prima separate. All'atto pratico ha lasciato il portante come "muro centrale", e due larghe ( guarda, sono proprio larghe, quella più piccola è di 1 mt e mezzo e la seconda sarà circa due metri) aperture ai lati. Ha fatto mettere delle ...ehm... putrelle ( oddio, mi par di ricordare si chiamassero così) a sostegno dei soffitti. Il calcolo dell'ampiezza delle aperture l'aveva fatto fare al geometra che aveva seguito il lavoro di ristrutturazione della cascina, non è cosa che ciascuno possa calcolare da sè,da quel che ho capito. In ogni caso dovresti chiedere ad un esperto.

#4
Intervenire sulle strutture portanti non è mai un idea fantastica, soprattutto quando lo facciamo "localmente", senza cioè modificare la struttura nella sua interezza. Una struttura in muri portanti funziona in modo complesso, in cui anche un solo muretto può contribuire ad assorbire il carico di sollecitazioni particolari o secondarie, magari solo in caso di terremoto. Non necessariamente, quindi, una trave può sopperire al ruolo statico (o dinamico in caso di terremoto) di un muro in una struttura prevalentemente formata da muri portanti.

Il suggerimento di servilia tuttavia è da considerare attentamente: aprire un paio di larghi vani sul muro, con le dovute attenzioni tecniche, può sia "allargarti" l'ambiente e sia salvaguardare la presenza e il ruolo strutturale del muro. C'è da considerare, tra l'altro, che nel muro potrebbero essere già presenti dei vani per ora "murati" (la stessa tecnica costruttiva di metà ottocento prevedeva proprio di realizzare questi muri trasversali con una o più aperture già predisposte per essere un domani riaperte).

Se comunque vuoi procedere alla demolizione del muro, considera che andrà rivista anche tutta la struttura del tetto (che quasi certamente poggerà in parte su quel muro), cosa che potrebbe far lievitare di molto i costi.

Ovviamente, tutto questo va fatto consultando un tecnico strutturista (in genere sono ingegneri) che ti dovrà fare un calcolo approfondito da presentare al genio civile assieme alla pratica edilizia. Non per sfiducia, ma evita di far fare questi calcoli a tecnici che non sono specificatamente strutturisti: la normativa è cambiata di recente e non è possibile ormai non considerare le sollecitazioni sismiche, che creano notevoli problemi nel tuo caso, imho :P

tienici aggiornati! :)
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#5
Marcvsrvs ha scritto:Intervenire sulle strutture portanti non è mai un idea fantastica, soprattutto quando lo facciamo "localmente", senza cioè modificare la struttura nella sua interezza. Una struttura in muri portanti funziona in modo complesso, in cui anche un solo muretto può contribuire ad assorbire il carico di sollecitazioni particolari o secondarie, magari solo in caso di terremoto. Non necessariamente, quindi, una trave può sopperire al ruolo statico (o dinamico in caso di terremoto) di un muro in una struttura prevalentemente formata da muri portanti.

Il suggerimento di servilia tuttavia è da considerare attentamente: aprire un paio di larghi vani sul muro, con le dovute attenzioni tecniche, può sia "allargarti" l'ambiente e sia salvaguardare la presenza e il ruolo strutturale del muro. C'è da considerare, tra l'altro, che nel muro potrebbero essere già presenti dei vani per ora "murati" (la stessa tecnica costruttiva di metà ottocento prevedeva proprio di realizzare questi muri trasversali con una o più aperture già predisposte per essere un domani riaperte).

Se comunque vuoi procedere alla demolizione del muro, considera che andrà rivista anche tutta la struttura del tetto (che quasi certamente poggerà in parte su quel muro), cosa che potrebbe far lievitare di molto i costi.

Ovviamente, tutto questo va fatto consultando un tecnico strutturista (in genere sono ingegneri) che ti dovrà fare un calcolo approfondito da presentare al genio civile assieme alla pratica edilizia. Non per sfiducia, ma evita di far fare questi calcoli a tecnici che non sono specificatamente strutturisti: la normativa è cambiata di recente e non è possibile ormai non considerare le sollecitazioni sismiche, che creano notevoli problemi nel tuo caso, imho :P

tienici aggiornati! :)
Confermo tutto quanto ti ha detto Marcvsrvs ed aggiungo che in funzione della posizione assunta del genio civile competente per area la "semplice" realizzazione di una apertura su una muratura portante potrebbe far lievitare a tal punto il costo dei lavori tali da non renderli economicamente convenienti. Probabilmente ti verrà richesta la verifica sismica dell'intero edificio (almeno nella mia zona è così) con conseguenti spese tecniche e burocratiche. Per ovviare alla carenza di luce naturale tuttavia esistono anche delle tecniche diverse; hai mai sentito parlare dei pozzi di luce? Ti posto un link tanto per farti vedere cosa sono e come funzionano: http://www.infobuild.it/mecgi/drv?tlHom ... &UID=29251

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Saluti
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#6
Una domanda.
Della mia casa non posso sfruttare inoltre la soffitta in quanto l'alterzza massima del tetto è di 2 metri e 20...
Io cmq il tetto lo devo rifare, quanto mi costa alzare la casa cosicchè da poter sfruttare il sottotetto? Fate conto che un piano misura circa novanta metri quadri... E aprire degli abbaini sul tetto per dare più luce influisce molto sul costo del tetto?
Grazie!
Nicolas

#7
Nicolas1983 ha scritto:Una domanda.
Della mia casa non posso sfruttare inoltre la soffitta in quanto l'alterzza massima del tetto è di 2 metri e 20...
Io cmq il tetto lo devo rifare, quanto mi costa alzare la casa cosicchè da poter sfruttare il sottotetto? Fate conto che un piano misura circa novanta metri quadri... E aprire degli abbaini sul tetto per dare più luce influisce molto sul costo del tetto?
Grazie!
Nicolas
al di là della fattibilità tecnica, e dei relativi costi (molto a spanne, se già devi rifare completamente il tetto, il rifarlo più alto può costare anche fino a 30-40.000 euro, escluso poi il rifacimento del tetto stesso), bisognerebbe valutare la fattibilità amministrativa: alzare un tetto e portarlo ad una altezza "utile" a fini abitativi, significa di fatto creare delle nuove superfici, e non è affatto detto che l'amministrazione locale sia disposta a concedertelo.

Anche se te lo concedesse, poi, bisognerebbe fare una pratica amministrativa che prevede gli oneri concessori, ma sopra ogni altra cosa bisognerebbe verificare che il terreno dove poggia la casa abbia della cubatura residua fabbricabile.
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#8
Un'altra domanda ancora,
a me piace molto la muratura esterna con muri a vista,
come mi posso comportare per la climatizzazione? Mi dicono che ad esempio con un valido cappotto esterno posso prendere dei contributi fiscali (36%)?? Non è che posso fare un lavoro ottimale mantenendo i sassi a vista? MI piacciono veramente molto...

#9
Un muro coibentato ha degli strati di materiale isolante all'interno del muro stesso, quindi la finitura esterna può essere di qualunque tipo.

Il 36% è la percentuale dell'importo complessivo dei lavori (compresa l'IVA, la quale è agevolata al 10%) che ti puoi detrarre dalle tasse in 10 rate annuali (si detrae direttamente dall'IRPEF), solo se fai delle opere che sono soggette almeno a denuncia di inizio attività (nel tuo caso ci rientreresti). Il massimo importo dei lavori su cui puoi beneficiare della detrazione è 48.000 euro.
Il 36% ne puoi beneficiare per qualunque tipo di ristrutturazione, indipendentemente dalle opere legate al contenimento energetico.

La detrazione fiscale per le opere di efficienza energetica è a se stante (può sovrapporsi al 36%) ed è pari al 55% del totale delle opere ed è detraibile in tre anni. Ultimamente il nostro governo ha osteggiato in modo deprecabile questa detrazione, aggiungendovi il silenzio-rifiuto in base alla disponibilità delle risorse stanziate anno per anno. In questi giorni cmq si stanno votando degli emendamenti per ridimensionare la negatività degli interventi fatti a dicembre.
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