ieri mattina siamo andati a visitare un paesino nelle prime colline, castelvetro (per i beoni quello del grasparossa)
c'era il sole, il cielo azzurro, una scusa per portare in giro un po' i bimbi prima di pranzo e poi volevamo andare a vedere un quadro che sarebbe rimasto esposto solo 3 giorni (sabato, pasqua e pasquetta)
comprensibile la fila, lunga, ci informiamo, ci scoraggiamo un attimo, sapete con i 3 piccoli non è giusto restare fermi per tempi lunghi
decidiamo un po' a malincuore di soprassedere, magari ripassare prima della chiusura per ora di pranzo (12e30) e vedere se si riusciva ad entrare un attimo
alle 12 siamo ancora in giro, i bimbi con il naso all'insù ascoltano e guardano le campane
dopo 15' facciamo per andare via e vediamo che la fila è breve, ci avviciniamo e vabbè dai restiamo, alla faccia dei genitori modello, del pranzo ad ora fissa...
10 minuti di fila, poi ci fanno capire che si entra
in braccio la canaglia, la mamma con occhi di gatta, la principessa da sola
resto qualche minuto a guardare l'opera, un breve sguardo ai pannelli che spiegano gli interventi di restauro, la storia recente del quadro, di come si sia passati da copia del caravaggio (secondo l'asta di christies di tot anni fa, prima del restauro) ad un attribuzione al maestro lombardo (secondo 2 dei massimi storici dell'arte)
per farla breve, l'opera ripulita e riportata ad una corretta visione era troppo ben fatta per essere di un emulo caravaggesco, poi ci fanno le radiografie ed analisi similari e ritrovano quei particolari tecnici e stilistici che il merisi usava, i ripensamenti, gli interventi successivi
e mentre guardavo quell'opera ho pensato ad una favola che si chiudeva, una carafavola in effetti, ho pensato a quel fabio masetti, ambasciatore modenese a roma (dalle cui lettere si conoscono molti momenti del pittore) che cercava e trattava per conto del nostro duca di avere un'opera di michelangelo da caravaggio
pensavo ai nicchiamenti, alle false promesse, ai soldi pattuiti e ai rimandi, alla storia poi drammatica del pittore e alla fuga e la sua fine e a quel quadro che non è mai arrivato nella mia città (sì certo, poi, un busto del berrnini, un ritratto di velasquez, ma poi il corpo principale della famosissima galleria è andato venduto, e purtroppo distrutto nel bombardamento di dresda)
e ripensavo a quel modenese, ignaro (o informato sui fatti?), industriale alimentare, che dopo quasi 400 anni il caravaggio lo portava a casa (sua)
beh, una carafavola che si chiude con il lieto fine, come tutte le favole che si rispettino
e bello averlo visto
poi ci sarebbero tante cose da dire, ma non sono uno storico del'arte, mi fermo alle sensazioni personali, però il buon merisi era un po' fdp e magari dello stessa opera ne tirava due copie, perchè piacevano, perchè il soggetto gli era riuscito, perchè in un baleno le copiava e aveva bisogno di soldi, perchè era un genio
questo è uguale, roba da settimana enigmistica con un altro sacrifico di isacco conservato negli stati uniti (qualche piccolo particolare, un uso delle luci un po' più forzato o magari due restauri diversi?)
http://www.artunframed.com/images/march ... _Isaac.jpg
la carafavola
#1sono graditi consigli
http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=55355
"This is degrading! You don't buy paintings to blend in with the sofa!"
[from Hannah and her sisters]
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