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serve dividere il riscaldamento a pavimento in zone/piani?

#1
Mi spiego meglio,

avremo una casa su 3 piani. L'impianto è già suddiviso per piano nel senso che esiste un collettore per piano.
L'idraulico sostiene che non abbia senso dividere l'impianto in zone e mi chiederebbe comunque circa 1000 euro in più di extra se decidessi di avere tre controlli separati, uno per piano.
Non è che abbiamo intenzione di impostare temperature diverse o di spegnere la zona notte, col riscaldamento a pavimento non avrebbe senso.
Semplicemente se il rilevatore è posizionato in soggiorno temiamo che magari lo studio (che sarà al piano seminterrato) risulti freddo, oppure che l'impianto al piano primo lavori inutilmente, se il calore si sposta già verso l'alto attraverso il vano scala che è aperto...

E' normale che ci chieda dei soldi in più?

Serve la divisione in zone?

#2
noi abbiamo optato per la divisione in zone, in modo da avere il bagno più caldo rispetto alla cucina dove abbiamo comunque un caminetto.
Questo è solo un esempio.....

#3
ok ma se non interessa variare le temperature come nel nostro caso.. serve la divisione in zone?

La nostra unica preoccupazione è che la temperatura sia uniforme in tutta la casa.

#5
altri pareri?

ma è normale che mi chieda 1000euro in più per un impianto già predisposto in zone?

#7
Zawa ha scritto:ci sono le valvole termostatiche che costano un botto...(mi pare sui 300 euro l'una) e ne serve una per zona....
Allora le zone sono solo 3, una per piano.
L'impianto è già predisposto per la realizzazione in zone a detta dell'idraulico, un collettore per piano con possibilità di comando separata.

Ora ciò che vorrei capire è la differenza tra impianto predisposto per suddivisione in zone, e impianto suddiviso in zone.
Se è già predisposto valvole etc., saranno già incluse no?

#8
Le valvole che vanno sul collettore costano qualche decina di euro quello che costa è il termostato che le attiva.
Dividere in collettori i piani è un lavoro a regola d'arte, ogni piano ha il suo collettore e ogni collettore ha i suoi giri per camera di andata e ritorno, questo sistema permette la regolazione on-off delle camere e permette la suddivisione dell'impianto per piano.
Tradotto se la notte non voglio tanto caldo tra un piano ed un altro posso fare delle regolazioni separate e non devo far andare viceversa il riscaldamento per tutti i piani sempre e comunque.
Volendo fare il massimo posso tenere accesa una camera mentre un altra no, il termostato non alzerà mai la temperatura di mandata ma potrà chiudere la linea della camera ad una certa temperatura.
Assolutamente fai mettere 3 collettori e non solo poi all'interno dei collettori puoi alloggiare i collettori dei bagni in un unica cassetta.
Nulla vieta di fare la casa con un unico tubo per piano, ma allora si avranno stanze più calde e stanze meno calde sopratutto se non sono tutte nelle stesse condizioni di esposizione e isolamento e successivamente non si potrà fare nulla...
Senza contare che ci sarà un calo normale di temperatura per cessione in un tubo che deve fare 100 metri rispetto a giri di 15-20 percui nella parte finale sarà quasi freddo.

PS Meglio che questi ragionamenti li fai con un termotecnico e lasci agli idraulici la parte pratica.

#9
grazie mille,

deduco che serva... anche se una divisione per singole stanze ci costerebbe troppo, dubito che la faremo

#10
effector ha scritto:grazie mille,

deduco che serva... anche se una divisione per singole stanze ci costerebbe troppo, dubito che la faremo
La predisposizione costa molto poco e si tratta di fare le canaline (solitamente sopra la presa della camera) e la scatoletta per il termostato, poi un giorno che vi dovesse servire comprate il termostato fate tirare 2 fili in cassetta e comprate una testina e siete a posto.

Dalla cassetta consiglio di fare partire un giro per ogni stanza, non solo per una questione di segmentazione e quindi di gestione separata tramite un futuro termostato, ma anche e sopratutto per una regolazione possibile dei flussi di mandata ovvero quando poi tareranno l'impianto anche senza termostato potranno decidere a che velocità il flusso passa e quindi mantenere una temperatura adeguata con un adeguata cessione di calore.
Il rischio altrimenti è quello di non avere abbastanza caldo o avere troppo caldo mangiandosi il potenziale risparmio.
Purtroppo il riscaldamento radiante è nato per ampie superfici regolari tipo chiese e grandi sale li dà il massimo ma quando le stanze sono diverse e diversamente disperdenti calore allora il problema grosso sono le regolazioni.
Il termotecnico assegna ad ogni stanza un quantitativo necessario di calore basandosi su muri, isolamenti soffitti finestre forma esposizione ecc... e in una casa le differenze sono notevoli.
La soluzione ideale è perciò è ragionare sulle singole stanze.

#11
noi abbiamo fatto dividere TUTTE le stanze a zone... anche perchè se ci pensi vuoi davvero avere tutta la temperatura uniforme?

Il bagno e la camera di solito necessitano di temp più alte e confortevoli, mentre la cucina più basse e le stanze che non usi a che serve farle andare sempre alla stessa temperatura delle altre...

costa di più e vero, e l'investimento iniziale è tutto assieme, ma poi lo riammortizzi con l'utilizzo...
:D
CASA: http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?f=26&t=52547
IL MIO SITO: http//www.riflessienatura.com
Io sono un viaggiatore non un turista!
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#12
mi dite com vi trovate con il riscaldamento a pavimento???

Io vorrei farlo soltanto che mi hanno detto che c'è bisogno di almeno 15 cm....e forse non li ho...

#13
mike80 ha scritto:mi dite com vi trovate con il riscaldamento a pavimento???

Io vorrei farlo soltanto che mi hanno detto che c'è bisogno di almeno 15 cm....e forse non li ho...
Il riscaldamento a pavimento presenta come maggiore vantaggio il fatto che distribuisci uniformemente il calore in tutte le stanze e la sensazione di "piedi caldi e testa fredda" è l'ideale sotto il punto di vista del comfort. In pratica, se hai la possibilità di farlo, non pensarci due volte e mettilo.

Per gli spessori, ce ne sono di tutti i tipi, considera che una quindicina di centimetri sono necessari solo se consideri anche il sottofondo (dove passano i tubi elettrici ed idraulici).
In genere puoi considerare:
6 cm di sottofondo
2/3 cm pannello isolante impianto (ce ne sono anche ancora più sottili)
2 cm circa di "bugne" dell'isolante, tra le quali vengono fissate le spirali dell'impianto radiante
4 cm di massetto additivato sopra bugna
1 cm di pavimento

In pratica per l'impianto a pavimento vero e proprio, comprese le piastrelle, puoi considerare circa 9-10 cm...

#14
mike80 ha scritto:mi dite com vi trovate con il riscaldamento a pavimento???

Io vorrei farlo soltanto che mi hanno detto che c'è bisogno di almeno 15 cm....e forse non li ho...
PS vedo che abiti in Sardegna...
L'impianto a pavimento lo puoi anche usare come impianto di raffrescamento, facendovi circolare acqua raffreddata da un refrigeratore e prevedendo un sistema di deumidificazione per evitare la formazione di condensa sul pavimento...

#15
Luke ha scritto:
mike80 ha scritto:mi dite com vi trovate con il riscaldamento a pavimento???

Io vorrei farlo soltanto che mi hanno detto che c'è bisogno di almeno 15 cm....e forse non li ho...
PS vedo che abiti in Sardegna...
L'impianto a pavimento lo puoi anche usare come impianto di raffrescamento, facendovi circolare acqua raffreddata da un refrigeratore e prevedendo un sistema di deumidificazione per evitare la formazione di condensa sul pavimento...
esatto:)
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