lariosto77 ha scritto:però l'embolo, e conseguente flusso di coscienza, è partito quando si diceva "chi non ha i soldi se li porti a casa i figli". credo che questo non porti ad altro che ad evidenziare differenze sociali ed economiche in persone tra i 6 e 10 anni.
Sì ma non è che "chi non ha i soldi li lasci morire di fame" ehh?? È semplicemente, se non puoi pagare la mensa gli fai fare il tempo ridotto, lo fanno in tanti eh... non è una questione economica, chi è a casa spesso non li fa mangiare a scuola...
Anzi, ai miei tempi era il contrario, le mamme che facevano lavori part-time o che stavano a casa si venivano a prendere i figli prima del pranzo e facevano solo la mattina... io, che avevo la mamma che lavorava tutto il giorno, rimanevo anche il pomeriggio. Io mi sentivo più "povera" di quelli che avevano la mamma a casa, perchè la mia doveva lavorare tutto il giorno per poter arrivare a fine mese, le loro invece potevano fare mezza giornata.
Eh, c'era differenza, anche sociale certo, ma non è che la cosa fosse traumatizzante per me...
Un conto è non poter mangiare, essere emarginati in un'altra aula e vedere i ragazzini che mangiano e tu no perchè sei povero, un conto è che mamma ti venga a prendere perchè non paga la mensa e quindi ti porti a casa... vai a casa tanto quanto vanno a casa i ragazzini che possono permettersi la mensa ma la mamma preferisce farli mangiare a casa perchè magari non lavora o fa part-time.
Poi, nel caso specifico di cui parla Chojin, è una roba assurda, non puoi emarginare i bambini che non pagano la mensa, manca solo il cartello "morto di fame", su quello non si discute. È la "discriminazione sociale" che secondo me si invoca a volte troppo spesso....
Poi oh, ma le regole in uno stato esistono e dovrebbero essere rispettate, se no va tutto a rotoli... esistono delle procedure da rispettare per ottenere delle detrazioni, se uno è nullatenente o poco più stai tranquillo che nel 99% dei casi la detrazione/il non pagamento del servizio gli spetta.
Poi, come ho già detto, i limiti sono a volte assurdi, alcuni non camperebbero nemmeno con i redditi basi imposti per alcune cose, quindi è difficile rientrarci, ma di questo è lo stato che dovrebbe occuparsene, no? Se poi c'è qualcuno che può permetterselo o che ha a cuore una determinata situazione che vuole adoperarsi per pagare i servizi anche a chi non può permetterseli, come è successo nel caso delle maestre della scuola della figlia di Sil, allora va benissimo, ma io troverei ingiusto che fosse un'imposizione, tutto qui, perchè i problemi li hanno in molti purtroppo al giorno d'oggi.