Dando per scontato che percentualmente solo pochi privati sanno progettare in autonomia la cucina (in tutti gli aspetti intendo, oltre che estetici anche ergonomici e tecnici), nella media il privato che si arrangia in toto va incontro a dei rischi. Questi rischi si amplificano enormemente se va da ikea o altro fornitore di solo prodotto perché non c'è la "rete" di protezione del rivenditore. Certo da ikea o altro mercatone/supermercato non c'è nessuno che si arrischia a dire "guarda che forse stai sbagliando..", ti lasciano anche costruire delle castronerie lasciandoti comunque la possibilità di affermare "mi sono arrangiato io!".mitti ha scritto: -consumatore che desidera comunque qualcosa di carino, che però preferisce non interagire con i mobilieri per esperienze negative, poca trasparenza poca autonomia etc...costi, preferirà Ikea
Prendendo in considerazione chi invece si sa arrangiare tranquillamente (tutto sommato non è che ci voglia una scienza per comporre una cucina apprezzabile) non capisco dove sia il problema di andare da un rivenditore con un progetto e la lista dettagliata di quello che si vuole. Anzi direi che è ancora più semplice che non andare all'ikea. Per questo non capisco l'equazione arrangiarsi=solo ikea, è un messaggio errato.
Fare da se nell'acquisto quindi significa avere prima le idee chiare costruendo un progetto con tanto di distinta comprendente eventuali accessori ed elettrodomestici (in autonomia o con l'aiuto di un progettista) e poi recarsi a comprare ciò che si vuole, senza però subire l'ikea ma con la libertà di acquistare ciò che si desidera.