Re: IL TOPIC DELLE MAMMINE POTENZIALI e/o in standby ;)
#52801Lore, condivido ogni tua parola. Il tuo coraggio è da esempio per tutte.
eli è chiaro.. anche per me se fossi al tuo posto sarebbe dolorosissimo se la mia amica scegliesse di interrompere la gravidanza.. ma non si può obbligare una donna a tenere un figlio se non lo vuole. se farà l'interruzione non potrà mai scordare quel bambino. sono convinta che si chiederà per sempre come sarebbe potuta essere la sua vita se la scelta fosse stata un'altra.eli_felix ha scritto:Quoto. Come in tutte le cose bisogna trovarsi nella situazione, altrimenti è facile dire "io farei così".loremir77 ha scritto:ripeto non posso e non voglio dire ad un'altra persona come comportarsi.. perchè in certe situazioni ci si deve cadere con tutte le scarpe per essere davvero sicuri di come lo si affronterebbe.. è sempre facile parlare per ipotesi.. io farei così... io farei cosà.. ah no. prima arrivateci poi mi direte se le vostre convinzioni si sono scontrate con la realtà.
lascio che il giudizio resti lontano.. non voglio giudicare perchè non sono nessuno per farlo.
Nel caso della mia amica, io ho cercato di spiegarle cosa vuol dire essere mamma (anche se avrei voluto gridarle la mia rabbia), però la vita è la sua...non la mia. Lore tu hai preso la decisione più difficile della tua vita, una decisione che nessun'altra mamma vorrebbe dover prendere, e lo hai fatto per il bene della tua bambina.
Sinceramente non vedo come il concetto di "omicidio" possa essere opinabile. Chi abortisce sopprime una vita. Non mi pare ci possano essere margini di contrattazione su questo. Che poi una faccia finta che non sia così per mettersi in pace la coscienza è un altro conto...per me può essere omicidio ma per un'altra donna no
non è il concetto di omicidio opinabile. Ma ci sono posizioni diverse su cosa possa considerarsi vita umana o meglio su quando cominci la vita umanalunaspina ha scritto:
Però vorrei dissentire su questoSinceramente non vedo come il concetto di "omicidio" possa essere opinabile.per me può essere omicidio ma per un'altra donna no
infatti. Se fosse così categoricamente omicidio, allora nemmeno la valenza terapeutica dell'aborto avrebbe motivo di essere. Un aborto terapeutico avrebbe lo stesso valore di uccidere un bambino nato con le stesse patologie.loremir77 ha scritto:è questa convinzione assoluta di cosa si farebbe sia in un senso che in un altro che mi lascia spiazzata.
ci sono tante malattie incompatibili con la vita che purtroppo vengono scoperte solo dopo duotest seguito da villo o amnio.. patologie per le quali si arriva perlomeno alla 15/16 sett. prima di capire bene di cosa si tratta, se nn oltre.
in quel caso è sempre un no categorico? mettiamo il caso che abbia la trisonomia 13/18.. credo la più grave e incompatibile con la vita.. che si fa? si va avanti fino a che nn muore da solo? - spesso la 13/18 nn arriva nemmeno al parto - oppure si interrompe?
sarebbe un omicidio pure quello, o visto che comunque non vivrà sarebbe un "po' meno" di omicidio? boh.. c'è tutta una casistica che non sta nè nel bianco nè nel nero.. ma molto nel grigio. e dire di sapere già in anticipo cosa si farebbe.. ecco ovviamente non auguro a nessuno che passi una cosa del genere.. ma per esperienza ho imparato che non si può dire con sicurezza come ci si comporterà in determinate situazioni, soprattutto se così personali e dolorose. io ho imparato a dire: penso che. ecco il "penso che" chiarisce la mia posizione della donna in gravidanza.
"penso che nn lo farei". non dico mai: non lo farò mai.
Lore non riesco ad essere pienamente d'accordo con teloremir77 ha scritto:è questa convinzione assoluta di cosa si farebbe sia in un senso che in un altro che mi lascia spiazzata.
ci sono tante malattie incompatibili con la vita che purtroppo vengono scoperte solo dopo duotest seguito da villo o amnio.. patologie per le quali si arriva perlomeno alla 15/16 sett. prima di capire bene di cosa si tratta, se nn oltre.
in quel caso è sempre un no categorico? mettiamo il caso che abbia la trisonomia 13/18.. credo la più grave e incompatibile con la vita.. che si fa? si va avanti fino a che nn muore da solo? - spesso la 13/18 nn arriva nemmeno al parto - oppure si interrompe?
sarebbe un omicidio pure quello, o visto che comunque non vivrà sarebbe un "po' meno" di omicidio? boh.. c'è tutta una casistica che non sta nè nel bianco nè nel nero.. ma molto nel grigio. e dire di sapere già in anticipo cosa si farebbe.. ecco ovviamente non auguro a nessuno che passi una cosa del genere.. ma per esperienza ho imparato che non si può dire con sicurezza come ci si comporterà in determinate situazioni, soprattutto se così personali e dolorose. io ho imparato a dire: penso che. ecco il "penso che" chiarisce la mia posizione della donna in gravidanza.
"penso che nn lo farei". non dico mai: non lo farò mai.
Real, io a 7 settimane ho visto il cuore dei miei bimbi battere. Un individuo che ha un cuore che batte è vivo.realexa ha scritto:non è il concetto di omicidio opinabile. Ma ci sono posizioni diverse su cosa possa considerarsi vita umana o meglio su quando cominci la vita umanalunaspina ha scritto: Però vorrei dissentire su questoSinceramente non vedo come il concetto di "omicidio" possa essere opinabile.per me può essere omicidio ma per un'altra donna no
scusa la crudezza, ma anche un lombrico ha un cuore che batte ed è vivo. La questione è se quella vita, che è vita e nessuno lo mette in discussione, è vita umana, appunto quello è un individuo oppure è una vita in senso biologico. Luna, ti ripeto, io non difendo nè l'una nè l'altra posizione, ma penso semplicemnte che se una questione tale tiene banco da sempre nei dibattiti di bioetica, vuol dire che la verità non è assoluta. Tu puoi avere la tua posizione, ma mi sembra un po' troppo azzardato il giudizio sull'altra parte come un volersi mettere a posto la coscienza.lunaspina ha scritto:Real, io a 7 settimane ho visto il cuore dei miei bimbi battere. Un individuo che ha un cuore che batte è vivo.realexa ha scritto: non è il concetto di omicidio opinabile. Ma ci sono posizioni diverse su cosa possa considerarsi vita umana o meglio su quando cominci la vita umana
Poi, lo ripeto, secondo me ogni altra speculazione serve solo a mettersi in pace la coscienza.
Lore, vedi cos'è... è che è la legge che dà la possibilità di ragionare in questo modo. Hai mai pensato a come avresti ragionato se invece la legge avesse proibito l'aborto? Magari non saresti andata dalla mammana... Così come non ci sarebbero andate tante altre, che invece nel corso degli anni ad abortire in ospedale ci sono andate eccome.loremir77 ha scritto:ila son sincera.. adesso terrei un figlio se arrivasse "per colpa" della mia superficialità.
lo terrei perchè comunque mio figlio, in qualunque caso.
ma sono grande (ma nn babbiona ) ho 36 anni, un marito, una casa.
ma non sono sicura di cosa avrei fatto se fossi rimasta incinta a 18 anni o anche meno.
visto che sto con loremiro da ere geologiche ci capitava di parlarne.. ecco io per esempio a 19 anni ero stra stra stra sicura che non lo avrei tenuto. lo avrei fatto davvero una volta arrivata al dunque? non lo so ma all'epoca la pensavo così.
su una parte di questo discorso ti do ragione. La legge nasce bene ma è applicata malissimo. Dal certificato che attesta la gravidanza e dichiara che la donna vuole abortire, prima del rilascio del quale il ginecologo deve informare dettagliatamente la donna, devono passare almeno sette giorni per procedere all'aborto. Sette giorni che secondo la ratio della legge devono servire a riflettere. Ma a riflettere su cosa? se quella è una vita o meno? panzane. la donna in quei sette giorni non pensa a queste cose. Pensa a cosa accadrebbe se tenesse il bambino. A come giustificherebbe la sua gravidanza o a come dovrebbe mantenere questo figlio o a come cambiarebbe la sua vita. E pensa a tutto ciò praticamnete da sola. E' lasciata sola. Invece la legge avrebbe dovuto prevedere un percorso di supporto psicologico, materiale, sociale che mettesse la donna anche difronte ad alternativelunaspina ha scritto:Lore, vedi cos'è... è che è la legge che dà la possibilità di ragionare in questo modo. Hai mai pensato a come avresti ragionato se invece la legge avesse proibito l'aborto? Magari non saresti andata dalla mammana... Così come non ci sarebbero andate tante altre, che invece nel corso degli anni ad abortire in ospedale ci sono andate eccome.loremir77 ha scritto:ila son sincera.. adesso terrei un figlio se arrivasse "per colpa" della mia superficialità.
lo terrei perchè comunque mio figlio, in qualunque caso.
ma sono grande (ma nn babbiona ) ho 36 anni, un marito, una casa.
ma non sono sicura di cosa avrei fatto se fossi rimasta incinta a 18 anni o anche meno.
visto che sto con loremiro da ere geologiche ci capitava di parlarne.. ecco io per esempio a 19 anni ero stra stra stra sicura che non lo avrei tenuto. lo avrei fatto davvero una volta arrivata al dunque? non lo so ma all'epoca la pensavo così.
Abortire è facile ed è legale. Non c'è motivo per cui una persona dovrebbe preferire farsi scrupoli, assumersi responsabilità.
Una legge che consente indiscriminatamente, senza fare domande, senza indagare i motivi, non può che portare a un suo inutile abuso. Come, appunto, quello di vedere l'aborto usato come anticoncezionale di emergenza.