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infissi nuovi legno-alluminio: dubbi

#1
Salve. Ho scoperto da poco questo forum e vorrei esporre il mio problema sperando di aver qualche utile consiglio. Sto valutando la sostituzione di infissi in un appartamento in Roma dove ho l’esigenza di migliorare il contenimento delle dispersioni termiche.
Partivo dal presupposto di volere come materiale all'interno il legno. Al termine della prima fase di orientamento ho capito che il prodotto che fa al mio caso è un infisso in legno-alluminio e sono consapevole che questo comporta sostenere dei costi un po’ più elevati. Gli infissi da sostituire sono 8, di cui 3 porte finestre.
Per cominciare ho chiesto un paio di preventivi su finestre di due grosse marche. Ma resto con diverse perplessità.
Un primo dubbio riguarda il posizionamento dell’infisso rispetto al filo interno-esterno del vano finestra. Dovendo mettere anche le zanzariere, il problema è che l’attuale infisso è molto vicino al binario dell’avvolgibile (4 cm ca) e, per creare lo spazio per montare la zanzariera, ci è stato proposto di arretrare la nuova finestra verso l’interno della casa (e alloggiare le zanzariere sull’ex telaio).
Documentandomi, però, mi è sembrato di capire che posizionare la finestra verso l’interno della casa e arretrare la superficie vetrata causerebbe maggiori dispersioni termiche, rispetto a montare gli infissi mantenendo e rivestendo l’attuale telaio, in posizione centrale. Questo fatto è da ritenersi importante o trascurabile?
Il secondo dubbio riguarda il materiale. Entrambe le aziende contattate propongono legno lamellare, ma una di queste, relativamente giovane, realizza gli infissi con strati di materiale diverso lasciando a vista solo quello pregiato. Mi chiedo che problematiche di tenuta e resistenza possa generare questa diversità di materiale. E’ legittima la preoccupazione?
Voi che soluzioni tecniche ci consigliate per avere la migliore tenuta termica? Grazie per qualunque parere e per il prezioso servizio che offrite.

Re: infissi nuovi legno-alluminio: dubbi

#3
Un primo dubbio riguarda il posizionamento dell’infisso rispetto al filo interno-esterno del vano finestra. Dovendo mettere anche le zanzariere, il problema è che l’attuale infisso è molto vicino al binario dell’avvolgibile (4 cm ca) e, per creare lo spazio per montare la zanzariera, ci è stato proposto di arretrare la nuova finestra verso l’interno della casa (e alloggiare le zanzariere sull’ex telaio).
Documentandomi, però, mi è sembrato di capire che posizionare la finestra verso l’interno della casa e arretrare la superficie vetrata causerebbe maggiori dispersioni termiche, rispetto a montare gli infissi mantenendo e rivestendo l’attuale telaio, in posizione centrale. Questo fatto è da ritenersi importante o trascurabile?
Il secondo dubbio riguarda il materiale. Entrambe le aziende contattate propongono legno lamellare, ma una di queste, relativamente giovane, realizza gli infissi con strati di materiale diverso lasciando a vista solo quello pregiato. Mi chiedo che problematiche di tenuta e resistenza possa generare questa diversità di materiale. E’ legittima la preoccupazione?
Voi che soluzioni tecniche ci consigliate per avere la migliore tenuta termica? Grazie per qualunque parere e per il prezioso servizio che offrite.[/quote]
L'arretramento dell'infisso rispetto alla situazione attuale è di appena 4 cm in quanto la guida doppia dell'avvolgibile e zanzariera è di 8 cm per cui la differenza è trascurabile.
Altrimenti devi farle posare oltre l'avvolgibile e quindi in luce ed è una situazione esteticamente pessima e per niente pratica.
Per la scelta tra le due offerte può eventualmente prendere in esame quella dove le due lamelle non a vista sono diverse da quella a vista nel momento che trova un riscontro economico.
Io preferirei avere le tre lamelle del legno uguali.

Re: infissi nuovi legno-alluminio: dubbi

#5
Grazie, almeno sull’aspetto della posizione mi tranquillizzate.
I davanzali sono in travertino all’esterno, copri soglia in legno all’interno (parliamo di un vecchio condominio del 1950 di 4 piani).
Sotto il davanzale non ci sono termosifoni. La necessità di ridurre le dispersioni è legata al fatto che stiamo realizzando un impianto di riscaldamento a pompe di calore in sostituzione di vecchi radiatori di un impianto centralizzato dismesso. Vista la peculiarità del tipo di impianto, vorrei cautelarmi il più possibile da dispersioni termiche in caso di situazioni invernali rigide (per fortuna rare a Roma). Per l’appunto, l’altro problema da affrontare saranno gli alloggi per gli avvolgibili. In alto ci sono al momento dei cielini in legno, che mi dicono che dovranno esser valutati sul luogo… E anche qui cerchiamo conferme: quali espedienti per non veder vanificata una spesa così importante?

I sospetti di Elio sono azzeccati. La marca è quella.
L’interesse per quegli infissi era nato principalmente per l’impatto estetico e la funzione micro ventilazione. Inoltre ci siamo un po’ infatuati di un modello con ridotto spessore del legno a vantaggio della superficie vetrata (ci guadagniamo in luce, ma in calore???). Poi però la storia dei materiali stratificati non si riesce proprio a mandarla giù… Ecco che quindi cercheremo alternative.

Re: infissi nuovi legno-alluminio: dubbi

#6
francicra ha scritto:
I sospetti di Elio sono azzeccati. La marca è quella.
L’interesse per quegli infissi era nato principalmente per l’impatto estetico e la funzione micro ventilazione. Inoltre ci siamo un po’ infatuati di un modello con ridotto spessore del legno a vantaggio della superficie vetrata (ci guadagniamo in luce, ma in calore???). Poi però la storia dei materiali stratificati non si riesce proprio a mandarla giù… Ecco che quindi cercheremo alternative.
a me esteticamente sciuker piace molto, quella che ti hanno proposto è la soluzione a minor prezzo, ma se vuoi uno stratificato con legni migliori hanno anche questi.
io sto col made in Italy