Un'altro errore e anche possibile causa della rottura è nel fatto che il piano, sempre in quarzo, che copre la mezza colonna forno non ha alcuna "asola" per la fuoriuscita del calore generato dallo stesso che, se per ipotesi fosse a gas,...sarebbe molto ma molto più grave.
Realizzazione sicuramente sbagliata..Qualche volta bisogna avere il "coraggio" nel consigliare il cliente.....
cla56

jnicola ha scritto:
La tendenza, il "design", ha "richiesto" le cappe fatte in quella maniera. Scavolini però rispetto alla maggior parte dei concorrenti partiva svantaggiata, perché può contare su 64mm in meno avendo delle misure "anomale" rispetto alla media dei produttori. Quella cappa è una Stilnovo della Faber modificata (non so esattamente come) e "omologata" per rientrare nei limiti della sicurezza......

Mi rendo conto della difficoltà produttiva a cambiare la modularità da parte di scavolini. Però è un pò pochino come spazio tra base e pensile.

cla56 ha scritto:..Qualche volta bisogna avere il "coraggio" nel consigliare il cliente.....
cla56

Sacrosanta verità.................è la differenza tra chi "deve" vendere e chi cerca di farlo con un criterio anche a costo di perdere la vendita.

cla56 ha scritto:Un'altro errore e anche possibile causa della rottura è nel fatto che il piano, sempre in quarzo, che copre la mezza colonna forno non ha alcuna "asola" per la fuoriuscita del calore generato dallo stesso che, se per ipotesi fosse a gas,...sarebbe molto ma molto più grave.

Vero anche questo. Non vediamo, però, se il top è forato per la fuoriuscita calore. Presumo che non lo sia.

mi chiedo proprio perché quel rivenditore sia andato a complicarsi la vita volendo fare uno schienale di ben 3 metri, quando era molto più gestibile e molto meno rognoso uno schienale diviso.

Guarda Nicola che la lunghezza dello schienale è l'ultimo dei problemi in questa cucina....E' sbagliata senza mezzi termini...:pensili troppo bassi (la cliente ha i mestoli che un'altro po stanno dentro il lavello.. ,se mette delle pentole alte cuoce prima la cappa che quello che sta dentro...alle pentole...... ,poi quel 1/3 di colonna......Lasciamo perdere...
cla56

Se posso… siccome in tribunale ne ho viste negli anni di cotte e di crude (se sei manager ste cose dovrebbero esserti arcinote) evita le cause legali. Non giova a nessuno se non sei avvocato. Scavolini spesso interviene nel forum cercando di accomodare le situazioni. Manda un mp all utente scavolini spa e chiedi di essere ascoltato. Non ha proprio una responsabilità diretta ma normalmente media.
E trova un pirex o qualche soluzione per quella mezza colonna…

Quanto all errore progettuale è palese quanto inattaccabile legalmente… un po come vendere un audi senza aria condizionata…

qsecofr ha scritto:Quanto all errore progettuale è palese quanto inattaccabile legalmente… un po come vendere un audi senza aria condizionata…

Non ho capito cosa intendi dire.

allegri ha scritto:E' la prima volta che vedo una cosa del genere sul l'okite, che si usa anche per rivestire i camini!!

Io non conosco le modalità e peculiarità di lavoro di chi produce camini per cui quando non so non mi esprimo ...

... però, in ambito cucina, posso tranquillamente affermare che in giro per l'Italia ce n'è parecchi di schienali in agglomerato (di una marca o di un'altra, non ce n'è una meglio di un'altra) che si son rotti per shock termico.

L'agglomerato di quarzo per sua natura NON è conduttivo e quando gli arriva calore in un punto preciso non diffuso a volte và in crisi e stack parte la crepa. Tra l'altro ricordo che non sempre è il fuoco a crear problemi.

La bistecchiere in ghisa lasciate sbadatamente sul fuoco senza cibi in cottura con la classica maniglia metallica alzata emettono raggi IR (infrarossi, identici a quelli del sole) che scaldano a manetta senza che li vediate e credetemi di danni ne creano parecchi anche e soprattutto su vetro e agglomerato di quarzo.

qsecofr ha scritto:Vedo più probabile che le basi si siano assestate spingendo di fatto lo schienale nella parte sopra il forno a microonde e tirando giù dall altro estremo causando un crack.
È "fisicamente" interessante vedere i comportamenti che subiscono le lapidi in cimitero per rendersi conto di come alla lunga i materiali cedano anche di fronte a sollecitazioni minime.

Sfiga essenzialmente. Ma sicuramente non è colpa del cliente che quindi ha tutti i diritti di rivalersi sul rivenditore. Se non altro perché anche avvalorando la tesi dello shock termico il materiale ha un peccato originale non dichiarato.

Quoto in toto.

nicolettaalematte ha scritto:

qsecofr ha scritto:Quanto all errore progettuale è palese quanto inattaccabile legalmente… un po come vendere un audi senza aria condizionata…

Non ho capito cosa intendi dire.

intendo che mettere una mezza colonna accanto ad un fuoco non è una cosa saggia: un bravo progettista dovrebbe impuntarsi e dire io sta cosa qua non te la faccio perchè vai male a cucina e perchè mi fai fuori il fianco ai primi fusilli. Però se il privato dovesse citare a giudizio per questa scelta il rivenditore non otterrebbe sicuramente soddisfazione in quanto non c'è un normativa di riferimento per la cucina che "vieti" queste cose e non sappiamo quanto il rivenditore abbia fatto presente la problematica al cliente.
L'esempio dell'aria condizionata è perchè ci si aspetta che l'auto, anche di scarsa cilindrata, ormai abbia sempre l'aria condizionata... però nulla vieta obiettivamente di comprare un'auto anche costosa senza l'aria e quindi l'hai voluta e te la tieni.

Talvolta i caminetti si rivestono di pietre. Pure io non sono un tecnico dei caminetti ma da quanto ho potuto vedere so che le parti esposte al contatto con fiamma sono tutte in mattone refrattario o pietre laviche e a queste vengono lasciate ai perimetri delle abbondanti fughe di espansione che la pratica vuole addirittura senza malta, si riempiono di cenere con l'uso... altrimenti il refrattario espandendosi trascina i rivestimenti e li fa saltare con crepa. I marmi, pietre a faccia vista, quarzi (che non mi sembrerebbero il massimo) vengono si usate ma vengono usate in finitura di parti esterne che sono parti che non possono superare mai i 60-70 gradi (a farla grande 100 gradi) altrimenti ci si scotterebbe toccando le parti esterne del caminetto: cosa che in un buon caminetto non deve accadere.
i quarzi per mio test (pentolino di cera a 180gradi su mattonella 30x30 sp 2cm) non resistono bene allo schock termico mentre sul bianco ingialliscono oltre i 220 gradi (per via
della resina che viene mescolata assieme... è un po' un problema sta cosa perchè più resina metti più ipotizzo che il materiale risulti flessibile e quindi meglio rispondente alle espansioni termiche, di contro ingiallisce di più e perde la durezza superficiale...

Dunque ... la questione non è' facile.

Per rivestimento camini intendo la parte che non è' a diretto contatto con il fuoco.

Però io parlo per esperienza personale (il mio camino e' rivestito di okite), e per sentito dire dal mio marmista di fiducia, che ne riveste parecchi senza avere avuto problemi.

Il mio camino e' ok. Però e pur vero che non sta tutti i giorni acceso.

A livello di schienale non li propongo, perché e' un lavoro costoso e complicato, oltre a non piacermi molto esteticamente.

Però un produttore di cucine e un marmista (suo fornitore) dovrebbero saperlo se da problemi e dovrebbero avvisare il cliente finale.

qsecofr ha scritto: i quarzi per mio test (pentolino di cera a 180gradi su mattonella 30x30 sp 2cm) non resistono bene allo schock termico mentre sul bianco ingialliscono oltre i 220 gradi (per via
della resina che viene mescolata assieme... è un po' un problema sta cosa perchè più resina metti più ipotizzo che il materiale risulti flessibile e quindi meglio rispondente alle espansioni termiche, di contro ingiallisce di più e perde la durezza superficiale...

in che senso non reagiscono bene? ovvero in pratica cosa succede?
giusto per capire..

ok grazie, avevo intuito ma volevo essere certa. grazie Cool.