...Tutti i produttori vorrebbero essere "lesi" come Poltrone&Sofà o Lube.... i volumi parlano chiaro.

anche noi cosa simile (un anno e mezzo fa): non ricordo se fosse un Lube store, cmq vendevano solo Lube e Stosa. Preventivo per cucina (2.60 + 2.60 metri lineari) escluso tavolo e escluso mobile contenitore in acciaio: € 27000.00. Dico eh guardi ci penso perchè ho un budget più ristretto. Guardi ALLORA (proprio per agevolare me quindi?) - dice il venditore cozza - vediamo che scontistica possiamo fare, se dà la conferma entro domani. Si arrivava a circa 16000.00. Quasi la metà. Ho bloccato il numero di telefono dopo 2 settimane di chiamate, sono andata in un mobilificio dove la marca della ns cucina è stata nominata sì e no tre volte durante tutti gli incontri...

Leggendo e rileggendo ho visto che qualcuno si preoccupa del buon nome dell'azienda...
Quando un negozio o store inserisce un marchio pubblicizzato conosciuto ecc deve firmare una liberatoria per uso logo e immagini di proprietà della........ quindi qualsiasi campagna pubblicitaria deve avere il beneplacito dell'azienda. Quindi il coinvolgimento e di entrambi. Quello che fa pensare il perché si arriva a questo è sopratutto perché funziona???? Visto che continuano. Non è che il cliente finale venga semplicemente considerato un....

marcoaurelio_ ha scritto:Leggendo e rileggendo ho visto che qualcuno si preoccupa del buon nome dell'azienda...
Quando un negozio o store inserisce un marchio pubblicizzato conosciuto ecc deve firmare una liberatoria per uso logo e immagini di proprietà della........ quindi qualsiasi campagna pubblicitaria deve avere il beneplacito dell'azienda.

si... no... secondo me più che bianco e nero è tanti toni e sfumature.
Vero: quanto usi un marchio, qualsiasi esso sia, devi ottenere un'autorizzazione all'uso del marchio da parte del fornitore: ovvio, il marchio è loro. Devi in tal caso "esibire" l'ambito dove usi il marchio. Non è altrettando automatico che il fornitore abbia l'autorità (o l'arroganza direi in molti casi) di dire al cliente che politica seguire nel vendere... e probabilmente manco gliene frega più di tanto.
Ovvero in altre parole in un ipotetica discussione tra cliente e fornitore è estremamente più probabile che si parli di quanti rivenditori ci sono vicini, di scale premio, di che pagamenti instaurare e di chi paga l'illuminazione più che di quanto sconto farà il rivenditore per vendere.

Devo contraddire. Il fornitore ha l autorità. Non dice al cliente come fare per vendere dice bensì fin dove può arrivare pur di vendere. E assicuro che se il marchio è conosciuto gli frega eccome. Mi piace il passaggio dell illuminazione

marcoaurelio_ ha scritto:Devo contraddire. Il fornitore ha l autorità. Non dice al cliente come fare per vendere dice bensì fin dove può arrivare pur di vendere. E assicuro che se il marchio è conosciuto gli frega eccome. Mi piace il passaggio dell illuminazione

Mi spiace contraddirti ma quando il sottoscritto ha scritto loro che GRANCASA stampava i volantini da distribuire nelle cassette postali dove le foto erano le stesse prese dai loro cataloghi ma il nome del modello della cucina aveva solo l'iniziale uguale perchè serviva come specchietto per le allodole.................loro hanno guardato il fatturato di GRANCASA ed insabbiato la cosa..............mi spiace ma comanda il Dio denaro...............e vale per tutti i marchi!!!

E successo anche a me tempo fa una cosa simile. Non hanno insabbiato erano d accordo dall inizio. Certo che il fatturato fa la differenza. Comunque E,uno specchietto per allodole.

marcoaurelio_ ha scritto:E successo anche a me tempo fa una cosa simile. Non hanno insabbiato erano d accordo dall inizio. Certo che il fatturato fa la differenza. Comunque E,uno specchietto per allodole.

vedete... è "sostanzialmente" come dico io... non è che "il produttore" di turno è d'accordo. E' che su certi argomenti fa per il bene proprio e di tutti come ponzio pilato. Specie se la realtà è grande tipo Grancasa è meglio non porsi problemi morali sul poi come sta "grancasa" fa a vendere. In fin dei conti legalmente se grancasa paga poi i mobili può usarli anche per fare il panevin in mezzo al parcheggio (usl permettendo).
Sinceramente se fossi un commerciale che produce cucine, l' andare a "rompere i c0glioni" ad un cliente tipo grancasa su aspetti tecnici interni come le loro campagne pubblicitarie è un buon metodo per vedersi accompagnare neanche tanto gentilmente all'uscita di Castellanza e farsi licenziare in tronco dal capo quando ritorni mestamente in azienda.... e non c'è manco il reddito di cittadinanza ancora...