#32
da Tao
Clienti giovani, carini e con i quali abbiamo instaurato un rapporto ottimo, siamo coetanei e capendo la situazione (prima casa assieme, pochi soldi) ho cercato di aiutarli in tanti modi (sconti altissimi, pagamenti lunghi)
Un pezzo che hanno acquistato da me, e gia' consegnato da mesi, fa difetto.
Valore 2.500€, qualitativamente in fascia alta e quindi presumibilmente immune da vizi.
Mi telefonano, mi precipito a controllare, riscontro il difetto e do' la mia disponibilita' a risolvere il problema.
Il giorno dopo sono di nuovo a casa loro con l'agente dell'azienda produttrice, il quale rileva a sua volta il danno e promette una soluzione in tempi brevi.
L'azienda produttrice e' disposta ad aggiustare il difetto, mentre il cliente pretende (giustamente) una sostituzione.
L'azienda produttrice ribadisce che non e' disposta a sostituire il pezzo ma solo ad aggiustarlo.
Entrambi puntano i piedi.
Seguono telefonate roventi in cui sprofondo dalla vergogna.
La cliente, che e' avvocato, mette per iscritto le proprie ragioni e minaccia di ricorrere a vie legali.
L'azienda, senza avvertirmi, attiva il proprio legale e si dimostra inflessibile.
La cliente querela l'azienda e...me! in quanto referente (il contratto e' fra noi due)
Io sono il tramite fra il produttore ed il consumatore e non ho capacita' decisionale.
Siamo arrivati ad un punto in cui entrambi ne fanno un fatto di principio e hanno voglia di battagliare (che gli costa? uno e' avvocato, l'altro fattura miliardi), purtroppo pero' in mezzo ci sono io e i miei tentativi di mediazione non sortiscono nessun effetto.
Sono avvilito ed affranto e ci sto facendo la figura del cioccolataio.
Non ho potere di far nulla e sono qui passivo a subire gli eventi.
Eticamente sono tenuto a tutelare il mio cliente, vorrei farlo, ma non sono io che decido, io sto solo in mezzo.
Sono tutti arrabbiati con me, il cliente per aver tradito la propria fiducia e l'azienda per aver messo in piedi questo maccherone (cliente mio, problema mio).
Non ne ho piu' voglia mezza, ho perso il sonno e ho la perenne sensazione di avere una spada sulla testa, quindi decido di tagliare la testa al toro: compro di tasca mia un letto nuovo, rendo quello difettato con la promessa di un rimborso in un futuro eventuale ordine (ma dubito fortemente che avremo piu' occasione di fare altri "affari")e avverto la cliente che glielo andro' a sostituire tra circa 30gg.
Non mi aspetto un grazie, ma nemmeno l'ennesimo rimprovero (per il disagio), anzi a dire il vero, per farsi ripagare del disagio subito avrebbe intenzione, gia' che c'e', di cambiare modello perche' in realta'....non le piace piu!!