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#16
Si, fatti spiegare bene, perchè in linea di principio è la temperatura di funzionamento che non torna: l'impianto a pavimento lavora a massimo 40°, i termosifoni a 70°. Se mandi i 70°nell'impianto a pavimento ti bolli i piedi e hai la casa hawaiana; se mandi 40° ai termosifoni è di fatto calore buttato.

Secondo me gli impianti non sono compatibili, ma sarei interessatissimo a sapere se effettivamente c'è un modo di mandarli con la stessa caldaia.

#17
da come mi ha spiegato prima il geom la caldaia dovrebbe essere regolata sulla temperatura alta x i termo, e un apparecchio aggiuntivo dovrebbe far andare l'acqua a temp + bassa all'imp a pavimento :roll: (che casino..)

però ho appena letto nel sito dell'eni una cosa interessante:

(..)
Verifica attentamente con l’aiuto di un tecnico se l’impianto esistente è adeguato all’installazione della caldaia a condensazione (per esempio la canna fumaria).
Inoltre, l’eventuale presenza di un impianto di diffusione del calore progettato per utilizzare acqua a bassa temperatura (pannelli radianti o radiatori con elevata superficie) consente di sfruttare al massimo la potenzialità delle caldaie a condensazione. In questi casi il risparmio rispetto ad un impianto tradizionale arriva al 30%, ma anche quando le condizioni non sono ottimali e i radiatori richiedono alte temperature, si otterrà un risparmio fino al 15%.
(..)


si tratta di valutare se questo 15% vale la spesa :?
berghy

#18
Ciao, chiedo venia, ha ragione il tuo geometra! :oops: :oops: :oops:
Mi sono ingarbugliato e ho chiesto lumi al mio collega, decisamente più tecnico di me, visto che si occupa della fase di preventivazione!
Funziona così: la caldaia (a condensazione) viene tarata circa a 60° (che sarà la temperatura max per i radiatori); poi con un dispositivo, solitamente il DIM (disgiuntore idrico multi-impianti) ma volendo anche con altri sistemi, si abbassa la temperatura per il pavimento fino a 38/40° max.
Se l'impianto (x quanto riguarda i radiatori) è ben dimensionato m'ha detto che funziona anche bene. Non da il confort che avresti se fosse tutto l'impianto a pavimento, però ci si avvicina.
Poi dipende anche dal budget di spesa: un impianto fatto così ha i costi aggiuntivi degli elementi (scaldando meno, devon essere di più: appunto l'impianto deve essere ben dimensionato), delle linee, del dispositivo, etc. Solo quest'ultimo si aggira intorno ai 500/550euro (a seconda) esclusa l'installazione.
E avendo più dispositivi sull'impianto, c'è più manutenzione!
Comunque è preferibile su un'abitazione di medio/grandi dimensioni.
Anche perchè devi avere il posto per i radiatori.

Io. a casa mia, che sto ristrutturando, faccio tutto a pavimento perchè ho dei muri in pietra che voglio lasciare a vista e ho difficoltà a mettere i radiatori (li aggiungo solo nei bagni).
Altrimenti, visto anche il poco tempo che passo a casa, l'avrei fatto tradizionale: l'impianto a pavimento, ripeto, è il max del confort (chi lo ha, lo sa! Comunque ci vuole un periodo d'adattamento: se sei abituato con i radiatori, devi entrare un po' nella "mentalità" dell'impianto!), ma se a casa stai poco... te lo godi poco! E la caldaia sta comunque accesa sempre da novembre a marzo circa! :roll:

Ok, aspetto gli altri pareri!
Ciao! :D
berghy ha scritto:da come mi ha spiegato prima il geom la caldaia dovrebbe essere regolata sulla temperatura alta x i termo, e un apparecchio aggiuntivo dovrebbe far andare l'acqua a temp + bassa all'imp a pavimento :roll: (che casino..)

però ho appena letto nel sito dell'eni una cosa interessante:

(..)
Verifica attentamente con l’aiuto di un tecnico se l’impianto esistente è adeguato all’installazione della caldaia a condensazione (per esempio la canna fumaria).
Inoltre, l’eventuale presenza di un impianto di diffusione del calore progettato per utilizzare acqua a bassa temperatura (pannelli radianti o radiatori con elevata superficie) consente di sfruttare al massimo la potenzialità delle caldaie a condensazione. In questi casi il risparmio rispetto ad un impianto tradizionale arriva al 30%, ma anche quando le condizioni non sono ottimali e i radiatori richiedono alte temperature, si otterrà un risparmio fino al 15%.
(..)


si tratta di valutare se questo 15% vale la spesa :?
Dio mi guardi da chi porta la cravatta i giorni di lavoro....!!! (il nonno di un mio amico) :D

Da 90 anni, sempre......W gli alpini!

#19
mi potete spiegare in parole povere come fa l impianto a pavimento ad essere piu economico come consumo se deve stare costantemente acceso?
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#20
dammispazio ha scritto:mi potete spiegare in parole povere come fa l impianto a pavimento ad essere piu economico come consumo se deve stare costantemente acceso?
Sì...può sembrare un paradosso :!: però, una volta raggiunto il regime di lavoro, la caldaia va sempre al minimo (deve scaldare l'acqua max a 40°) e nell'arco del periodo consuma mediamente un 30% meno rispetto ad un impianto acceso tutte le sere che deve pompare l'acqua a 70-75-80° x riscaldare i termosifoni! 8)
Oltre al fatto che la caldaia, bruciando meno e lavorando a temperatura più bassa, si sporca meno, richiede meno manutenzione e dura di più! :D

Però nel discorso di impianto misto, il risparmio è minore xè la caldaia deve scaldare i termosifoni almeno a 60° e...vedi i discorsi di prima!
Ciao! :D
Dio mi guardi da chi porta la cravatta i giorni di lavoro....!!! (il nonno di un mio amico) :D

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#21
grazie Alpino...
altra domanda da vera gnorri...la caldaia dell impianto a pavimento scalda anche l 'acqua (quella del rubinetto) ?
The Sisterhood of The Calf 40
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#22
Funziona così: la caldaia (a condensazione) viene tarata circa a 60° (che sarà la temperatura max per i radiatori); poi con un dispositivo, solitamente il DIM (disgiuntore idrico multi-impianti) ma volendo anche con altri sistemi, si abbassa la temperatura per il pavimento fino a 38/40° max.
Se l'impianto (x quanto riguarda i radiatori) è ben dimensionato m'ha detto che funziona anche bene. Non da il confort che avresti se fosse tutto l'impianto a pavimento, però ci si avvicina.
Poi dipende anche dal budget di spesa: un impianto fatto così ha i costi aggiuntivi degli elementi (scaldando meno, devon essere di più: appunto l'impianto deve essere ben dimensionato), delle linee, del dispositivo, etc. Solo quest'ultimo si aggira intorno ai 500/550euro (a seconda) esclusa l'installazione.
E avendo più dispositivi sull'impianto, c'è più manutenzione!
Comunque è preferibile su un'abitazione di medio/grandi dimensioni.
Anche perchè devi avere il posto per i radiatori.


150 mq su tre piani.. mi troverei dei radiatori grandi una parete? :shock:

Io. a casa mia, che sto ristrutturando, faccio tutto a pavimento perchè ho dei muri in pietra che voglio lasciare a vista e ho difficoltà a mettere i radiatori (li aggiungo solo nei bagni).

anche la mia è una casa da ristrutturare, ed è in sasso. il mio problema è che al primo e secondo piano se lo facessi a pavimento perderei cm preziosi in altezza. tra l'altro l'isolamento lo faremo interno quindi neanche sassi a vista!! l'idea era nata dal fatto che al piano terra elimineremo pavimenti e sottofondi per fare il vuoto sanitario, però vorrei valutare bene l'efficienza e la resa dell'impianto misto, senza intestardirmi su una soluzione piuttosto che un'altra, ma cercando di capire bene pro e contro. e in questo momento mi vengono dei seri dubbi riguardo al dimensionamento, non vorrei avere dei MEGA radiatori ai piani superiori.. :?

Altrimenti, visto anche il poco tempo che passo a casa, l'avrei fatto tradizionale: l'impianto a pavimento, ripeto, è il max del confort (chi lo ha, lo sa! Comunque ci vuole un periodo d'adattamento: se sei abituato con i radiatori, devi entrare un po' nella "mentalità" dell'impianto!), ma se a casa stai poco... te lo godi poco! E la caldaia sta comunque accesa sempre da novembre a marzo circa! :roll:

comunque stasera ho il colloquio con il termotecnico.. e gli lascerò circa 40 secondi per i saluti dopodiché domande a raffica!! :D :D


OT: visto che la tipologia di casa mi pare sia molto simile, non è che possiamo scambiarci alcune dritte? (ho idea + tu a me che il contrario!!) :wink:
chiuso OT
berghy

#23
dammispazio ha scritto:grazie Alpino...
altra domanda da vera gnorri...la caldaia dell impianto a pavimento scalda anche l 'acqua (quella del rubinetto) ?
Cerrrrrrrrto ! :D
Funziona come una caldaia tradizionale combinata: riscaldamento + sanitario. La linea per il sanitario va a temperatura leggermente più alta.
Generalmente, se non hai bisogno di grandi quantità di acqua calda sanitaria (x esempio due docce in contemporanea) va benissimo.
Altrimenti si abbina un accumulo da 80, 100 o 120 lt di acqua calda (a seconda delle necessità).
Ma è lo stesso discorso che vale anche per le caldaie "normali", non a condensazione: se in casa siete diverse persone che richiedono acqua calda in contemporanea (come dicevo più docce, ma anche il riempire una grande vasca), senza accumulo...qualcuno potrebbe rimanere senza! Oppure l'acqua che riempie la vasca potrebbe non essere tutta bella bollente! Tanto una caldaia standard produce, in media, 12/13 lt d'acqua calda al minuto. Se la richiesta è maggiore, occorre un aiuto!
Ciao! :D
Dio mi guardi da chi porta la cravatta i giorni di lavoro....!!! (il nonno di un mio amico) :D

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#24
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comunque stasera ho il colloquio con il termotecnico.. e gli lascerò circa 40 secondi per i saluti dopodiché domande a raffica!! :D :D


OT: visto che la tipologia di casa mi pare sia molto simile, non è che possiamo scambiarci alcune dritte? (ho idea + tu a me che il contrario!!) :wink:
chiuso OT[/quote]

Volentieri, come no! :D
Fai sapere anche cosa ha detto il tuo termotecnico!
Così magari prox settimana se ne discute!
Ora x sto fineweek, stacco!
Ciao! :D
Dio mi guardi da chi porta la cravatta i giorni di lavoro....!!! (il nonno di un mio amico) :D

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