Artista interessante, poliedrico, divertente (a volte drammatico da brividi) ma geniale.... sì, ma fino a che punto?
E' il più quotato, è destinato a diventare un mito, come un Duchamps... e questo ci fa anche onore in patria.
Eppure certe sue trovate propagandistiche (W.Allen
mascheramenti surrealisti, Troisi
il funerale, .. ) non sono nulla di nuovo; molte sue provocazioni sono un po' sature, mi riferisco all'oggetto della provocazione che colpisce sempre la categoria del comune sentire e protestare. Insomma, il messaggio che ne ricavo a volte è quasi qualunque ( e non qualunquista), visto che lui di messaggi è consapevole di darne.
Leggendo poi questa intervista on line (in basso), i riferimenti ai mezzi di comunicazione sono molteplici (
E se penso all’eredità l’unica cosa che mi viene in mente è il quiz televisivo).
Mi chiedevo quanto fosse indipendente, o se lo fosse più di noi di fronte alle cose, intendo dire: quanto riesce a liberarsi dell'opinione pubblica e agire a prescindere dal suo giudizio o dalle sue attese? Ecco in cosa non lo trovo efficace o meglio non più efficace di un altro.
http://www.sculpture.org/documents/scma ... elan.shtml