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Re: Eccellenza italiana nel mobile

#47
ale241 ha scritto:Sono veramente pochi quelli che comprano Cassina in Italia. Magiche vetrine, la collezione "I Maestri" li fa vivere di rendita, ma i loro pezzi sono spesso acquistati per ragioni di standing, esempio per arredare le hall degli alberghi o degli studi dentistici. Non voglio generalizzare, ne balnalizzare, ma spesso è così.
L'esempio di Cassina è illuminante su come la logica del lusso e del fashon stia tentando di entrare anche nel nostro mondo. Cassina appartiene al Gruppo Charme, targato Montezemolo e Della Valle. Il Gruppo di Private Equity è stato creato per acquisire società di arredamento di fascia altissima, quali altre aziende ci sono in questo gruppo?per fare gruppo e per arrivare alla quotazione borsistica ottenendo moltiplicatori price/earning tipici del lusso: un grande affare per chi l'ha quotato. Il Gruppo difende molto bene l'immagine del made in Italy in giro per il mondo perchè ha le dimensioni per portare avanti progetti ambiziosi e perchè ha le connection da sfruttare (Ferrari, Tod's, ecc.), sviluppa un fatturato di circa 200 milioni, prevalentemente sull'estero. Cassina in precedenza apparteneva ad un Gruppo Francese. Buona parte della produzione è esternalizzata.
Bravissimi nel gestire l'immagine, il marketing, quanto di più simile ad un'impresa del fashon.
Solaria, le aziende che tu definisci commerciali di cui si parla nel forum, sono quelle che hanno le dimensioni sufficienti per andare all'estero e che l'estero in genere ci invidia. Lema, Poliform, Scavolini, Snaidero, Molteni, quando arredano le case all'estero sono percepite come offerta di fascia altissima ed espressione massima dell'arredamento internazionale. Forse in Italia non sarà questo il comune sentire, anche perchè grazie a Dio l'offerta a cui siamo abituati è amplissima, ma ti assicuro ancora una volta che la qualità media a cui siamo abituati è decisamente alta
Non confondiamo il design , marketing, con la qualità intrinseca di un prodotto.Di alcuni marchi che hai citato non si parla molto bene nel forum.E' possibile che si vendano principalmente per il design e per l'abilità della comunicazione delle immagini dell'azienda
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: Eccellenza italiana nel mobile

#48
Ale scrive
"Credo che "piccolo e non sia sempre bello" e quindi prediligo aziende più strutturate "
Credo che ci siano i pro ed i contro. Le aziende più grandi dovrebbero garantirti un rapporto qualità/prezzo migliore, ma non sempre è così.Dall'altro lato le aziende piccole ti garantiscono spesso un maggiore controllo di qualità su ogni prodotto ed un maggiore controllo all'ordine. Abbiamo visto alcune cucine arrivate con dimensioni stranissime che non erano state controllate. Quando ho acquistato la cucina Binova la signora dell'azienda ha analizzato punto per punto l'ordine della cucina con il rivenditore ed il rivenditore mi ha ritelefonato per chiedermi se volevo certi optional consigliati dall'azienda nello specifico di quel progetto. Per me questa è accuratezza. Nessun pezzo è arrivato con difetti di fabbrica, ammaccato,rotto.Non mi va che il mio ordine venga messo nella massa di migliaia e migliaia di ordini senza che venga controllato scrupolosamente nei dettagli
Poi una cosa che manca e non so se solo in Italia è la possibilità di acquistare dei modelli che siano continuativi( magari meno di grido) ovvero che l'azienda ti possa garantire anche a distanza di 15 anni di acquistare ante, mobili e quant'altro dello stesso modello. Questo è fondamentale per i traslochi quando devi adattare una cucina o dei mobili a misura o in caso di rotture ecc.Questo si che sarebbe un servizio che le aziende grandi potrebbero garantire più facilmente, ma non lo fanno.Se non sbaglio la Alno questo servizio lo fa per alcuni modelli
Ultima modifica di Solaria il 28/03/12 15:45, modificato 4 volte in totale.
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Re: Eccellenza italiana nel mobile

#49
Peppezi ha scritto:Beh su questo non ci piove, ma almeno qui al sud sai bene che il primo impianto è frutto di immensi sacrifici dei genitori (nella maggior parte dei casi) che spesso mette risparmi di una vita a disposizione dei figli che si sposano e qua al sud ci tengono in tanti a far bella figura nel giorno del ricevimento dei regali.
Vivendo anch'io al sud, non posso che confermare quello che dici. Qui, come tu scrivi, "per fare bella figura", son disposti a spendere cifre enormi, tirando la cinghia. E non solo per l'arredamento.

Tanto che a volte si arriva al grottesco: conosco personalmente un tipo che è pieno di debiti ma si è comunque comprato il macchinone...per fare scena :roll:

Quindi in definitiva non so quanto gli italiani (generalizzo per semplificare) abbiano davvero un buon gusto più sviluppato o se semplicemente è frutto della consuetudine, questo spendere di più.

Conosco tanta gente straniera: quelli veramente ricchi lì, preferiscono spendere in mega vacanze piuttosto che in arredamento e/o accessori.

Generalizzando, quindi, direi che loro sono più propensi ad acquistare "esperienze", mentre noi oggetti (la cucina, i vestiti griffati, l'i-phone e tutto ciò che fa....status).

Da questo punto di vista, mi sento più anglosassone quindi, perchè fosse per me spenderei tutti i miei spiccioli in vacanze :wink:

Bel thread comunque.
"La miglior vendetta? La felicità. Non c'è niente che faccia più impazzire la gente che vederti felice" (A.Merini)

Re: Eccellenza italiana nel mobile

#50
Peppezi ha scritto: Il problema principale è che nel moderno c'è un totale appiattimento di forme e materiali, soprattutto nei materiali. Ma è una cosa che ritengo normale, in pochi possono spendere quelle cifre per arredare casa, quando entrano le giovani coppie provo spesso invano a convincerli a comprare l'indispensabile ma fatto bene, ma non tutti hanno gusto e sensibilità per la casa e vengono letteralmente soffocati dalle riviste e dalle vetrine dei negozi medi. L'offerta di mobili di qualità c'è, manca sostanzialmente chi ha il coraggio di proporli e imporli alla propria clientela e soprattutto manca oggi la fiducia nel futuro per osare qualcosa di più.
Peppezi ha scritto:Beh il succo è che oggi l'italiano medio (il ricco continua a essere ricco, forse più di prima) non riesce più a mettere praticamente nulla da parte, va tutto via per le spese ordinarie, le tasse, la benzina, etc etc.
Una volta si vendevano molti secondi impianti (divani, cucine, etc etc), oggi quella fetta di mercato è andata a farsi benedire (parlando sempre di italiano medio). A questo si aggiunge che la gente è preoccupata di perdere il lavoro o di indebitarsi oltremodo e non osa magari l'acquisto.
.......................
la banca vuole garanzie che non può dare. Ecco, questa è la fotografia dell'Italia, meno soldi, rubinetti chiusi, sfiducia generale e poca gente in giro.
Mi trovi totalmente d'accordo. En passant: sul tuo sito veramente bei mobili :o
Fabietty ha scritto:Te l'ho chiesto perché ho mostrato il render della cucina al barista vicino al mio studio il quale ha commentato: la volta che ti separi, ti spari sulle b@lle.
Eh, però dì al barista che mica un giovane può cominciare così, con queste premesse! :shock:
Solaria ha scritto:Poi una cosa che manca e non so se solo in Italia è la possibilità di acquistare dei modelli che siano continuativi( magari meno di grido) ovvero che l'azienda ti possa garantire anche a distanza di 15 anni di acquistare ante, mobili e quant'altro dello stesso modello. Questo è fondamentale per i traslochi quando devi adattare una cucina o dei mobili a misura o in caso di rotture ecc.Questo si che sarebbe un servizio che le aziende grandi potrebbero garantire più facilmente, ma non lo fanno.
Giustissimo, presi nel vortice dell'innovazione non si pensa alla durata.
Leelee ha scritto:Generalizzando, quindi, direi che loro sono più propensi ad acquistare "esperienze", mentre noi oggetti (la cucina, i vestiti griffati, l'i-phone e tutto ciò che fa....status).
Anche questo è vero: la ricchezza tramutata in oggetti si può ostentare più facilmente e a lungo, la ricchezza spesa in "esperienze" no. :|
Dove sta una rosa e innanzitutto dove sta il vento? Il vento è tutto sempre fuori di sé, cioè folle. La follia è la foglia al vento e folle è proprio colui che si perde nel vento, come le foglie e i fiori degli alberi. (A. Conte)

Re: Eccellenza italiana nel mobile

#51
Non è un mistero che gli italiani abbiano un vero culto per la casa, vista non come bene di consumo ma come investimento e espressione del proprio status.
Sono stato in Inghilterra dai miei parenti e ho visto le loro case e quelle dei vicini in quartiere abbastanza elegante con molto verde alla periferia di Londra.
Mi sono sembrate curate e molto ordinate ,ma arredate con gusti ben diversi dai nostri.
Bagni e cucine , sebbene appena rifatti, mi sembravano decisamente datati; amano molto stoffe e tappeti e qui probabilmente ci sanno fare avendo tante ditte di tessuti coordinati che ti permettono di realizzare felicissimi accostamenti cromatici ; tutti , proprio tutti, hanno in casa mobili antichi , di famiglia o comperati nei tanti negozi di antiquariato.
I gusti sono profondamente diversi, ma non mi sento di parlare di superiorità italiana.
Forse dovremmo imparare da loro l'amore per i giardinetti (così curati) e per l'antiquariato ( da anni trascurato in Italia)

Re: Eccellenza italiana nel mobile

#52
Iris
Quello che hai detto è verissimo! C'è un culto per la tradizione che noi non abbiamo.L'italiano vuole l'ultima novità,e l'ultima moda ,molti stranieri in casa amano di più la tradizione.E questo in tutto il nord Europa.
C'è un 'attenzione maggiore al paesaggio/città. Da noi puoi trovare case ristrutturate benissimo in condomini cadenti
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Re: Eccellenza italiana nel mobile

#54
Solaria ha scritto:Ale scrive
"Credo che "piccolo e non sia sempre bello" e quindi prediligo aziende più strutturate "
Credo che ci siano i pro ed i contro. Le aziende più grandi dovrebbero garantirti un rapporto qualità/prezzo migliore, ma non sempre è così.Dall'altro lato le aziende piccole ti garantiscono spesso un maggiore controllo di qualità su ogni prodotto ed un maggiore controllo all'ordine. Abbiamo visto alcune cucine arrivate con dimensioni stranissime che non erano state controllate. Quando ho acquistato la cucina Binova la signora dell'azienda ha analizzato punto per punto l'ordine della cucina con il rivenditore ed il rivenditore mi ha ritelefonato per chiedermi se volevo certi optional consigliati dall'azienda nello specifico di quel progetto. Per me questa è accuratezza. Nessun pezzo è arrivato con difetti di fabbrica, ammaccato,rotto.Non mi va che il mio ordine venga messo nella massa di migliaia e migliaia di ordini senza che venga controllato scrupolosamente nei dettagli
Poi una cosa che manca e non so se solo in Italia è la possibilità di acquistare dei modelli che siano continuativi( magari meno di grido) ovvero che l'azienda ti possa garantire anche a distanza di 15 anni di acquistare ante, mobili e quant'altro dello stesso modello. Questo è fondamentale per i traslochi quando devi adattare una cucina o dei mobili a misura o in caso di rotture ecc.Questo si che sarebbe un servizio che le aziende grandi potrebbero garantire più facilmente, ma non lo fanno.Se non sbaglio la Alno questo servizio lo fa per alcuni modelli
Solaria, tra gli altri marchi del Gruppo Charme ti posso citare Cappellini e Alias.
Per ciò che concerne le aziende di cui non si parla non troppo bene nel forum, confermo che ci sono pareri, ma non mi farei condizionare. Ci sono anche tanti pareri invece positivi.
Per quanto concerne le aziende + strutturate, possono esistere eccezioni, ma in generale resto del mio parere, altrimenti dovremmo andare tutti a comprare i mobili dai falegnami e le scarpe dai calzolai.
Sono contento del fatto che ti sei trovata bene con Binova. Mi risulta però che l'azienda in difficoltà sia stata acquistata dalla Miton (ex proprietario dell'Aran), non so se anche agli altri esperti risulta qualcoa del genere. Una situazione complessa a dir poco.
Per quanto riguarda gli oggetti che possono durare una vita, se questo può essere in parte vero per una sedia o per un tavolo, lo vedo meno bene per un sistema, dove la tecnologia e le esigenze di consumo nel tempo cambiano rapidamente. Pensa ad esempio alle esigenze di incasso elettrodomestici nella cucina. Infatti in questo settore non ci sono progetti eterni, ma al massimo restyling.
Operatore professionale, nel forum a titolo personale. Credo che "piccolo e non sia sempre bello" e quindi prediligo aziende più strutturate quali Scavolini, Snaidero, Valcucine, Ernestomeda...e tante altre.

Re: Eccellenza italiana nel mobile

#55
Beh della proprietà di Binova non sono al corrente. Ma questo importa relativamente come vedi Cassina è sempre Cassina anche se cambia la proprietà. Ho comprato Binova recentemente e ti posso dire che l'evasione dell'ordine è stata davvero minuziosa,ed anche tutto è arrivato in perfetto stato. Questo è controllo di qualità in tutta la catena dal controllo dell'ordine,controllo in fabbrica, all'imballo ed al trasporto.
Per quanto riguarda i modelli continuativi li trovo indispensabile in certi casi. Se ci fai caso in molte cucine straniere la lavastoviglie non è incassata e neppure il frigo proprio per ovviare a questi problemi che ovviamente si possono verificare nel tempo. Se scegli modelli tradizionali o classici moderni di cucina, questa ti dura una vita se di buona qualità
ale241 ha scritto: [/color]
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Sono contento del fatto che ti sei trovata bene con Binova. Mi risulta però che l'azienda in difficoltà sia stata acquistata dalla Miton (ex proprietario dell'Aran), non so se anche agli altri esperti risulta qualcoa del genere. Una situazione complessa a dir poco.
Per quanto riguarda gli oggetti che possono durare una vita, se questo può essere in parte vero per una sedia o per un tavolo, lo vedo meno bene per un sistema, dove la tecnologia e le esigenze di consumo nel tempo cambiano rapidamente. Pensa ad esempio alle esigenze di incasso elettrodomestici nella cucina. Infatti in questo settore non ci sono progetti eterni, ma al massimo restyling.[/quote]
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Re: Eccellenza italiana nel mobile

#56
non confermo la notizia perchè non ne so nulla: sono fuori zona ma quando ci sono le acquisizioni per "crisi" è cosa buona e giusta che il nuovo acquirente faccia una drastica pulizia di metodi, uomini, mezzi, modelli perchè se la ditta andava male andava male per qualcosa e se non la cambi continua ad andare male...non so se mi sono spegazzato... guai se c'è la continuità (che solaria chiederebbe giustamente)....
Pax tibi Marce

Re: Eccellenza italiana nel mobile

#57
Non buttiamo fango sulle ottime aziende italiane :!: Poltrona frau, Cassina e tante altre pur essendo cambiata la proprietà sono ugualmente rimaste a livello di eccellenza. Sono cucine per intenditori ,infatti non ho visto nel loro catalogo la cucina di nonna papera.
E le tasse fino a prova contraria le pagano :!:
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Re: Eccellenza italiana nel mobile

#58
Guai a pensare che si voglia buttare fango. Anzi sono contento che ci siano state queste acqusizioni, perchè finiscono per rendere più forte il made in Italy nel mondo. Decisamente però se un'azienda viene acquisita è perchè la gestione un po troppo artigianle precedente non aveva prodotto grandi risultati, anzi...
Sono convinto da sempre che servano industrie e strutture di certe dimensioni e conti economici per poter portare avanti progetti importanti. Dove si fa qualità, ma anche corretta gestione finanziaria e tanto demonizzato marketing.
Le visioni più romatiche sono suggestive, ma si scontrano poi con la realtà dei fatti.
E un'azienda che chiude oltre a non potere dare continuità, è sempre una sconfitta per il Paese.
Operatore professionale, nel forum a titolo personale. Credo che "piccolo e non sia sempre bello" e quindi prediligo aziende più strutturate quali Scavolini, Snaidero, Valcucine, Ernestomeda...e tante altre.

Re: Eccellenza italiana nel mobile

#59
ale241 ha scritto:Guai a pensare che si voglia buttare fango. Anzi sono contento che ci siano state queste acqusizioni, perchè finiscono per rendere più forte il made in Italy nel mondo. Decisamente però se un'azienda viene acquisita è perchè la gestione un po troppo artigianle precedente non aveva prodotto grandi risultati, anzi...
Sono convinto da sempre che servano industrie e strutture di certe dimensioni e conti economici per poter portare avanti progetti importanti. Dove si fa qualità, ma anche corretta gestione finanziaria e tanto demonizzato marketing.
Le visioni più romatiche sono suggestive, ma si scontrano poi con la realtà dei fatti.
E un'azienda che chiude oltre a non potere dare continuità, è sempre una sconfitta per il Paese.
cio che dici è valido... ma presume che se una azienda cresce, una concorrenziale decresce. è una altalena continua. ha senso?
io non ne sono sicuro.
metiamo per assurdo che l'italia domini il mondo in termini commerciali, dopo aver saturato il mercato mondiale cosa facciammo? secondo me il discorso attuale non fila tanto. secondo me bisogna riscrivere completamente i mercati. il pil non può crescere per sempre.
anche se mettessimo insieme tutte le imprese del legno del paese, non avremo mai una azienda leader perchè è qui il problema. non serve un leader serva una rete di piccole formichine che appena una muore viene sostituita da una nuova che me prende il posto. è come portare 500 persone in aereo oppure 100.... se ne porti 500 e si vero che fai un viaggio solo, ma se l'aereo casca hai ammazzato 500 persone. con il volo da 100 farai 5 viaggi, ma se un degli aerei casca, non avrai perso 500 persone.
non so se rendo l'idea.

Re: Eccellenza italiana nel mobile

#60
Anche se eticamente potrebbe sembrare ingiusto, il mondo funziona così e non solo quello economico.
Anche in natura c'è la selezione naturale, anzi è proprio questo meccanismo che ha messo in moto l'evoluzione. Se il debole non soccombesse e il forte non prevalesse, non si innescherebbe il miglioramento.
Poi possiamo provare a correggere questo schema, ma le economie più forti sono quelle dove la competizione gioca un ruolo rilevante. Se non ci rendiamo conto di questo, di come va il mondo, rischiamo di finire sempre di più ai margini, accecati da visioni romantiche.
Poi come dico possiamo mettere mano a correttivi per rendere il mercato meno spietato, ma le cose funzionano così, volenti o nolenti.
Operatore professionale, nel forum a titolo personale. Credo che "piccolo e non sia sempre bello" e quindi prediligo aziende più strutturate quali Scavolini, Snaidero, Valcucine, Ernestomeda...e tante altre.