http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01 ... ica/88039/
1.
Il primo punto di sconcerto per il Ruby-gate, è la ricattabilità di Berlusconi. La telefonata in cui Ruby
parla dei cinque milioni è stata subito cancellata. Invece è il cuore. Un Harem di trenta mantenute è prima di tutto una minaccia persino per gli elettori di destra che vogliono un Berlusconi non interdetto dalle grassazioni di qualche squinzietta che fa foto con il videofonino.
2. Le ragazze dell’Olgettina sono
prostitute. So che la parola è difficile da pronunciare – il garantista Sansonetti a Canale 5 mi ha dato del “fascista” per averlo ripetuto – ma quello sono. Persone che si vendono in cambio di soldi. Solo questo permette di chiarire che l’inchiesta non è campata per aria. La prostituzione è la fine del mito del seduttore berlsuconiano. Le ragazze dell’Olgettina non sono pie donne (come vuole spiegarci Signorini) e nemmeno “povere vittime” (come dice Concita De Gregorio) ma arrampicatrici senza scrupoli, che se ne vanno a gridare al martirio con il loro patetico corredo di accessori griffati e tacchi a spillo.
3
. Berlusconi non è un satiro gioioso, da condannare in nome di una morale perbenista, ma un malinconico, crespuscolare vecchietto allucinato dai fantasmi di un desiderio distorto. Gli mangiano sulla testa. Lo prendono per "censured". Se lo rigirano come un pedalino. Lo disprezzano nei loro dialoghi: “Mi fa schifo… Gli tirerei un Duomo in faccia”.
4.
Il Ruby-gate è la tromba della finta meritrocrazia propagandata dal centrodestra. La ragazza che prende 120 mila euro al mese (come un piccolo manager!) è un insulto a chi lavora. Le donne che hanno la mia solidarietà sono quelle che fanno le serate in paninoteca per pagarsi gli studi, non quelle che fanno i pompini per comprare il plasma a mammà e la macchima a turboiniezione.
Mi chiedo allora come mai, fra i politici, le parole più folgoranti sul Ruby-gate le ho sentite da tre persone che non sono nella prima linea. Il primo è Italo Bocchino, che a Ballarò, ha detto con geniale arguzia: “Sarà un benefattore, Berlusconi, ma come mai non c’è nemmeno una vecchina, una cassintegrata, una terremotata di Onna, fra le beneficiate dell’Olgettina?”. E’ una beneficenza ad esclusivo uso delle siliconate, diciamo. Il secondo è Ignazio Marino, che ha fatto perdere le staffe a Castelli: “Se mio nonno a ottant’anni corresse dietro a una diociottenne mi preoccuperei”. L”ultimo è Nichi Vendola, l’unico, per ora, a cui ho sentito usare l’arma corrosiva dell’ironia. “Vedo che i festini di Berlsuconi erano segnati dallo streap tease delle poliziotte e delle infermiere. Evidentemente – ha detto a Genova con la sala che si sbellicava dalla risate – un vano tentativo di esorcizzare le sue due principali paure”. Se i frequentatori dei salotti di Porta a Porta dicessero questo, e citassero qualche brandello di quelle mostruose intercettaizoni, non ce ne sarebbe per nessuno.