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- 03 luglio 2013

Un complesso d’idee e soluzioni

Smart Home project: Sostenibilità, Mobilità, Ambiente-Domotica, Risparmio Energetico, Tecnologia, tutto in uno. Con un acronimo “intelligente” troviamo una proposta altrettanto geniale, la Smart Home Project, nata dall’idea del giovane ingegner Paolo Berro che a 21 anni perse la mobilità dalle spalle in giù per un grave incidente stradale; con la consulenza di Aldo Cibic e lo studio Play Architetti.   Il progetto è caratterizzato dalla realizzazione di un’abitazione sostenibile a 360°, con lo scopo di agevolare la vita domestica delle persone disabili, capace di integrare tecnologia, domotica, ed eco sostenibilità.  Un’architettura quindi, pensata per rivoluzionare la vita di tutte le persone legate ad una situazione di disabilità, priva di barriere architettoniche o difficoltà a percorrere e rendere fruibili tutti gli spazi di attività e i servizi domestici.  

Smart Home idea

Inizialmente il progetto prendeva in considerazione l’idea di trasformare un’abitazione anni ’80 strutturata su più livelli e quindi con molte rampe di scale, in una struttura ad accessibilità totale.    Dal confronto con l’architetto Cibic però, è nato qualcosa di diverso e ancora più ambizioso: Smart Home. Infatti, l’architetto propone di pensare in modo differente, senza escludere l’accessibilità, bensì aggregando altri stadi di emancipazione, quali la tecnologia più avanzata in ambito di domotica, architettura sostenibile e risparmio energetico.   I dispositivi di domotica che sarebbero stati presenti in casa avrebbero dovuto anch’essi eliminare ogni tipo di barriera architettonica, come ad esempio i comandi a tocco o a sfioro: infatti, l’idea è tata quella di gestirli tramite l’uso della voce, tramite l’utilizzo di un software di riconoscimento vocale. L’idea è di creare una sorta di dialogo tra la struttura reale e la parte tecnologica, con lo scopo di gestire tutti i controlli.

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