- 08 luglio 2020

Le caratteristiche e il funzionamento

Le asciugatrici a pompa di calore si basano su un’innovativa tecnologia grazie alla quale sia il riscaldamento che il raffreddamento dell’aria vengono regolati da un compressore a gas refrigerante; quest’ultimo, in altre parole, genera il calore necessario per asciugare il bucato e allo stesso tempo condensa l’umidità da esso estratta.

Gli apparecchi di questo tipo funzionano, sostanzialmente, come i climatizzatori; all’interno della pompa di calore troviamo infatti troviamo non solo il compressore ma anche il circuito frigorifero nel quale gira il liquido refrigerante. Il motore ha una doppia funzione: da una parte fa ruotare il cestello, dall’altra mette in moto laventola, che a sua volta dà origine al processo di ricircolo dell’aria.

L’aria calda viene diffusa nel cestello tramite appositi fori e riscalda i tessuti; l’umidità invece fuoriesce attraverso un filtro, che ha anche la funzione di trattenere fibre e pelucchi, e poi viene trasformata – insieme al vapore – in liquido, il quale finisce nel serbatoio di raccolta.

Quali vantaggi offre un'asciugatrice di questo tipo

Rispetto a quelle a condensazione e ventilazione, le asciugatrici a pompa di calore consumano molta meno energia ma anche meno acqua e questi sono due vantaggi di non poco conto; anzi, sono le caratteristiche che ne hanno decretato il successo. Ma non finisce qua.

La pompa di calore lavora a una temperatura di esercizio intorno ai 45 gradi, mentre nel caso dei modelli più tradizionali si parla di 60-65 gradi; questi significa che il bucato si stressa molto meno e che gli indumenti – anche quelli più delicati - si conservano meglio nel tempo. Il processo di asciugatura, inoltre, risulta più rapido.

E ancora, l’acqua prodotta dalle asciugatrici di questo tipo, derivante dall’umidità e dal vapore, può essere riutilizzata in diversi modi, ad esempio nel ferro da stiro, in quanto priva di calcare. Quindi è possibile evitare l’acquisto di acqua distillata.

Infine, si fa presente che si tratta di elettrodomestici privi di tubo di scarico, che di conseguenza possono essere posizionati in qualsiasi punto della casa. Anche sopra la lavatrice, in modo da ottimizzare lo spazio disponibile.

Quali sono i migliori produttori

Vi abbiamo mostrato in precedenza 4 asciugatrici a pompa di calore proposte da Siemens, Aeg, Bosch e Miele. Questi brand si collocano senza dubbio fra i migliori produttori del settore. Altri marchi che garantiscono un elevato livello qualitativo sono i seguenti:

  • Indesit: nel catalogo della multinazione italiana troviamo pochi modelli, meno di 10, di cui 2 senza oblò frontale. La capacità di carico varia dai 7 ai 9 kg. La classe di efficienza energetica, invece, può essere A+, A++ e A+++.
  • Samsung: le asciugatrici a pompa di calore firmate dalla multinazionale sudcoreana sono una ventina, in classe A++ oppure A+++. Anche in questo caso, a seconda dell’apparecchio la capacità massima va da 7 a 9 kg.
  • Electrolux: il marchio svedese produce quasi venti asciugatrici a pompa di calore in classe A+, A++ oppure A+++. Capacità: 7, 8 oppure 9 kg.
  • Candy: Il brand italiano è uno dei pochi a produrre anche asciugabiancheria a pompa di calore con capacità pari a 10 kg, quindi molto adatte alle famiglie più numerose. In compenso, non ci sono modelli in classe A+++.
  • Beko: anche nel caso del marchio turco troviamo all’incirca venti pompe di calore, da quelle slim (7 kg) a quelle da 10 kg.


Doveroso citare anche il marchio coreano Lg, nel cui catalogo figura una decina di pompe di calore. Alcuni modelli rientrano addirittura nella classe di efficienza energetica A+++-10%.

Un confronto con i modelli a condensazione

Quali sono le differenze fra un’asciugatrice a pompa di calore e una a condensazione? Quest’ultima, dal punto di vista tecnologico, è meno evoluta ma anche strutturalmente meno complessa. Il costo è nettamente inferiore: i modelli migliori costano fra i 500-700 euro. Quelli a pompa di calore, invece, arrivano anche a 1.200-1.300 euro.

D’altra parte, però, le pompe di calore permettono di abbattere in modo significativo il consumo di energia elettrica ed è questo il loro punto grande punto di forza: ce ne sono ormai diverse che si collocano nelle classi A+++ e A+++-10%.

E ancora, le asciugabiancheria a pompa di calore trattano con maggiore delicatezza il bucato, in quanto operano a temperature inferiori. Per quanto riguarda la capienza, invece, non ci sono grandi differenze: in entrambi i casi si sceglie fra cestelli da 7,8,9 e 10 kg. Se la famiglia è numerosa e l’elettrodomestico viene usato spesso, consigliamo di optare per una pompa di calore.