Freezer, scegliere bene per non sprecare

- 12 marzo 2018

Temperatura freezer

Forse non ci avete mai pensato, ma quando si parla di taglio della pesa e risparmio alimentare, il nostro maggiore alleato si trova in cucina. Si tratta del freezer, capace di conservare gli alimenti per lungo tempo, consentendone un consumo dilazionato e un significativo taglio agli sprechi. La temperatura minima di - 18 gradi, stabilita da standard europei, garantisce, infatti, la conservazione dei cibi, impedendo la proliferazione di microorganismi e garantendo la conservazione delle proprietà nutritive degli alimenti, comprese le vitamine. Si possono congelare le verdure di stagione, sia cotte e crude, la frutta fresca o troppo matura. E se abbiamo fatto male i conti, cucinando una quantità di cibo eccessiva, è possibile congelare gli avanzi. Col vantaggio di avere in freezer piatti home-made pronti all’uso. Anche gli acquisti in eccesso, o prossimi alla data di scadenza, possono essere congelati e consumati successivamente. Scegliere bene i freezer per non sprecare è semplice. I congelatori col simbolo a quattro stelle raggiungono i -30 gradi garantendo il congelamento rapido dei cibi freschi. Per un risultato perfetto, il sottovuoto è un buon alleato perché ottimizza la capacità del congelatore di mantenere i cibi a una temperatura costante. Ad aiutare in questo senso c’è anche la tecnologia che permette di realizzare freezer domestici dall’efficienza professionale con un basso consumo energetico garantito dalle classi A+, A++ e A+++. Il congelatore in foto Smeg, FF354XL dall’estetica classica in acciaio inox antimacchia a libera installazione è pensato per chi ha necessità di conservare grandi quantità di alimenti. Dotato di classe energetica A+ e tecnologia No Frost si caratterizza per la suddivisione interna degli spazi volti alla praticità: 5 cassetti e 2 vani con coperchio a ribaltina.

Congelatori a pozzo

Chiamato anche congelatore orizzontale, il freezer a pozzo è la soluzione migliore per chi necessita di un grande spazio di stoccaggio per i propri surgelati. Generalmente più ingombrante dell’omologo verticale, ma più economico dal punto di vista del consumo energetico, il freezer a pozzo può essere collocato in una stanza di servizio o addirittura in garage dove beneficerà di una bassa temperatura ambientale in grado di tagliare i costi in bolletta. A ridurre i consumi c’è anche il sistema ad apertura orizzontale che ostacola l’ingresso dell’aria esterna. Tanto che, a parità di carico, si stima che un freezer a pozzo consenta di risparmiare circa il 30% rispetto a un congelatore verticale. In ogni caso, che si scelga o meno un modello a pozzo , nella scelta di un freezer per non sprecare, è importante valutare la dimensione più adeguata ai nostri bisogni reali: andranno calcolati circa 40 litri a persona. Fondamentale ai fini del risparmio anche il sistema di sbrinamento automatico. La tecnologia Low Frost del congelatore Electrolux EC3231AOW in foto riduce la formazione del ghiaccio dell’80% e, grazie al suo design intelligente Space Plus, è in grado ottimizzare la capacità interna consentendo di avere la capienza di modelli 30 cm più grandi.

Congelatore con cassetti

Se non abbiamo l’esigenza di congelare grandi quantitativi di prodotti, potremmo indirizzarci sui congelatori verticali. Grazie alla presenza di comodi cassetti estraibili, infatti, questi freezer ci permettono di suddividere gli alimenti per categoria, semplificando le operazioni di recupero e selezione. Se la capacità di un freezer verticale è generalmente minore rispetto ai congelatori a pozzo, va anche messa in conto l’impossibilità di sfruttare lo spazio interno determinata dall’ingombro dei cassetti. Ecco allora che scegliere bene per non sprecare significa anzitutto analizzare le proprie necessità e acquistare un prodotto che sia in grado di soddisfarle al meglio. Di sicuro, grazie alla suddivisione razionale degli spazi, che consente una chiara panoramica dell’ assortimento, si annulla il rischio di dimenticare prodotti in giacenza per troppo tempo, evitandoci di dover buttare cibi non più consumabili. I freezer verticali, proposti con design accattivanti e arredanti, sono generalmente più costosi degli omologhi orizzontali. Il vantaggio è che possono essere collocati direttamente in cucina, una dispensa di congelati sempre a portata di mano. Il freezer verticale bianco Serie 6 GSN36BW30 proposto da Bosh in foto garantisce una grande flessibilità nella gestione dello spazio interno grazie alla presenza di piani e cassetti rimovibili. La tecnologia FreshSense monitora costantemente la temperatura interna del congelatore mantenendola costante indipendentemente dalla temperatura esterna. Il tutto a un consumo ridotto garantito dalla classe A++. Il sistema di ventilazione Multi Airflow system, inoltre, migliora del 40% la circolazione dell’aria attraverso speciali diffusori che consentono di avere una temperatura omogenea in ogni scomparto. Il sistema SuperFreezing consente inoltre di proteggere i surgelati dallo sbrinamento durante l’immissione di nuovi prodotti e un rapido abbattimento dei cibi freschi.

Termostato freezer

Il termostato è quella componente che monitora e regola la temperatura di un freezer, mantenendola costante attraverso il sistema di refrigerazione. Pertanto, per essere efficiente dal punto di vista energetico ed efficace nella conservazione dei cibi, un freezer deve integrare un termostato di buona qualità che diventa uno degli elementi su cui puntare quando si sceglie un freezer per non sprecare. Tra le tante proposte all’avanguardia c’è il modello Whirpool WVE26622 NFX in foto. La sua tecnologia 6° Senso controlla in maniera continuativa la temperatura interna dell’elettrodomestico abbassandola quando necessario e limitando il consumo effettivo al momento del bisogno. Grazie alla classe energetica A++ e al sistema Eco Night che premette di sfruttare in maniera automatica gli sconti energetici notturni, il consumo effettivo è di soli 246 kwh. La sua vocazione al risparmio è completata anche dalle ridotte dimensioni 190 x63 cm, dalla capacità di 260 litri, e dal il sistema No Frost integrato. La possibilità di conservare basse temperature fino a 24 ore in caso di black out, rende questo congelatore adatto alla protezione anche ai cibi più prelibati e costosi.

Consumi energetici freezer

Oltre alla forma e alle dimensioni, una qualità non trascurabile per un buon freezer è quella di fornire consumi energetici adeguati unite ad una serie di funzionalità utili al suo buon funzionamento. Ogni freezer che si rispetti dovrebbe innanzitutto possedere la modalità “No Frost”: essa serve a rendere più difficile la formazione di brina e residui di ghiaccio all’interno dell’elettrodomestico, evitando così di dover ricorrere ciclicamente alle tipiche, lunghe e noiose operazioni di sbrinamento a cui invece vanno spesso obbligatoriamente sottoposti i freezer più attempati. Tali operazioni prevedono lo spegnimento del prodotto e il suo completo svuotamento affinché lo sbrinamento possa avvenire a dovere, così da poter poi ricominciare ad usarlo correttamente: poterne fare a meno farà sicuramente tirare un sospiro di sollievo a molti. Ma come funziona di preciso la modalità “No Frost”? I più moderni congelatori possono vantare al proprio interno la presenza di un ventilatore sempre funzionante (tranne quando si apre la porta) e di alcune resistenze – dette appunto di sbrinamento – che funzionano per alcuni minuti secondo cicli stabiliti da un timer: in questo modo questi accessori eliminano l’umidità all’interno del contenitore e riducono drasticamente la formazione di brina sulle pareti e sulla superficie delle confezioni degli alimenti.
br> Fatta chiarezza sulla funzione “No Frost”, passiamo adesso a considerare le prestazioni energetiche vere e proprie dei vari prodotti. Il consumo energetico di un freezer e la classe di appartenenza sono sempre riportati sull’etichetta del prodotto, con una serie di lettere che vanno dalla A (la migliore) alla G (la stessa scala di classificazione energetica di case ed appartamenti). I frigoriferi con un consumo energetico A, B o C possono fondamentalmente vantare un buon isolamento dalle temperature esterne e di fatto garantire un conseguente risparmio di energia elettrica. Questo significa che il lavoro di raffreddamento dell’apparecchio non si disperde all’esterno – se non in minima parte – assicurandovi di fatto un funzionamento migliore e bollette molto meno salate di quanto non sarebbero con freezer di classi energetiche inferiori. Oltre a questa categoria principale per identificare il consumo energetico dei congelatori, esiste una seconda sottocategoria climatica, indicata dalle sigle T, ST e SN, con le quali abbiamo forse meno familiarità e che proprio per questo motivo meritano di essere menzionate e disambiguate: la prima sigla T (Tropical) garantisce il corretto funzionamento del freezer con temperature ambientali esterne che arrivino fino ad un massimo di 43 °C, la seconda ST (Sub Tropical) fino a 38 °C e la terza SN (Temperatura estesa) fino a 32 °C. Come si può capire da questa classificazione, anche scegliere il modello giusto a seconda della zona climatica in cui si vive rappresenta una discriminante non da poco per il corretto funzionamento del nostro freezer. Il congelatore verticale FN 12827 SD edt-cs di Miele può contare su 8 cassetti, capacità di 261 litri e doppio sistema “No Frost” (sbrinamento) e “Super Frost” (congelamento); la classe energetica è A+ e può congelare fino a 20 chilogrammi in 24 ore. Classe climatica SN-T. È dotato di segnale acustico per apertura sportello e temperatura; in caso di danno ha un autonomia di 24 ore. Le misure sono di 60 centimetri in lunghezza, 185 centimetri in altezza e 63 centimetri in profondità.

Guida alla scelta del freezer

Abbiamo visto come la presenza della funzione “No Frost” di sbrinamento automatico e la scelta di una classe energetica che sia la più alta possibile rappresentino due condizioni molto importanti per scegliere un freezer delle cui prestazioni sia possibile fidarsi al 100%. Pur trattandosi delle due discriminanti principali, esse non sono però le uniche. Esistono infatti una serie di utili consigli che è utile tenere bene a mente per quel che riguarda la scelta di un nuovo freezer e il suo corretto funzionamento sul breve, medio e lungo periodo. A livello strutturale dell’elettrodomestico, conviene sempre controllare lo spessore delle pareti, della porta (in caso di congelatore verticale) o del coperchio (in caso di congelatore orizzontale), così da evitare di spendere soldi e fare un investimento oneroso su apparecchi troppo leggeri che rischino di disperdere maggiormente il freddo al loro interno e – di fatto – consumare di più. Un secondo fattore che si tende qualche volta a sottovalutare è quello della rumorosità: il congelatore rimane acceso ventiquattro ore su ventiquattro, motivo per il quale è molto importante che sia silenzioso. Vivere in casa con un elettrodomestico che non la smette mai di ronzare non è di certo il massimo della vita. Delle funzioni “No Frost” e “Super Frost” abbiamo già parlato in precedenza, così come della classe energetica e della classe climatica di appartenenza. Per venire incontro alle prestazioni del vostro freezer e non vanificare i vantaggi di consumi sulla carta limitati, l’ideale sarebbe di sistemarlo nel punto più fresco della vostra cucina, tendenzialmente il più lontano possibile da fonti di calore o dalle finestre, avendo inoltre cura di lasciare almeno 10 centimetri di spazio fra il retro dell’apparecchio e la parete adiacente. Se ne avete la possibilità, la cantina è senza dubbio il locale migliore, viste le sue temperature medie più basse rispetto agli standard di una normale casa, dovute alla collocazione sotterranea.

Un altro fattore a cui prestare attenzione è che il freezer venga sistemato su una superficie che sia perfettamente in piano (a maggior ragione se stiamo parlando di congelatori verticali). Il rischio, in questo caso, è che con il passare del tempo la porta non si riesca più a chiudere perfettamente, andando a compromettere tutto il lavoro di isolamento del freddo all’interno del congelatore. Nel caso aveste a disposizione un freezer privo della funzione di sbrinamento automatico, una buona idea è quella di sbrinare le pareti non appena lo strato di ghiaccio raggiunge una dimensione di 5 millimetri circa di spessore. Uno spessore maggiore arriva infatti a sottrarre freddo dall’interno, inficiando il funzionamento dell’elettrodomestico (e andando peraltro a ridurre il volume di spazio disponibile). Sempre in ambito di pulizia e manutenzione, almeno una volta all’anno si dovrebbe pulire il condensatore situato nella parte posteriore del congelatore: esso serve a disperdere il calore prodotto dall’apparecchio in modo da preservare al meglio la sua efficienza e tenere i consumi sul livello desiderato. Questa operazione va fatta a freezer spento, quindi dopo averlo svuotato e aver staccato la spina. Rimaniamo nel campo della manutenzione e ricordiamo anche che le guarnizioni di gomma della porta e del coperchio vanno controllate periodicamente per verificare che siano sempre in buono stato e garantiscano la più ermetica delle chiusure alla porta o al coperchio. Qualora dovessero sembrare usurate o schiacciate, vanno sostituite immediatamente. Per quanto riguarda la pulizia interna ed esterna del freezer si consiglia di utilizzare solo ed esclusivamente i prodotti suggeriti nel libretto di istruzioni, in quanto ogni congelatore – a seconda dei materiali con cui è stato costruito – richiede detergenti specifici.

Infine, una volta all’anno è d’uopo spegnere l’apparecchio, svuotarlo completamente e pulirlo con cura, così da alleggerire di un po’ di lavoro i sistemi di auto-sbrinamento e sincerarsi manualmente di poter contare su un freezer che possa continuare a funzionare al meglio delle sue capacità. Il congelatore GNP 4166 Premium di Liebherr è l’ideale per chiunque voglia abbattere gli sprechi di energia: grazie agli allarmi ottici ed acustici per l’innalzamento della temperatura e l’allarme acustico in caso di porta aperta; il prodotto è in classe energetica A+++ e ha un’autonomia di ben 60 ore in caso di black-out. Può contare su 8 cassetti al suo interno e sulla funzione per il congelamento rapido degli alimenti. Le misure sono di 69,7 centimetri in larghezza, 194,7 centimetri in altezza e 75 centimetri di profondità.

Freezer mini

Sia che si tratti di famiglie numerose o di persone che vivono da sole, con il proprio compagno o la propria compagna, è difficile pensare a una cucina sprovvista di freezer. Il congelatore è uno strumento indispensabile, la cui scelta va di volta in volta tarata sull’utilizzo che si pensa ne verrà fatto e sul numero dei componenti della famiglia. Una persona che vive da sola non avrà bisogno di chissà quali spazi all’interno del proprio freezer, ma al contempo difficilmente potrà fare a meno di un elettrodomestico che gli consenta di mantenere congelati alimenti surgelati; idem dicasi per una famiglia numerosa, per la quale a questo punto sarà vitale poter disporre di un elettrodomestico dalle grandi dimensioni che possa contenere la spesa di un grande nucleo famigliare. In alcuni casi può anche tornare utile la presenza di un piccolo freezer dalle dimensioni ridotte, che svolga un ruolo di supporto al più classico elettrodomestico combinato frigo/freezer. In questo caso, un congelatore senza cassetti ha una maggiore capacità interna (lo spazio è tutto dedicato al contenimento degli alimenti, senza che siano presenti strutture di sostegno in qualche modo ingombranti), ma ha una peggiore distribuzione del freddo al suo interno e una maggiore dispersione ogni volte che si apre lo sportello, il che causa una peggior conservazione degli alimenti e un maggior consumo energetico dovuto alla necessità di compensare le suddette dispersioni. Al contrario, uno con i cassetti al suo interno permette una miglior separazione fra i vari alimenti, consentendo ad esempio di non tenere a contatto quelli non ancora congelati da quelli già freddi, evitando così di deteriorare lo stato di questi ultimi; d’altro canto, parte dello spazio dovrà essere sacrificato in virtù della presenza di questi elementi divisori.

Un esempio di mini freezer orizzontale è quello del modello C0103 di Smeg, bianco, di classe energetica A+ e con capacità totale lorda di 107 litri; il congelatore è dotato di pulsante per il congelamento rapido, spia di funzionamento, spia di congelamento rapido e spia di allarme temperatura. Le misure sono di 54 centimetri in larghezza, 61 centimetri in profondità e 86 centimetri in altezza. Come abbiamo già detto nelle prime righe, non stiamo parlando di prodotti che andranno a sostituire i più grandi freezer standard, ma serviranno come appoggio (da tenere magari in cantina, in taverna o su un balcone o terrazzo), permettendoci di conservare una serie di prodotti e alimenti di scorta e quindi non di utilizzo immediato, che finirebbero per occupare inutilmente spazio all’interno del congelatore principale.

Freezer come sbrinarlo

Più volte nelle righe precedenti abbiamo fatto menzione di come, per funzionare al massimo delle proprie potenzialità, un freezer non debba presentare al suo interno la benché minima concentrazione di brina. Basta uno strato di ghiaccio di appena 5 millimetri sulle pareti per far sì che i consumi del nostro elettrodomestico perdano efficacia. La funzione “No Frost” della quale dispongono tutti i modelli di ultima generazione aiuta, ma non sempre è sufficiente. Ogni volta che apriamo il portellone del congelatore facciamo infatti entrare una considerevole dose di aria calda e umida. L’umidità presenta nell’atmosfera si trasforma quasi all’istante in brina non appena viene a contatto con le pareti ghiacciate all’interno del freezer. Col tempo, finiscono dunque per accumularsene diversi strati, fino a creare un vero e proprio involucro che ricopre le pareti del congelatore. Per garantire il più corretto funzionamento, occorrerà sbrinarlo manualmente, cimentandosi in questa operazione almeno una volta all’anno, anche nel caso di apparecchi dotati di funzione “No Frost”. Vediamo dunque quale sia il procedimento migliore per sbrinare un freezer. Si possono seguire fondamentalmente due strade: la prima consiste nella possibilità di uno sbrinamento veloce, senza neppure dover spegnare il freezer; la seconda prevede invece lo spegnimento dell’apparecchio per una manutenzione più approfondita e completa. Condizione necessaria affinché lo sbrinamento senza staccare la spina abbia senso è che lo strato di ghiaccio sia sottile. In questo caso è possibile operare utilizzando semplicemente dell’acqua calda. Il primo step è procurarsi un secchio d’acqua bollente e un secchio vuoto, insieme a cinque o sei stracci. Per prima cosa si poggia sul ghiaccio sulle pareti lo straccio imbevuto d’acqua bollente, avendo cura poi di asciugare con lo straccio asciutto. Il secchio vuoto serve per contenere l’acqua ricavata dallo sbrinamento delle pareti. Questo metodo è rapido e non troppo faticoso, ma come detto funziona solo se la quantità di brina presenti sulle pareti del freezer è limitata.

Un altro metodo simile prevede l’uso del raschietto, lo stesso che si usa solitamente per togliere la brina che si forma sul parabrezza delle auto: anche in questo modo si riuscirà a sbrinare rapidamente il freezer, ma non a pulirlo a fondo (fate molta attenzione a non danneggiare le pareti col raschietto e non utilizzate per nessun motivo oggetti appuntiti come cacciaviti o altri utensili simili). Non mette per nessun motivo all’interno del congelatore acceso grandi fonti di calore come pentole piene d’acqua bollente o phon: in questo modo, più che scongelare le pareti, rischierete di sovraccaricare il sistema motore del freezer mandandolo irreparabilmente in tilt. Come detto, il metodo migliore di sbrinamento è di fatto quello di operare spegnendo l’apparecchio e staccando la spina. Ci vuole più tempo e più fatica, ma i risultati saranno nettamente migliori. Questo lavoro andrebbe fatto almeno una volta all’anno (meglio ancora due volte) agendo prima che la brina superi i famigerati 5 millimetri di spessore. Per sbrinare secondo questo metodo è necessario staccare la presa dalla corrente, svuotare il freezer completamente e aspettare che il ghiaccio si sciolga spontaneamente con l’innalzamento della temperatura. In questo caso una pentola d’acqua calda funziona molto bene per velocizzare il processo, dal momento che essendo spento l’apparecchio non c’è rischio di sovraccaricarne il motore. Quando tutto il ghiaccio si sarà sciolto si potrà operare una pulizia a fondo di superfici e pareti con una soluzione a base di acqua e bicarbonato di sodio (meglio invece evitare i detersivi chimici). Una volta terminata la pulizia sarà sufficiente asciugare con cura l’interno del freezer e riavviare il proprio congelatore come prescritto dal produttore. Anche nel caso di un prodotto all’avanguardia come il congelatore monoporta da incasso ABE 81226 NC di Aeg con funzione “No Frost” e di classe A++, il consiglio è quello di cimentarsi nell’operazione di sbrinamento manuale almeno una volta l’anno per preservare la funzionalità dell’apparecchio. Il congelatore è suddiviso in 5 scomparti, per un volume utile di 122 litri e un’autonomia in caso di black-out di 22 ore. Le misure sono di 55,6 centimetri in larghezza, 123,8 centimetri in altezza e 55 centimetri di profondità.

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