Sono intramontabili, comodi e belli, e danno tante soddisfazioni: fari puntati sui letti in legno massello. Quali vantaggi offrono? Il primo è quasi scontato: donano calore alla camera da letto, permettendo di creare un ambiente elegante ma al contempo accogliente. In commercio c’è l’imbarazzo della scelta per quanto concerne le essenze, gli stili, la struttura, le dimensioni, la lavorazione; insomma è impossibile non trovare un modello che non risponda perfettamente ai propri gusti e alle proprie esigenze e questo è un altro vantaggio di non poco conto. Inoltre il legno è il principe dei materiali naturali, è ecologico al cento per cento e, nella realizzazione dei letti così come di altri mobili, non vengono utilizzate sostanze tossiche o potenzialmente nocive. Un letto in legno massello è tutt’altro che economico, questo non lo si può negare. Ma è anche vero che dura una vita e anche di più, è solido e robusto, quindi la spesa viene ampiamente ammortizzata. Ancora, il legno è igienico e antiallergico e si pulisce velocemente: nella quotidianità, basta dare una spolverata; una volta a settimana si può procedere passando su tutta la superficie del letto un prodotto specifico. E se si graffia? Nessun timore. Soprattutto nel caso di graffi leggeri, esistono diversi metodi casalinghi – dal burro di cacao all’olio di oliva – con cui risolvere il problema senza fatica e senza perdere tempo.
Premessa: non è affatto difficile trovare un’intera camera coordinata in essenza, ma si tratta di una soluzione sempre meno gettonata perché non permette di valorizzare il letto in legno (e neppure gli altri arredi, a dirla tutta). La tendenza del momento consiste invece nell’abbinare il letto a mobili singoli, anche puntando sui mix materici; ma come evitare di fare errori? Il consiglio è quello di basarsi sull’armonia cromatica. Il che significa scegliere arredi che consentano di ottenere accostamenti all’insegna della sobrietà e della linearità – si pensi a una cassettiera beige – oppure che formino contrasti netti ma gradevoli e dinamici e più accesi: ci vengono in mente, per esempio, due comodini in metallo blu posizionati ai due lati del letto in legno. Oltre al beige, nel primo caso, ottengono via libera il bianco, il tortora ma anche le tonalità pastello. Nel secondo caso possono meritare la promozione anche il verde, il giallo, l’arancio. Molto dipende, naturalmente, dal colore dell’essenza utilizzata per la realizzazione del letto stesso. Raccomandiamo grande attenzione, invece, nel caso in cui decidiate di arredare la stanza con altri mobili in legno: se non fanno parte di un’unica composizione, badate che le superfici siano il più possibili simili, altrimenti si ottengono risultati “stonati”. E basti immaginare, sempre per fare un esempio, l’accoppiata rovere-noce. Ottimo invece il connubio fra mobili in legno naturale e mobili laccati.
Meglio un letto in finitura essenza o un letto in legno laccato? La risposta è data principalmente dai gusti personali anche se molto contano gli eventuali altri arredi già presenti nella stanza. Il letto in essenza permette di esaltare al massimo la naturalezza del materiale in questione, ammirare le venature e anche le piccole imperfezioni che ne determinano la bellezza. È sempre ambasciatore di calore e anche il modello più moderno, per certi versi, sembra conservare un aspetto un po’ rustico. Per quanto riguarda i laccati, c’è da far presente che il colore più gettonato resta il bianco, nonostante la scelta risulti assai ricca. E il letto bianco laccato non passa mai di moda. È un evergreen. Un arredo che porta luminosità, ariosità, che contribuisce a far sembrare l’ambiente più grande. Certo, la laccatura occulta le caratteristiche naturali del legno e probabilmente toglie un po’ del suddetto “calore”; ma è anche vero che basta toccare il letto per ritrovare tutto il fascino e l’unicità del legno. Insomma: sono due opzioni parecchio diverse e al contempo simili. Perché comunque si sceglie un materiale resistente, robusto, durevole. Pregiato e bello.